Villa Arduino: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Caratteristiche: Aggiungo note
Riga 38:
 
== Caratteristiche ==
L'edificio si sviluppa su quattro piani fuori terra e sorge sull'asse di [[corso Lecce]], in corrispondenza dell’angolodell’incrocio con via Michele Lessona.
''Villa Arduino'', che nel progetto originario presentava facciate più movimentate, sfrutta strategicamente la posizione angolare per farne il suo imponente ingresso, composto dai due elementi principali, ovvero un primo volume che avanza sino a filo strada inglobando un portale di ingresso caratterizzato da un grande arco a tutto sesto che conduce all'ingresso principale dell'edificio. Esso è sormontato da un terrazzo al primo piano, mentre il secondo si svincola dal primo per elevarsi a formare una torre fortemente caratterizzata da stilemi neogotici e un loggiato costituito da un'ampia trifora con archi a tutto sesto e colonne binate. Attorno a questo corpo angolare si articolano le due ali laterali dell’edificio, le cui facciate sono interamente percorse da un ciclo di affreschi, nonché da un apparato decorativo di bugnato, elementi fitomorfi e zoomorfi realizzati in litocemento.<ref>{{Cita|B. Coda N., R. Fraternali, C. L. Ostorero, 2017|pp. 11-16}}.</ref>
 
Il corpo principale dell’edificio è costituito dalla palazzina a due piani a struttura mista di muratura e cemento armato, con parziali sopraelevazioni a forma di torri formanti il terzo e quarto piano caratterizzati da un’alternanza di bifore, trifore, finestre con arco a sesto acuto e a tutto sesto, tra cui quella principale, che affaccia sul terrazzo che sovrasta il portale di ingresso angolare.
L’edificio prevede a sinistra dell’ingresso pedonale su via Michele Lessona l’appartamento del custode e, a destra, l’ala porticata con volte a crociera, in cui originariamente erano ospitati gli uffici del cavalier Arduino con gli annessi locali per i disegnatori, la segreteria e l’amministrazione.<ref>{{Cita|B. Coda N., R. Fraternali, C. L. Ostorero, 2017|pp. 11-18}}.</ref>
 
Il piano superiore era invece originariamente destinato all’abitazione della famiglia Arduino. Nel cortile interno, a cui si accede da un’arcata a tutto sesto, trovano posto un magazzino e un’autorimessa.
 
Nel 1940 venne realizzata una cancellata in litocemento, probabilmente in sostituzione dell’originale in ferro battuto, eliminata per donare alla patria il metallo per fini bellici. Essa è stata demolita nel 1960 e nuovamente sostituita con una stilisticamente più coerente.<ref>{{Cita|B. Coda N., R. Fraternali, C. L. Ostorero, 2017|pp. 11-18}}.</ref>
 
== Trasporti ==