Movimento per la fede tedesca: differenze tra le versioni

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Creo nuova sezione: "Cinematografia dell'Olocausto" +1 : La croce e la svastica, regia di Giorgio Treves. Autori: Luca Scivoletto e Giorgio Treves, durata 104 min. - Italia, Francia, 2022
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Forte di un numero cospicuo di associati, che raggiunse il numero di 200.000 negli anni successivi alla presa del potere da parte dei nazionalsocialisti, il Movimento, che pubblicava una propria rivista mensile dal titolo «Deutscher Glaube», si vide riconosciuto dallo Stato hitleriano uno status di confessione religiosa analogo a quello delle due principali confessioni cristiane del Paese (la [[luteranesimo|luterana]] e la [[Cattolicesimo|cattolica]]). Benché tra i suoi aderenti vi fossero diversi esponenti di basso e medio rango del [[Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi|Partito nazionalsocialista]], i tentativi del Movimento di imporre la propria visione spirituale come concezione religiosa “ufficiale” del regime hitleriano non ebbero alcun successo. A metà degli [[anni trenta]], invece, l'irritazione di esponenti nazionalsocialisti di fede luterana e cattolica per i ripetuti attacchi al cristianesimo e la volontà di Hitler di preservare la natura “sovraconfessionale” del Partito, spinsero le autorità del Reich a imporre una serie di limiti e divieti all'attività del Movimento<ref>Richard Steigmann-Gall, ''Il santo Reich. Le concezioni naziste del cristianesimo'', Boroli Editore, Milano, 2005</ref>. Al fine di evitare ogni forma di conflitto religioso in Germania e nella consapevolezza che vasti strati della popolazione tedesca avrebbero appoggiato senza riserve il regime purché non fossero state offese e violate le loro convinzioni religiose cristiane, diversi gruppi paganeggianti che avevano in precedenza goduto del sostegno del Partito furono infatti sottoposti a misure restrittive. Così al Movimento per la fede tedesca fu esteso il divieto di tenere riunioni e conferenze pubbliche imposto nel 1935, dalla [[Gestapo]] della [[Baviera]], al ''Tannenbergbund'', il gruppo neopagano fondato dal generale [[Erich Ludendorff]]. E sempre nel 1935 il ''[[Reichsführer-SS|Reichsführer]]'' [[Heinrich Himmler]] proibiva ai membri delle [[SS]] di prendere parte, in veste di dirigenti, a organizzazioni di carattere religioso, tra le quali era incluso lo stesso Movimento per la fede tedesca<ref>Guenter Lewy, ''I nazisti e la Chiesa'', Il Saggiatore, Milano, 2013</ref>.
 
== Cinematografia dell'Olocausto ==
* [[La croce e la svastica]], regia di [[Giorgio Treves]]. Autori: Luca Scivoletto e Giorgio Treves, durata 104 min. - Italia, Francia, 2022<ref>{{Cita web|url=https://www.rai.it/ufficiostampa/assets/template/us-articolo.html?ssiPath=/articoli/2023/06/La-croce-e-la-svastica-c42be3f1-785e-46ef-88cb-a0c6a745896d-ssi.html|titolo=La croce e la svastica|accesso=30 giugno 2023}}</ref>.
== Note ==
<references />