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|LuogoNascitaLink =
|LuogoNascitaAlt =
|GiornoMeseNascita = 20 maggio
|AnnoNascita = 1944
|NoteNascita =
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==Biografia==
===La formazione===
Mario Ursino nasce e cresce a [[Napoli]] dove frequenta il [[liceo classico]] presso il [[Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II (Napoli)|Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II]]<ref>{{cita pubblicazione|url=https://www.aboutartonline.com/una-passione-nata-nella-napoli-degli-anni-60-lamore-di-ettore-pisano-per-la-letteratura-e-i-libri-un-ricordo-a-dieci-anni-dalla-scomparsa/|autore=Mario Ursino|titolo=Una passione nata nella Napoli degli anni ’60, l'amore di Ettore Pisano per la letteratura e i libri. Un ricordo a dieci anni dalla scomparsa|data=27 agosto 2018|accesso=23 novembre 2022|cid=Mario Ursino, 2018}}</ref>; dopo il diploma si iscrive all'[[Università degli Studi di Napoli Federico II|Università degli Studi Federico II]], si laurea in [[Giurisprudenza]] e a seguire in [[Scienze politiche|Scienze Politiche]]. Nel 1973 si trasferisce a [[Roma]] per approfondire gli studi.
 
Nel 1977 sposa Anna Bianco Mengotti, non avranno figli. Nello stesso anno vince il concorso per [[funzionario]] del [[Ministero per i beni culturali e ambientali]]; il primo incarico lo porta a [[Perugia]], per due anni presterà servizio alle dipendenze della [[Soprintendenze|Soprintendenza]] per i Beni Artistici ed Architettonici diretta dallo storico dell'arte [[Francesco Santi]] (1914-1993). Lavorare con Santi sviluppa in Ursino un forte interesse per la [[storia dell'arte]] e, ritornato a Roma, nel 1982 si iscrive alla ''Scuola di perfezionamento in storia dell'arte'', allora diretta da [[Maurizio Calvesi (saggista)|Maurizio Calvesi]]. Con Calvesi, che egli definisce "mio venerato maestro"<ref>{{cita pubblicazione|url=https://www.aboutartonline.com/marisa-volpi-fra-scrittura-e-lezioni-istituzionali-un-ricordo-della-grande-studiosa-nel-convegno-a-due-anni-dalla-scomparsa/|titolo=Marisa Volpi, fra scrittura e lezioni istituzionali. Un ricordo della grande studiosa nel Convegno a due anni dalla scomparsa|autore=Mario Ursino|data=giugno 2017|accesso=23 novembre 2022|cid=Mario Ursino, giugno 2017}}</ref>, instaura una collaborazione che proseguirà per tutta la vita.
 
Nello stesso periodo frequenta la ''[[Scuola nazionale dell'amministrazione|Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione]]'', docenti: [[Sabino Cassese]], [[Giuseppe Bottai]] e [[Rodolfo Siviero]]. Con il [[ministro plenipotenziario]] Siviero nasce un'affettuosa amicizia che permette a Ursino di accedere alle principali fonti archivistiche<ref>{{cita web|url=https://www.aboutartonline.com/rodolfo-siviero-hans-multscher-550-anni-dalla-scomparsa-dellartista-si-riapre-caso-delle-tavole-vipiteno/|autore=Mario Ursino|titolo=Rodolfo Siviero e Hans Multscher. A 550 anni dalla scomparsa dell'artista si riapre il caso delle tavole di Vipiteno|data=Dicembre 2017|accesso=3 dicembre 2022|cid=Mario Ursino, dicembre 2017}}</ref> (oggi note come ''Archivio Siviero'')<ref>{{cita web|url=https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.plTipoPag=comparc&Chiave=327131&RicFrmRicSemplice=rodolfo%20siviero&RicProgetto=personalita&RicSez=complessi&RicVM=ricercasemplice|titolo=Archivi di personalità. Censimento dei fondi toscani tra '800 e '900. Siviero Rodolfo|accesso=3 dicembre 2022}}</ref> prodotte da Siviero in qualità di funzionario governativo, responsabile dei recuperi e delle restituzioni delle [[Spoliazioni naziste|opere d'arte trafugate dai tedeschi]] in Italia nel corso della [[seconda guerra mondiale]].
La perizia di studioso e le competenze in [[diritto internazionale]] e in [[storia dell'arte]], consentono a Ursino la pubblicazione di articoli e saggi sulle vicende legate al recupero e al rientro in Italia di opere di interesse artistico, storico e bibliografico<ref>{{cita libro|autore=Mario Ursino|titolo=Il recupero delle opere d'arte dopo la Seconda Guerra Mondiale|opera=Convegni internazionali per la difesa delle opere d'arte appartenenti alle nazioni e alle religioni, Firenze 1971 e 1975|curatore=Rodolfo Siviero|anno=1981|editore=Accademia delle Arti del Disegno|città=Firenze|p=483}}</ref><ref>{{cita articolo|autore= Mario Ursino|titolo= Firenze e le opere d'arte recuperate|pubblicazione=Cantini & C. bimestrale di cultura e informazione|numero= 2|città=Firenze|data=marzo 1985|editore=Edizioni d'arte Cantini}}</ref>, e di curare, dopo la scomparsa di Siviero, la pubblicazione del suo [[manoscritto]] autografo di memorie "L'arte e il nazismo"<ref>{{cita libro|curatore=Mario Ursino|autore=Rodolfo Siviero|titolo=L'arte e il nazismo: esodo e ritorno delle opere d'arte italiane 1938-1963|editore=Cantini Edizioni d'Arte|città=Firenze|anno=1984}}</ref>.
 
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Fin da studente si appassiona a [[Giorgio de Chirico]] e alle sue opere, ne diviene un fine conoscitore e gli dedica numerose pubblicazioni, mostre e corsi universitari. Maurizio Calvesi e Ursino nel 1995 curano la mostra ''De Chirico. La Nuova Metafisica'' a [[San Marino]] (27 aprile-27 settembre 1995) e a [[Volo (Grecia)|Volo]] (1° ottobre-26 novembre). Nel 2008 organizza la mostra ''De Chirico e il Museo'' (ottobre 2008-gennaio 2009) alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna<ref>{{cita web|url=http://www.archimagazine.com/mdechimuseo.htm|autore=Mario Ursino|titolo=de Chirico e il museo|data= ottobre 2008|accesso=30 novembre 2022}}</ref>.
 
Si impegna con tenacia e determinazione affinché la città di Roma realizzi un museo [[monografia|monografico]] dedicato al ''Pictor Optimus'', sull'esempio dei [[Museo Picasso|musei Picasso]] in Francia e Spagna. Oltre al doveroso riconoscimento che, secondo Ursino, la città dovrebbe tributare all'inventore della [[pittura metafisica]], lo scopo del museo è rendere integralmente visibile, in un luogo spazioso, l'imponente nucleo di opere che Isabella Far, vedova del maestro, aveva donato nel 1990 alla ''Fondazione Giorgio e Isa de Chirico'', da lei stessa istituita nel 1986, a [[Piazza di Spagna]], nell'[[Casa museo di Giorgio de Chirico|casa/studio dell'artista]]<ref>{{cita web|url=https://www.aboutartonline.com/uno-studio-su-giorgio-de-chirico-e-un-appelloper-il-recupero-delle-oltre-500-opere-del-maestro-ora-depositate-in-un-caveau/|titolo=Uno studio su Giorgio de Chirico e un appello alle Istituzioni e alla Fondazione per il recupero delle oltre 500 opere del Maestro ora depositate in un caveau|autore=Mario Ursino|data=Gennaio 2019|accesso=5 dicembre 2022|cid=Ursino, gennaio 2019}}</ref>.
A tale scopo nel 2013 Ursino fonda l{{'}}''Associazione Amici di Giorgio de Chirico''  raccogliendo l'adesione di oltre cento soci fondatori, tra [[Docente universitario|docenti universitari]], storici dell'arte, operatori nel settore dei [[beni culturali]], [[Gallerista|galleristi]] e uomini di cultura<ref>{{cita web|url=https://news-art.it/news/primo-convegno-dell-associazione-amici-di-giorgio-de-chiric.htm|titolo=Primo Convegno dell'Associazione Amici di Giorgio De Chirico|data=10 gennaio 2014|accesso=3 dicembre 2022|cid=Primo convegno associazione}}</ref>. In qualità di presidente dell'associazione, contatta [[Ente pubblico (Italia)|enti pubblici]], [[Ente locale (Italia)|enti locali]], [[sponsor]] privati, chiede un sostegno economico e una sede adeguata.
Egli stesso cerca e propone sedi in centro città e in periferia, ma dalle istituzioni riceve solo silenzio e indifferenza. Le conseguenze saranno la mancata visibilità di più di 500 opere del maestro, destinate a rimanere in un [[caveau]] di sicurezza alla periferia di Roma, tranne un ristretto nucleo presentato saltuariamente in occasione di mostre e un esiguo numero esposto nella casa/museo de Chirico<ref>{{cita|Ursino, gennaio 2019}}</ref><ref>{{cita web|url=https://news-art.it/news/un-museo-a-roma-per-de-chirico.htm|titolo=Un museo a Roma per de Chirico|data= 8 maggio 2013|accesso=10 dicembre 2022}}</ref>.
 
