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La produzione del Mater-Bi ha avuto inizio nel [[1990]], nello stabilimento della [[Novamont]] di [[Terni]] come risposta alla crescente domanda di materiali sostenibili e biodegradabili per la produzione di imballaggi e altri prodotti monouso.
[[File:Novamont.png|thumb|Sede Novamont]]
 
Il Mater-Bi è stato una vera e propria rivoluzione nel campo della [[chimica verde]] e un passo importante nella lotta contro i rifiuti. Novamont ha messo a punto un processo di produzione a basso impatto ambientale promuovendo uno sviluppo sostenibile; divenne così un'azienda leader nel settore dei materiali sostenibili.
 
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Le materie plastiche tradizionali, essendo derivate dal [[petrolio]], non sono biodegradabili. Se bruciate liberano sostanze tossiche, come [[Idrocarburi aromatici|idrocarburi aromatici policiclici]] e [[diossine]]; inoltre, essendo [[apolari]], si possono depositare nel [[tessuto adiposo]]. Per questo motivo è stata sviluppata la sintesi di plastiche biologiche, cioè biopolimeri ottenuti da vegetali (dall'amido di mais, di patate o di frumento e da scarti agricoli). Proprio perché di origine biologica, le bioplastiche sono compostabili, cioè possono essere conferite nei contenitori dei rifiuti organici per essere avviate al trattamento che le trasforma in [[compost]], utilizzato come [[concime]]. Secondo la normativa UE, perché un materiale possa essere definito compostabile, deve essere biodegradabile al 90% in 6 mesi e non deve liberare [[Metallo pesante|metalli pesanti]]. Per comprendere ancora meglio la circolarità del processo possiamo dire che le piante grazie alla [[fotosintesi clorofilliana]] producono [[glucosio]] che verrà trasformato in amido per via enzimatica. Quindi l’amido è una fonte energetica fondamentale per le cellule vegetali ed è anche una fonte alimentare per l’uomo (digestione con l’enzima [[amilasi]]).
[[File:Amilosio + Amilopectina.jpg|thumb|Amilosio e Amilopectina|452x452px]]
L’amido è un [[Polisaccaridi|polisaccaride]] formato da unità di 𝝰-D-glucosio unite tra loro con un [[legame glicosidico]]. Esso consiste in realtà in una miscela di due differenti catene polisaccaridiche:
 
* l’[[amilosio]] (costituisce il 20%), composto da una catena lineare dove le unità di glucosio (da 50 a 300) sono legate tra loro con legami 𝝰-(1→4)-glucosidico (solubile in acqua); la catena poi si avvolge ad elica.  
L’amido è un [[Polisaccaridi|polisaccaride]] formato da unità di 𝝰-D-glucosio unite tra loro con un [[legame glicosidico]]. Esso consiste in realtà in una miscela di due differenti catene polisaccaridiche:
 
* l’[[amilosio]] (costituisce il 20%), composto da una catena lineare dove le unità di glucosio (da 50 a 300) sono legate tra loro con legami 𝝰-(1→4)-glucosidico (solubile in acqua); la catena poi si avvolge ad elica  
* l’[[amilopectina]] (costituisce l’80%), composta da una catena lineare principale dove di 300-5000 glucosi, legati con legami 𝝰-(1→4)-glucosidico, alla quale sono legate brevi ramificazioni laterali con legame 𝝰-(1→6)-glucosidico (insolubile in acqua), distribuite ogni 25-30 unità di glucosio.<ref name=Colonna>{{Cita|Colonna|p. 172}}.</ref>
 
