Villa Arduino: differenze tra le versioni

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Storia: Corretta grammatica
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Tra l'Ottocento e il Novecento Torino fu epicentro di un'intensa attività edilizia prevalentemente orientata allo stile [[Liberty a Torino|Liberty]]. Parallelamente al naturalismo esasperato di questo stile si sviluppò la corrente del [[Neogotico]] di cui, oltre alla [[Chiesa di Gesù Nazareno (Torino)|chiesa di ''Gesù Nazareno'']], gli esempi più eminenti di tale contaminazione in città sono alcune residenze private del quartiere Crocetta, della collina e la celebre [[Casa della Vittoria]] che sorse nel vicino corso Francia nel 1924.
 
Nel [[1928]] il cavalier [[Giuseppe Arduino]], ambizioso imprenditore edile torinese, ebbe l'idea di commissionare all’architetto [[Paolo Napione]] un edificio adatto a ospitare la sede della sua impresa edìleazienda e, contemporaneamente, la sua dimora. Nacque così il progetto di ''Villa Arduino'', considerata uno degli ultimi esempi di gusto eclettico e neogotico a fronte dell’incalzante incedere dell’architettura razionalista che ha caratterizzato il ventennio compreso tra gli anni trenta e gli anni quaranta del Novecento.
L'edificio, fortemente voluto dal cavalier Arduino, fu realizzato su uno dei lotti di terreno di sua proprietà, un appezzamento di terreno oltre l’agglomerato urbano dell’epoca e adiacente ai vari altri limitrofi in cui, negli anni successivi, sorsero gli edifici condominiali pluripiano in chiaro stile razionalista realizzati proprio dalla stessa impresa edìle del cavalier Arduino.