Selinunte: differenze tra le versioni
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[[File:Ephebus of Selinunte.jpg|thumb|La statua bronzea dell'Efebo, custodita al museo selinuntino di Castelvetrano]]
* Nell'adyton del Tempio G fu rinvenuta nel [[1871]] la "Grande Tavola Selinuntina": essa contiene un vero e proprio catalogo dei culti praticati a Selinunte, rappresentando così il testo base per ogni tentativo di attribuzione dell'uno o dell'altro ai vari templi selinuntini. In essa si legge: "''I Selinuntini sono vittoriosi grazie agli dei Zeus, Fobos, Eracle, Apollo, Poseidone, i Tindaridi, Atena, Demetra, Pasikrateia e altri dei, ma soprattutto grazie a Zeus. Dopo la restaurazione della pace, è stato decretato che un'opera realizzata in oro con l'iscrizione dei nomi delle divinità, con in testa Zeus, venisse deposta nel tempio di Apollo, essendo disponibili per tale scopo sessanta talenti d'oro''" (corrispondenti a 1,617 tonnellate di oro nel sistema euboico-attico; oppure a 2,217 tonnellate nel sistema eginetico).
* Importantissima è l'arte figurativa di Selinunte raccolta – ad eccezione dei pezzi trafugati e disseminati nel mondo – nel [[Museo archeologico regionale Antonio Salinas|Museo Archeologico di Palermo]]. I contatti che Selinunte ebbe con popoli non greci ([[Siculi]], [[Elimi]], [[Cartaginesi]]) hanno determinato uno sviluppo artistico piuttosto originale, che si ravvisa soprattutto nella realizzazione delle [[Metopa|metope]] (per la loro descrizione, vedi più sopra sotto i vari templi). Selinunte è l'unica colonia greca in Sicilia dove sia attestata ininterrottamente per circa due secoli l'attività di botteghe di scultori dotati di un linguaggio proprio e autonomo, che mostra l'introduzione del gusto ionico in una tradizione eminentemente [[Scultura dedalica|dedalica]] di origine peloponnesiaca.
* L'[[Efebo di Selinunte|Efebo di bronzo]] che offre una libagione – conservato nel museo comunale di [[Castelvetrano]] – di stile severo con componenti del mondo greco d'occidente, è databile al 470 a.C.; rappresenta – insieme all'ariete di Siracusa – le uniche opere in bronzo di grandi dimensioni di epoca greca ritrovate in Sicilia.
* Le necropoli hanno dato numerosissimi vasi protocorinzi e corinzi, rodii, attici a figure nere: in essi non si riconoscono caratteristiche peculiari locali, sicché l'originalità artistica selinuntina è effettivamente da ravvisare nella scultura delle metope e nell'architettura templare piuttosto che non nella produzione vascolare.
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