Franco Freda: differenze tra le versioni

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{{Bio
|Nome = Franco Giorgio
|Cognome = Freda
|Pseudonimo = L'Editore
|PostCognomeVirgola = chiamato anche '''Giorgio Freda''', '''Franco Giorgio Freda'''<ref>Giorgio sarebbe il vero nome, poiché quello ufficiale fu il frutto di un errore nella dichiarazione di nascita compiuto dalla levatrice, - cfr. [http://ordinefuturo.net/2015/05/19/lopera-di-franco-giorgio-freda/ L'opera di Franco Giorgio Freda] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150626015504/http://ordinefuturo.net/2015/05/19/lopera-di-franco-giorgio-freda/ |date=26 giugno 2015 }} - ed è comunque rimasto come il nome comunemente usato e come soprannome; un altro soprannome di Freda fu "[[Mago Zurlì]]", datogli da un altro estremista di destra, Marcello Soffiati, a causa della leggera somiglianza con l'attore e conduttore televisivo [[Cino Tortorella]], come riportato in: [[Vincenzo Vinciguerra]], ''Stato d'emergenza'', pag. 209.</ref> e '''Franco G. Freda'''
|PostPseudonimo = negli ambienti di [[estrema destra]]<ref>[http://www.ilgiornale.it/news/68-fu-soltanto-finzione-bambini-viziati-altro-che-rivolta-1551233.html "Il '68 fu soltanto una finzione da bambini viziati, altro che rivolta"]</ref><ref>[http://www.giornaletrentino.it/cronaca/trento/la-memoria-civile-che-ogni-giorno-svanisce-1.944007 la memoria che ogni giorno svanisce]</ref>
|PostCognomeVirgolaPostCognome = chiamato<ref>Nome anchecon '''Giorgiocui Freda'''si firma, all'''anagrafe solo Franco GiorgioFreda, conosciuto come Freda'''<ref>Giorgio sarebbeda ilfamiliari veroe nome,parenti poichéin quelloquanto il nome ufficiale fu il frutto di un errore nella dichiarazione di nascita compiuto dalla levatrice, - cfr. [http://ordinefuturo.net/2015/05/19/lopera-di-franco-giorgio-freda/ L'opera di Franco Giorgio Freda] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150626015504/http://ordinefuturo.net/2015/05/19/lopera-di-franco-giorgio-freda/ |date=26 giugno 2015 }} - ed è comunque rimasto come il nome comunemente usato e come soprannome; un altro soprannome di Freda fu "[[Mago Zurlì]]", datogli da un altro estremista di destra, Marcello Soffiati, a causa della leggera somiglianza con l'attore e conduttore televisivo [[Cino Tortorella]], come riportato in: [[Vincenzo Vinciguerra]], ''Stato d'emergenza'', pag. 209.</ref> e '''Franco G. Freda'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Padova
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}}
 
