Franco Freda: differenze tra le versioni

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Laureato in giurisprudenza presso l'[[Università di Padova]]<ref name=Freda>Con tesi intitolata ''Lo Stato secondo giustizia nella concezione platonica'' (Relatore ch.mo prof. [[Enrico Opocher]], A.A. 1964-1965), v. Postfazione a ''Platone. Lo Stato secondo giustizia"'', Edizioni di Ar, 1996, pag. 111 n. 2</ref>, già nel [[1963]] abbandona l'MSI dopo meno di un anno dalla sua iscrizione per dar vita ad un "gruppo di studio" denominato "Gruppo di Ar", con le Edizioni di Ar, casa editrice militante nella [[neofascismo|destra neofascista]] sulla scia del pensiero di [[Julius Evola]]. Tra i volumi pubblicati troviamo tutti gli scritti di [[Adolf Hitler]], incluso il ''[[Mein Kampf]]'', numerosi volumi [[Negazionismo dell'Olocausto|negazionisti dell'Olocausto]] tra cui ''Auschwitz: fine di una leggenda'' di [[Carlo Mattogno]], alcuni testi di [[Friedrich Nietzsche]] con l'originale tedesco a fronte, ma anche autori come [[Nikolaj Konstantinovič Rerich|Nikolaj Roerich]], l'artista russo candidato al [[premio Nobel per la pace]], [[Riccardo Bacchelli]], [[Nicolás Gómez Dávila]], [[Georg Simmel]], e altri.
 
Nel [[1963]], fortemente influenzato dal pensiero evoliano, scrisse per il periodico ''[[Tradizione]]'' una recensione di ''Cavalcare la tigre''.<ref>La frase di Evola "Cavalcare la tigre" riprende un vecchio detto cinese, secondo il quale l'unico modo per sconfiggere la tigre è montarle in groppa e domarla, guidando a proprio piacimento gli istinti omicidi del felino. Si tratta di una allegoria che identifica la tigre con il mondo borghese, che secondo Evola è sempre più dominato dall'economia e del materialismo allontanandosi dalla tradizione.</ref>
 
=== Manifesto del Gruppo di Ar ===