Gustavo Petro: differenze tra le versioni
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|nome = Gustavo Petro
|immagine = Presidente Gustavo Petro Urrego.jpg
|didascalia = Ritratto ufficiale di Gustavo Petro nel 2022
|carica = 42º [[Presidenti della Colombia|Presidente della Colombia]]
|mandatoinizio = 7 agosto 2022
|mandatofine =
|vicepresidente = [[Francia Márquez]]
|predecessore = [[Iván Duque Márquez]]
|successore =
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|mandatoinizio7 = 12 dicembre 1991
|mandatofine7 = 20 luglio 1994
|partito = [[M-19|Movimento 19 aprile]]<small><br/>(1977-1997)</small> <br> [[
|alma mater = Università Externado dalla Colombia, Scuola Superiore di Pubblica Amministrazione, Pontificia Università Javeriana, [[Università di Salamanca]]
|professione = [[Economista]]
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Gustavo Petro è cresciuto nel comune di [[Ciénaga de Oro]], vicino alla costa caraibica, in una casa in stile bahareca (una costruzione tradizionale in legno e terra) con un tetto di palme. Lui e la sua famiglia si sono trasferiti quando il padre ha trovato lavoro come insegnante a [[Zipaquirá]], una piccola città operaia nota per le sue miniere di sale nella Colombia centrale.<ref name=":1" />
Ha studiato nella stessa scuola pubblica - gestita dai preti di Franco - dove all'inizio degli anni '40 aveva studiato [[Gabriel García Márquez]], che all'epoca fu espulso come "[[Comunismo|comunista]]". Petro racconta che il suo impegno politico è nato da due eventi fondamentali: il [[Colpo di Stato in Cile del 1973|colpo di Stato del 1973]] in [[Cile]] contro [[Salvador Allende]] e la lettura di García Márquez. Da adolescente, insieme ai compagni di classe, ha creato un giornale di denuncia sociale chiamato ''Carta al
Convinto che la [[guerriglia]] potesse cambiare il sistema politico ed economico della Colombia, all'età di 17 anni si è unito al Movimento 19 Aprile ([[M-19]]), un gruppo guerrigliero di orientamento [[Bolivarismo|bolivariano]], [[Socialismo|socialista]] e democratico. Durante la clandestinità, utilizzò lo pseudonimo di [[Aureliano Buendía|Aureliano]], un personaggio del romanzo ''[[Cent'anni di solitudine|Cento anni di solitudine]]''.<ref name=":1" /> Non partecipò però alla [[lotta armata]], operando invece come attivista.<ref name=":0" />
Parallelamente al suo impegno clandestino, ha studiato economia a [[Bogotà]]. Con l'M-19, ha guidato l'occupazione di un terreno per ospitare 400 famiglie povere sfollate con la forza dai gruppi paramilitari, e ha poi contribuito alla costruzione di quello che sarebbe diventato il quartiere Bolívar 83. In seguito si è dato alla clandestinità e si è avvicinato a [[Carlos Pizarro Leongómez|Carlos Pizarro]], uno dei principali comandanti dell'M-19, insistendo con lui sulla necessità di una soluzione politica negoziata al conflitto armato colombiano e sulla transizione verso un'Assemblea Costituente. Arrestato dall'esercito nel 1985, è stato torturato per dieci giorni nelle stalle della XIII Brigata e poi imprigionato.<ref name=":1" />
Nel 1990 è stato firmato un accordo di pace tra il governo e diversi guerriglieri, tra cui l'M-19. Quest'ultimo ha formato il partito politico [[Alianza Democrática M-19]] e la lista che ha presentato alle elezioni per l'Assemblea Nazionale Costituente del 1991 ha ottenuto il primo posto. Tuttavia, [[Carlos Pizarro Leongómez]], candidato del partito alle [[Elezioni presidenziali in Colombia del 1990|elezioni presidenziali del 1990]], fu assassinato.<ref name=":1" />
È stato membro della [[Camera dei
Formatosi come economista, è stato membro del partito di sinistra [[Polo Democratico Alternativo]] dal 2005 al 2010, prima di creare il Movimento Progressista nel 2011.
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Durante la campagna elettorale ha dovuto affrontare una campagna da parte di diversi media che hanno cercato di equipararlo al presidente venezuelano [[Nicolás Maduro]] e hanno affermato che ha in programma misure di esproprio se diventerà presidente. In risposta agli attacchi, il 18 aprile ha firmato un documento pubblico in cui si impegnava a non effettuare alcun tipo di esproprio se eletto.<ref>{{Cita web|url=https://ladiaria.com.uy/mundo/articulo/2022/4/colombia-petro-firmo-un-documento-en-el-que-se-compromete-a-no-hacer-expropiaciones-en-caso-de-que-sea-presidente/|titolo=Colombia: Petro firmó un documento en el que se compromete a no hacer expropiaciones en caso de que sea presidente|autore=la diaria|sito=la diaria|data=19 aprile 2022|lingua=es-UY|accesso=12 maggio 2022}}</ref> Anche il generale Eduardo Zapateiro, comandante dell'esercito colombiano, ha criticato severamente Petro durante la campagna, suscitando polemiche, soprattutto perché la Costituzione colombiana vieta espressamente ai militari di effettuare interferenze nella vita politica del Paese.<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/esteri/2022/05/04/news/colombia_elezioni_candidato_sinistra_minacce_mafia_gustavo_petro-348085010/|titolo=Gustavo Petro, favorito alle elezioni in Colombia, ha sospeso la campagna per minacce di morte|autore=[[Daniele Mastrogiacomo]]}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.semana.com/nacion/articulo/comandante-del-ejercito-general-eduardo-zapateiro-no-aguanto-mas-y-enfrento-a-gustavo-petro-en-redes/202212/|titolo=Comandante del Ejército, general Eduardo Zapateiro, no aguantó más y enfrentó a Gustavo Petro en redes|autore=Semana|sito=Semana.com Últimas Noticias de Colombia y el Mundo|data=22 aprile 2022|lingua=es|accesso=12 maggio 2022}}</ref> Nello stesso periodo Petro riceve delle minacce di morte dal gruppo [[paramilitare]] [[narcotrafficante]] ''La Cordillera'', che lo obbligano a sospendere la campagna elettorale.<ref name=":0" />
Dopo essere risultato primo al primo turno, avendo ottenuto il 40,34% dei voti, si presenta al [[ballottaggio|secondo turno]] contro lo sfidante
=== Presidenza ===
Il 7 agosto 2022, Gustavo Petro ha prestato giuramento come Presidente della Repubblica di Colombia.
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