Utente:ArchImage74/Sandbox: differenze tra le versioni
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La fotografia di backstage ha raggiunto l’apice negli anni ’60 e ’70, restando fino ai giorni nostri un tipo di scatto apprezzato e oggetto anche di mostre. Siamo circondati da migliaia di immagini stereotipate, perciò quando vediamo degli scatti spontanei, rimaniamo piacevolmente sorpresi e interessati. Le foto di backstage vengono effettuate al di fuori delle riprese di un film o durante le prove in teatro. Sono gli scatti che catturano l'atmosfera di lavoro, le indicazione del regista, il momento del trucco, le risate tra gli attori.
Il backstage è la testimonianza di quello che non si dovrebbe vedere<ref name=":
editore=Silvana Editoriale | città=Cinisello Balsamo | ISBN=9788836620012}}</ref>. Un buon risultato è garantito anche grazie al tipo di relazione che si instaura tra il fotografo e gli interpreti. Il fotografo deve guadagnarsi la fiducia degli attori mostrando quotidianamente il lavoro svolto. Questo garantisce che al momento dello scatto fuori copione, possa instaurarsi un'ottima complicità tra chi riprende e chi viene ripreso. L'attore deve sentirsi a suo agio, deve stare al gioco, magari improvvisando mimiche o gesticolazioni da regalare al fotografo. Anche tra una scena e l'altra o durante un cambio di costumi il fotografo deve essere attento a cogliere attimi preziosi. Può nascere un velo di malinconia sul volto dell'attrice o un momento di nervosismo per un fatto accaduto. Il fotografo deve essere attento a documentare questi attimi come un segreto da rivelare attraverso il mezzo fotografico. Fotografare il backstage non vuol dire solamente riprendere gli interpreti a luci spente. Esistono anche molti scatti che descrivono il faticoso lavoro dei tecnici, il lungo lavoro dei truccatori, l'attento lavoro della sartoria per creare i costumi di scena. In ogni caso il lavoro del fotografo è di documentare quei momenti irripetibili che entreranno a far parte della storia del cinema e del teatro.
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