AccusatoCondannato diinizialmente averper organizzato lagli [[stragebombe didel piazza25 Fontanaaprile 1969|attentati esplosivi del 25 aprile 1969]] dele [[attentati ai treni dell'estate 1969]], ècompiuti statonell'ambito definitivamentedella assoltocosiddetta [[strategia della tensione in Italia|strategia della tensione]], fu in seguito condannato per [[insufficienzaassociazione sovversiva]] per la costituzione del Gruppo di prove|mancanzaAr, nato da seguaci della collana di proveispirazione neofascista, [[Tradizionalismo (filosofia)|tradizionalista]] e [[Neonazismo|neonazista]] Edizioni di Ar (cosiddettaabbreviazione di "formulaAristocrazia dubitativaariana"<ref>{{Cita libro|autore=Mirco Dondi|titolo=L'eco del boato. Storia della strategia della tensione 1965-1974|anno=2015|editore=Laterza}}</ref>), dallada cortelui stesso fondata nel [[1963]] e diretta, cosa che gli valse il soprannome d'assise d'appellol'Editore' di', e poi ancora per istigazione all'[[Bariodio razziale]] ein darelazione alla vicenda del [[Fronte Nazionale (1990)|Fronte Nazionale]]. Accusato quellasuccessivamente di aver organizzato la [[Catanzarostrage di piazza Fontana]] del 1969, sentenzainizialmente confermataè stato assolto per [[insufficienza di prove|mancanza di prove]] (cosiddetta "formula dubitativa") con sentenza in Cassazione nel 1987., Nelnel 2005 la Cassazionestessa ha affermato che la strage di Piazza Fontana fu realizzata da «un gruppo eversivo costituito a Padova nell'alveo di [[Ordine Nuovo (movimento)|Ordine Nuovo]]» e «capitanato da Franco Freda e [[Giovanni Ventura]]», dichiarandoli però [[Ne bis in idem|non più processabili in quanto «irrevocabilmente assolti]] dalla Corte d'assise d'appello di Bari».<ref name="freda1">{{cita web|url=http://www.linkiesta.it/franco-freda|titolo=La tranquilla vita irpina di Franco Freda, novello sposo|accesso=28 agosto 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131118215351/http://www.linkiesta.it/franco-freda|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/cronache/10_agosto_04/la-fine-di-ventura-fasano_b083a8dc-9f8e-11df-ad29-00144f02aabe.shtml?refresh_ce-cp|titolo=La fine di Ventura, uomo dei misteri di piazza Fontana - Corriere della Sera|accesso=4 marzo 2018}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Candida|cognome=Morvillo|nome2=Bruno|cognome2=Vespa|titolo=La signora dei segreti (VINTAGE)|url=https://books.google.it/books?id=cXzWCwAAQBAJ&pg=PT195|accesso=4 marzo 2018|data=31 marzo 2016|editore=Rizzoli|ISBN=9788858684283}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.rai.it/dl/tg3/articoli/ContentItem-fcdafec0-ba41-4d7e-b648-141f11e96054.html|titolo=Tg3 - Piazza Fontana: 45 anni fa la strage|pubblicazione=Tg3|accesso=4 marzo 2018}}</ref> Freda ha sempre negato questa accusa, giudicando la strage come "immorale".<ref>{{Cita news|nome=Andrea|cognome=Priante|url=http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2012/31-marzo-2012/freda-l-anima-nera-senza-condanna-la-strage-immorale-2003901896903.shtml|titolo=Freda, l’anima nera senza condanna - «La strage è immorale»|pubblicazione=Corriere del Veneto|accesso=4 marzo 2018}}</ref>
Nell'ambito dell'[[estrema destra]] italiana è conosciuto con il soprannome ''l'Editore'', per il lavoro principale da lui svolto.<ref>[http://www.ilgiornale.it/news/68-fu-soltanto-finzione-bambini-viziati-altro-che-rivolta-1551233.html "Il '68 fu soltanto una finzione da bambini viziati, altro che rivolta"]</ref><ref>[http://www.giornaletrentino.it/cronaca/trento/la-memoria-civile-che-ogni-giorno-svanisce-1.944007 la memoria che ogni giorno svanisce]</ref> Freda dirige infatti la collana di ispirazione neofascista, [[Tradizionalismo (filosofia)|tradizionalista]] e [[Neonazismo|neonazista]] delle Edizioni di Ar (abbreviazione di "Aristocrazia ariana"<ref>{{Cita libro|autore=Mirco Dondi|titolo=L'eco del boato. Storia della strategia della tensione 1965-1974|anno=2015|editore=Laterza}}</ref>), da lui fondate nel [[1963]]. È stato condannato per una serie di attentati esplosivi ([[bombe del 25 aprile 1969]] e [[attentati ai treni dell'estate 1969]], questi ultimi che causarono 12 feriti) compiuti tra gli [[anni 1960|anni sessanta]] e gli [[anni 1970|anni settanta]] nell'ambito della cosiddetta [[strategia della tensione in Italia]]. Inoltre fu condannato definitivamente a quindici anni di carcere per [[associazione sovversiva]] per la costituzione del Gruppo di Ar e in seguito a sei anni per istigazione all'[[odio razziale]] in relazione alla vicenda del [[Fronte Nazionale (1990)|Fronte Nazionale]], sciolto dal Consiglio dei ministri nel [[2000]] sulla base della [[legge Scelba]] e della [[legge Mancino]].
 
Accusato di aver organizzato la [[strage di piazza Fontana]] del 1969, è stato definitivamente assolto per [[insufficienza di prove|mancanza di prove]] (cosiddetta "formula dubitativa") dalla corte d'assise d'appello di [[Bari]] e da quella di [[Catanzaro]], sentenza confermata in Cassazione nel 1987. Nel 2005 la Cassazione ha affermato che la strage di Piazza Fontana fu realizzata da «un gruppo eversivo costituito a Padova nell'alveo di [[Ordine Nuovo (movimento)|Ordine Nuovo]]» e «capitanato da Franco Freda e [[Giovanni Ventura]]», dichiarandoli però [[Ne bis in idem|non più processabili in quanto «irrevocabilmente assolti]] dalla Corte d'assise d'appello di Bari».<ref name="freda1">{{cita web|url=http://www.linkiesta.it/franco-freda|titolo=La tranquilla vita irpina di Franco Freda, novello sposo|accesso=28 agosto 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131118215351/http://www.linkiesta.it/franco-freda|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/cronache/10_agosto_04/la-fine-di-ventura-fasano_b083a8dc-9f8e-11df-ad29-00144f02aabe.shtml?refresh_ce-cp|titolo=La fine di Ventura, uomo dei misteri di piazza Fontana - Corriere della Sera|accesso=4 marzo 2018}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Candida|cognome=Morvillo|nome2=Bruno|cognome2=Vespa|titolo=La signora dei segreti (VINTAGE)|url=https://books.google.it/books?id=cXzWCwAAQBAJ&pg=PT195|accesso=4 marzo 2018|data=31 marzo 2016|editore=Rizzoli|ISBN=9788858684283}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.rai.it/dl/tg3/articoli/ContentItem-fcdafec0-ba41-4d7e-b648-141f11e96054.html|titolo=Tg3 - Piazza Fontana: 45 anni fa la strage|pubblicazione=Tg3|accesso=4 marzo 2018}}</ref> Freda ha sempre negato questa accusa, giudicando la strage come "immorale".<ref>{{Cita news|nome=Andrea|cognome=Priante|url=http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2012/31-marzo-2012/freda-l-anima-nera-senza-condanna-la-strage-immorale-2003901896903.shtml|titolo=Freda, l’anima nera senza condanna - «La strage è immorale»|pubblicazione=Corriere del Veneto|accesso=4 marzo 2018}}</ref>
 