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====Roccella Ionica====
Essendo la famiglia paterna originaria di [[Roccella Ionica]], Ursino rimane tutta la vita molto legato a questo luogo dove affondano le sue principali radici. In anni recenti, l'antica cittadina calabrese diviene per lui oggetto di ricerca, in parte dedicata agli artisti locali, in parte ai personaggi che nei secoli vi hanno soggiornato e l'hanno descritta, come [[Duret de Tavel]], [[Joseph Viktor Widmann]] e [[Edward Lear]]<ref>Pur essendo stata tutta la Calabria trascurata dai consueti itinerari nei [[Grand Tour]], Roccella è stata valorizzata da [[Duret de Tavel]], [[Joseph Viktor Widmann]] e [[Edward Lear]]. Cfr.: {{cita web|url=https://www.aboutartonline.com/la-scoperta-di-un-sud-trascurato-nelle-cronache-dei-viaggiatori-del-grand-tour-appunti-dalla-calabria-tra-il-sette-e-lottocento|autore=Mario Ursino|titolo=L'altro Grand Tour o semplicemente il Tour|opera=Viaggiatori in Calabria tra Sette e Ottocento, o altri “Grand Tour”|data=settembre 2018|accesso=12 dicembre 2022}}</ref>. Tra gli articoli pubblicati e le conferenze presentate nel periodo 2016-2018, alcune sono riferite ad artisti che hanno lasciato un segno a Roccella, scarsamente trattati in precedenza: un affresco di [[Raffaele Ursini (pittore)|Raffaele Ursini]] posto nel [[catino absidale]] della [[Nuova chiesa Matrice]]<ref>{{cita web|url=https://news-art.it/news/un-importante-affresco-nella-nuova-chiesa-arcipretale-di-ro.htm|autore=Mario Ursino|titolo=Uno sguardo sull'affresco di Raffaele Ursini
nel catino absidale della Nuova Matrice di Roccella Jonica|data=2 giugno 2016|accesso=12 dicembre 2022}}</ref>; un dipinto attribuito a [[Francesco Cozza (pittore)|Francesco Cozza]] posto nella [[Chiesa di San Nicola ex Alepho]]<ref>{{cita web|url=https://news-art.it/news/san-vittore-libera-la-citta-dai-saraceni---una-singolare-i.htm|titolo="San Vittore libera la città dai Saraceni": una singolare iconografia di Francesco Cozza a Roccella Jonica|data=28 maggio 2016|accesso=12 dicembre 2022}}</ref>. Tratta anche del restauro e della ristrutturazione di [[Palazzo Carafa]], appartenuto per diversi secoli alla famiglia [[Carafa della Spina]]; qui Ursino non manca di esprimere il proprio disappunto in merito alle scelte estetiche e al mancato ripristino dello stile originale<ref>{{cita web|url=https://www.aboutartonline.com/lettera-dalla-calabria-del-recupero-del-palazzo-carafa-roccella-jonica|titolo=Lettera dalla Calabria, o del recupero del Palazzo Carafa a Roccella Jonica|data=6 ottobre 2017|accesso=12 dicembre 2022}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.aboutartonline.com/a-roccella-jonica-arte-cultura-natura-unite-ma-lestetica-il-caso-di-palazzo-carafa/|titolo=A Roccella Jonica arte, cultura, natura unite; ma l'estetica? Il ‘caso’ di Palazzo Carafa||data=agosto 2018|accesso=12 dicembre 2022}}</ref>.
 
====Incarichi====
*''Vice Soprindentente'' della Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea<ref>{{cita web|url=https://www.aboutartonline.com/mario-ursino-ci-ha-lasciato-scompare-un-grande-amante-dellarte/|titolo=Mario Ursino ci ha lasciato! Scompare un grande amante dell’arte|accesso=3 dicembre 2022}}</ref>.
*''Presidente'' dell{{'}}''Associazione Amici di Giorgio De Chirico''<ref>{{cita|Primo convegno associazione}}</ref>.
*''Ispettore Onorario'' del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per la tutela e la vigilanza dell'arte moderna e contemporanea su tutto il territorio nazionale. Triennio 2012-2015<ref>{{cita web|url=https://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/documents/1353939548549_Ispettori_Onorari_-_DGPBAAC.pdf|titolo=Ispettori onorari|accesso=28 novembre 2022}}</ref>.
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* {{cita libro|curatore=Mario Ursino|titolo=L'effetto metafisico, 1918-1968, attraverso le collezioni della Galleria nazionale d'arte moderna|editore= Gangemi|città=Roma|anno=2010|ISBN=978-88-492-2009-4}}
* {{cita libro|curatore=Mario Ursino|titolo=Giorgio De Chirico. L'uomo, l'artista, il polemico. Guida alle interviste 1938-1978|editore= Gangemi|città=Roma|anno=2012|ISBN=978-88-492-2432-0}}
* {{cita libro|curatore=Mario Ursino|titolo=Il grande «Sonno romano» di [[Fabrizio Clerici]]. Catalogo della Mostra tenuta a Roma nel 2014|città=Roma|editore=Nuova cultura|anno=2014|ISBN=978-88-6812-310-9}}
* {{cita libro|titolo=Caffè greco di Guttuso|curatore= Mario Ursino|editore= Nuova Cultura|città=Roma|anno=2014|ISBN=978-88-6812-275-1}}
 
==Note==
<references/>
 
==Collegamenti esterni==
*{{cita web|autore=[[Gabriele Simongini]]|titolo=Addio a Mario Ursino, docente alla Sapienza e studioso di De Chirico|url=https://www.exibart.com/personaggi/addio-a-mario-ursino-docente-alla-sapienza-e-studioso-di-de-chirico/|data=15 novembre 2019|accesso=9 dicembre 2022}}