Rush!: differenze tra le versioni

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''Rush!'' ha ricevuto un punteggio di 72 su 100 sulla base di sette recensioni sull'aggregatore di recensioni [[Metacritic]], indicando un'accoglienza «generalmente favorevole».
 
David Browne di [[Rolling Stone|''Rolling Stone'']] ha rilevato che «la ridicolaggine della maggior parte di ''Rush!''» è una dimostrazione di come i Måneskin «riescano solo a confermare quanto il rock & roll debba lavorare duramente al giorno d'oggi per essere notato». Definendo il progetto il «lavoro più ampio» della band, Browne ha apprezzato la produzione di Max Martin e il revival della «novità new-wave deadpan e mezza parlata».<ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.com/music/music-album-reviews/review-maneskin-rush-1234661170/|titolo=Måneskin Are The Italian Sleaze-Rock Saviors We Probably Don't Really Need Right Now-But They're Still Pretty Fun Anyway|autore=David Browne|sito=[[Rolling Stone]]|data=17 gennaio 2023|lingua=en-US|accesso=20 gennaio 2023}}</ref> [[Alexis Petridis]], recensendo l'album per [[The Guardian|''The Guardian'']], ha scritto che i Måneskin catturano le loro influenze e le rendono «genuinamente coerenti" nel progetto, con un risultato finale «stranamente privo di malizia». Petridis ha osservato che ciò che manca al progetto è compensato dall'«entusiasmo» e «se questo entusiasmo a volte sconfina in una stucchevole smania di compiacere, più spesso è contagioso».<ref name="guardian"/>
 
Lauren Murphy del [[The Irish Times|''The Irish Times'']] ha scritto che «come raccolta di canzoni rock di livello superficiale e sdolcinate», l'album è «più che soddisfacente», definendolo un «tentativo di assicurarsi la posizione dei Måneskin nei territori stranieri" con «furbizie in lingua inglese», anche se «poco fantasioso» dal punto di vista dei testi. Murphy ha osservato che nell'album la band sembra consapevole «che non avremmo mai sentito parlare di loro se non fosse stato per la visibilità offerta loro dall'Eurovision».<ref name="irish times"/> Recensendo l'album per [[The Atlantic|''The Atlantic'']], Spencer Kornhaber non è rimasto impressionato da ''Rush!'' rispetto ai precedenti lavori della band, scrivendo che "non è molto convincente che il fascino della band sia la sua musica". Kornhaber ha sottolineato che «la ridondanza dell'album ha lo strano effetto di mettere in discussione la narrazione "guitars are back!" che il gruppo apparentemente invita a fare», etichettando le canzoni come «palesemente riciclate» e «sfacciatamente mediocri».<ref>{{Cita web|url=https://www.theatlantic.com/culture/archive/2023/01/maneskin-rush-album-review/672743/|titolo=This Is the Band That’s Supposedly Saving Rock and Roll?|autore=Spencer Kornhaber|sito=[[The Atlantic]]|data=18 gennaio 2023|lingua=en|accesso=20 gennaio 2023}}</ref>