Si è definito politicamente un "[[Nazimaoismo|nazi-maoista]]" per le sue teorie a metà strada tra [[Nazionalsocialismo|nazismo]] e [[maoismo]].<ref>{{Cita libro|nome=Chiara|cognome=Stellati|titolo=Una ideologia dell'origine: Franco Freda e la controdecadenza|url=https://books.google.it/books?id=6pmKAAAAMAAJ&q=franco+freda+maoista|accesso=4 marzo 2018|data=2001|editore=Edizioni di Ar}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Nicola|cognome=Cristadoro|titolo=L'eversione di destra negli anni di piombo: dal "nuovo ordine" al "populismo armato" e l'influenza sulla destra extraparlamentare del XXI secolo|url=https://books.google.it/books?id=lu3nAAAAIAAJ&q=franco+freda+maoista|accesso=4 marzo 2018|data=2006|editore=R. Chiaramonte|ISBN=9788890249952}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Marc|cognome=Lazar|titolo=Il libro degli anni di piombo|url=https://books.google.it/books?id=UZcxAAAAQBAJ&pg=PT54|accesso=4 marzo 2018|data=30 luglio 2013|editore=Rizzoli|ISBN=9788858653326}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Azcona Pastor, José|cognome=Manuel|nome2=Re|cognome2=Matteo|nome3=Torregrosa Carmona, Juan|cognome3=Francisco|titolo=Guerra y Paz. La Sociedad Internacional entre el Conflicto y la Cooperación|url=https://books.google.it/books?id=GFTjCwAAQBAJ&pg=PA88|accesso=4 marzo 2018|data=16 maggio 2013|editore=Librería-Editorial Dykinson|ISBN=9788490316870}}</ref> Freda ha curato anche sul quotidiano di [[Destra (politica)|destra]] ''[[Libero (quotidiano)|Libero]]'' la rubrica culturale ''L'inattuale'', durante la direzione di [[Maurizio Belpietro]].
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che aiutò Franco Freda a fuggire" l'Unità, giovedì 25 ottobre 1979}}</ref>.
 
Nel giugno 2005 la Corte di Cassazione ha confermato la responsabilità di Freda e Ventura in ordine alla strage. Secondo la Corte, l'eccidio del 12 dicembre 1969 fu organizzato da "un gruppo eversivo costituito a Padova nell'alveo di Ordine Nuovo" e "capitanato da Franco Freda e [[Giovanni Ventura]]". Il giudizio ha valore di sola condanna morale e storica, in quanto i due imputati [[Ne bis in idem|non possono essere messi sotto processo essendo già stati assolti irrevocabilmente]] dalla corte d'assise d'appello di Bari, che li ha condannati solo per le bombe sui treni. Freda comunque ha sempre negato questa accusa, giudicando la strage come "immorale".<ref>{{Cita news|nome=Andrea|cognome=Priante|url=http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2012/31-marzo-2012/freda-l-anima-nera-senza-condanna-la-strage-immorale-2003901896903.shtml|titolo=Freda, l’anima nera senza condanna - «La strage è immorale»|pubblicazione=Corriere del Veneto|accesso=4 marzo 2018}}</ref>
 
Diversi elementi hanno portato gli investigatori ad accusare il gruppo neofascista di Freda e Ventura<ref>{{Cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2004/aprile/14/Piazza_Fontana_Colpevoli_erano_Freda_co_9_040414067.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120401061501/http://archiviostorico.corriere.it/2004/aprile/14/Piazza_Fontana_Colpevoli_erano_Freda_co_9_040414067.shtml|titolo=Piazza Fontana:Colpevoli erano Freda e Ventura|opera=Corriere della Sera|accesso=1º settembre 2009}}</ref>: