Harold Robbins: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 22:
Harold Robbins era figlio di due immigrati, uno [[Russia|russo]] e l'altro [[Polonia|polacco]], dotati entrambi di un buon livello culturale.<ref name="kirjasto">{{Cita web |autore=Petri Liukkonen |url=http://www.kirjasto.sci.fi/robbins.htm |titolo=Harold Robbins (1916-1997) |sito=Books and Writers |editore=Kirjasto |lingua=en |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131014101147/http://www.kirjasto.sci.fi/robbins.htm}}</ref> Crebbe a [[Brooklyn]] con il padre farmacista e la matrigna. Robbins fu costretto a lasciare la scuola molto giovane e a lavorare, anche se non conosceva alcun mestiere né possedeva alcun titolo di studio. Si arrangiò facendo i mille mestieri dei disoccupati americani durante la [[Grande depressione|Grande Depressione]]: il lustrascarpe, lo spalatore, il fattorino, lo scaricatore, il barista, il commesso, il cassiere, l'aiuto allibratore; finché arrivò ad occupare un posto come magazziniere alla casa cinematografia [[Universal Pictures]]. Qui riuscì a fare carriera, grazie anche a un colpo di fortuna: rifacendo alcuni conti, scoprì che l'azienda aveva fatto dei versamenti fiscali eccessivi, facendo in quel modo risparmiare alla Universal migliaia di dollari. A meno di trent'anni divenne direttore amministrativo della casa cinematografica.
Alla narrativa arrivò per una scommessa. Era un periodo in cui si occupava dell'acquisizione dei diritti dei libri proposti ed era annoiato dai romanzi che era costretto a leggere. Un giorno, gli scappò detto ad un amico che probabilmente lui avrebbe scritto di meglio. Fecero una scommessa, con cento dollari in palio. Nacque così ''Mai amare uno straniero'' (''Never Love a Stranger'', 1948), scritto nei ritagli di tempo.
''Un sasso per Danny Fisher'' (''A Stone for Danny Fisher'', 1952), racconta la storia di un pugile ambizioso che perde la battaglia contro la malavita, nell'America tra la Depressione e la Seconda guerra mondiale. ''Non lasciarmi mai'' (''Never Leave Me'', 1953), ambientato negli anni di [[
{{cn|Alla spregiudicatezza, agli amori proibiti e al gusto della trasgressione, Robbins unisce anche sempre un po' di romanticismo, di fiducia nell'amore e nei rapporti tra gli uomini. Oltre alla capacità di fondere ingredienti diversi, Robbins ha anche quella di tradurre subito in narrazione quei temi che appassionano il pubblico dei lettori comuni, proprio nel momento in cui l'interesse è ancora vivo: la droga, il [[Vietnam]], il [[Medio Oriente]], il mondo del business. Il vero successo di Robbins sta però nel linguaggio diretto, nella sintassi essenziale, nel ritmo narrativo che è stato definito cinematografico. Il suo periodare scorre infatti con i tempi di un film, con la rapidità, il movimento, gli stacchi delle immagini visive. A suo tempo suscitò abbastanza scalpore l'attacco iniziale di ''Mai amare uno straniero'', quel "La signora Cozzolina assaggiò la minestra" che poi è diventato il simbolo della scrittura di Robbins. Trascurati dalla critica, i romanzi di Robbins cominciano a essere studiati nelle università americane, per capire la chiave del loro grande successo di pubblico.}}
|