La preparazione e composizione esatta del Mater-Bi è coperta da brevetto, però sappiamo che il componente principale è l’amido di mais, patate o grano (85%) che ha proprietà ben differenti dalle plastiche e assorbe facilmente l’umidità. Quindi viene [[Destrutturazione|destrutturato]] (rottura della struttura originaria), [[Complessazione|complessato]] con polimeri biodegradabili  ([[Policaprolattone|policaprolattone-PCL]]) ottenuti da materie prime di origine vegetale e fossile. Infine dopo l'aggiunta di acqua si tratta l'amido con additivi particolari, quali [[glicerina]] e [[sorbitolo]], che hanno il merito di cambiare le caratteristiche della materia prima adeguandola a bisogni specifici, come la resistenza meccanica e la resistenza all’acqua, mantenendo la biodegradabilità e la struttura chimica. Si ottiene così un complesso formato da una parte [[Cristallinità|cristallina]] cioè l’amilosio con il polimero biodegradabile e da una parte [[Solido amorfo|amorfa]] che è l’amilopectina.<ref name=Colonna/><ref>{{Cita web|url=https://slideplayer.it/slide/2719860/|titolo=Plastiche Biodegradabili|autore=Anna Maria Madaio|accesso=2023-02-22|lingua=italiano}}</ref>
 
Le caratteristiche principali del Mater-Bi sono:
 
# Rispetta la norma europea UNI EN 13432 [4] quindi è: Biodegradabile: Viene completamente assimilato dai microrganismi presenti nel sistema di smaltimento come cibo per la loro energia (entrano nella catena alimentare microbica). Questa converte totalmente il carbonio in anidride carbonica (CO2). Inoltre è biodegradabile anche in ambiente marino. Compostabile: Nei contenitori dei rifiuti organici si trasformano in compost utile a concimare la terra. Secondo l’UE per essere compostabile si deve biodegradare al 90% in 6 mesi senza liberare metalli pesanti. La qualità e il processo del compostaggio non devono avere effetti negativi [6]. Disintegrabile: frammentazione tale da perdere la visibilità nel compost.
# Il MATER-BI viene lavorato con le tecnologie più comuni di modellazione usate per le plastiche tradizionali: Filmatura (sacchetti per la spesa), estrusione (reti per confezionamento), termoformatura (vaschette), extrusion coating e lamination (substrati),  stampaggio ad iniezione (posate, penne…) ed espansi (imballaggio). [7] Altre caratteristiche sono: colorabilità in massa con Masterbatch (biodegradabili), intrinseca antistaticità e sterilizzabilità con raggi gamma. [8]
 
 
Il marchio "Mater-Bi" indica diverse classi di bioplastiche prodotte dalla Novamont<ref>{{Cita|Platt}}.</ref> a partire da [[amido]] di [[mais]].
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Alcuni esempi di Mater-Bi sono il "Mater-Bi YI01U", il "Mater-Bi ZI01U/C" e il "Mater-Bi ZF03U/A". In particolare il Mater-Bi ZIO1U/C dal punto di vista chimico è un amido-poli-ε-caprolattone.<ref>{{Cita|Chiellini|p. 323}}.</ref>
 
== Proprietà ==
 
Le caratteristiche principali del Mater-Bi sono:
 
# Rispetta la norma europea UNI EN 13432 [4] quindi è: Biodegradabile: Viene completamente assimilato dai microrganismi presenti nel sistema di smaltimento come cibo per la loro energia (entrano nella catena alimentare microbica). Questa converte totalmente il carbonio in anidride carbonica (CO2). Inoltre è biodegradabile anche in ambiente marino. Compostabile: Nei contenitori dei rifiuti organici si trasformano in compost utile a concimare la terra. Secondo l’UE per essere compostabile si deve biodegradare al 90% in 6 mesi senza liberare metalli pesanti. La qualità e il processo del compostaggio non devono avere effetti negativi [6]. Disintegrabile: frammentazione tale da perdere la visibilità nel compost.
# Il MATER-BI viene lavorato con le tecnologie più comuni di modellazione usate per le plastiche tradizionali: Filmatura (sacchetti per la spesa), estrusione (reti per confezionamento), termoformatura (vaschette), extrusion coating e lamination (substrati),  stampaggio ad iniezione (posate, penne…) ed espansi (imballaggio). [7] Altre caratteristiche sono: colorabilità in massa con Masterbatch (biodegradabili), intrinseca antistaticità e sterilizzabilità con raggi gamma. [8]
== Utilizzi ==
 
