Maria Concetta Cacciola: differenze tra le versioni
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|FineIncipit = è stata una [[testimone di giustizia]] [[italia]]na, [[vittime della 'ndrangheta|vittima della 'ndrangheta]]
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== Biografia ==
=== Contesto familiare e sociale ===
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Questa vicenza non è l'unico caso di violenza sulle donne da parte della mafia<ref name=":4">{{Cita web|url=http://www.slate.fr/story/88043/femmes-mafieux-repentis-ndrangheta|titolo='Ndrangheta: quand la lutte contre la mafia passe par les femmes|cognome=Margherita|nome=Nasi|sito=Slate.fr|lingua=fr}}</ref>, in quegli anni sono molte le indagini su una decina di presunti suicidi in cui la 'Ndrangheta è sospettata di essere coinvolta <ref name=":3">{{Cita pubblicazione|lingua=en-AU|titolo=Family, violence and silence: Life and death for women in the Italian mafia|periodico=ABC News|data=2 dicembre 2016|url=https://www.abc.net.au/news/2016-12-03/life-and-death-for-women-in-the-italian-mafia/8062272}}</ref> . Alcune donne sono sopravvissute, come Giuseppina Pesce, una delle prime donne ad essersi ribellata alla mafia, e [[Lea Garofalo]], che si è opposta alla famiglia ed ora vive sotto protezione. Questo caso mette in rilievo per la giustizia l'importanza di curare la tutela dei figli perché non diventino strumento di ricatto verso la madre.
Dal 2011 al 2016 Roberto Di Bella, presidente del tribunale dei minori di [[Reggio Calabria]], aiuta donne e bambini che vogliono sfuggire alla 'Ndrangheta. sottraendone alla custodia delle famiglie mafiose più di 40
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Dina Lauricella|titolo=Il codice del disonore. Donne che fanno tremare la 'Ndrangheta|data=2 luglio 2019|editore=Einaudi|lingua=it|ISBN=8806241818}}
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