Il Mater-Bi trova applicazioni per esempio nella produzione di [[imballaggio|imballaggi]], giocattoli, posate,<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=http://www.giulioiacchetti.com/?p=403&lang=it|titolo=Moscardino - giulio iacchetti|pubblicazione=giulio iacchetti|data=2000-07-26|accesso=2018-01-06}}</ref> stoviglie e buste di bioplastica, in sostituzione dei tradizionali sacchetti in [[polietilene]]. È stato utilizzato, a livello sperimentale, nell'ambito del costume teatrale attraverso la creazione di una tunica in Mater-Bi.[[File:Telo pacciamatura.jpg|thumb|Telo pacciamatura]]Negli anni '80 e '90 con il Mater-Bi sono stati realizzati diversi giocattoli pubblicizzati come [[gadget]] di successo allegati al settimanale [[Topolino (libretto)|Topolino]]<ref>{{Cita web|url=https://fumettologica.it/2020/08/topolino-gadget-estivi/|titolo=Storia dei gadget estivi di Topolino|autore=Andrea Fiamma|sito=Fumettologica|data=2020-08-20|lingua=it-IT|accesso=2022-10-01}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://fumettologica.it/2019/08/topolino-1-milione-topowalkie/|titolo=Quando Topolino vendeva 1 milione di copie|autore=Andrea Fiamma|sito=Fumettologica|data=2019-08-12|lingua=it-IT|accesso=2022-10-01}}</ref>.
 
 
Il Mater-Bi, essendo in forma granulare, viene lavorato in modo da realizzare prodotti con caratteristiche analoghe o migliori rispetto alle plastiche tradizionali, con la differenza di essere perfettamente biodegradabili e compostabili.
 
I settori applicativi principali sono:
 
Settore agricolo: I materiali in Mater-Bi non devono essere recuperati e smaltiti al termine del ciclo colturale, ma si biodegradano autonomamente nel terreno consentendo un risparmio di tempo e risorse. [13]
 
 
Imballaggio: Principalmente nella spesa. [14]
 
 
Settore alimentare: Piatti, scodelle, posate, palette e coppette per il gelato, bicchieri e relativi coperchi. E’ una scelta eco-sostenibile in molteplici contesti di ristorazione commerciale o collettiva. [15]
 
Altre applicazioni: Prodotti a basso impatto ambientale → per l’igiene e la cura       della persona, prodotti per gli animali domestici, gadget, prodotti       automotive. [16]
 
 
Alcuni vantaggi interessanti del Mater-Bi sono: riduzione del volume degli scarti che comporta una diminuzione dei rifiuti sul territorio, riutilizzo di sostanze ad alto valore nutrizionale (fibre, vitamine, proteine nobili), produzione di concime (compost), tempo di decomposizione di qualche mese contro i 1000 anni delle plastiche sintetiche derivate dal petrolio, minori emissioni di fumi tossici in caso di incenerimento. [17]
 
Mentre gli svantaggi principali sono: costi maggiori, utilizzo di risorse adibite ad uso alimentare, sottrazione di terreni destinati alle colture per il consumo umano.
Negli anni '80 e '90 con il Mater-Bi sono stati realizzati diversi giocattoli pubblicizzati come [[gadget]] di successo allegati al settimanale [[Topolino (libretto)|Topolino]]<ref>{{Cita web|url=https://fumettologica.it/2020/08/topolino-gadget-estivi/|titolo=Storia dei gadget estivi di Topolino|autore=Andrea Fiamma|sito=Fumettologica|data=2020-08-20|lingua=it-IT|accesso=2022-10-01}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://fumettologica.it/2019/08/topolino-1-milione-topowalkie/|titolo=Quando Topolino vendeva 1 milione di copie|autore=Andrea Fiamma|sito=Fumettologica|data=2019-08-12|lingua=it-IT|accesso=2022-10-01}}</ref>.
 
==Provvedimenti giudiziari==