Demostene: differenze tra le versioni
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|Attività2 = oratore
|Nazionalità = ateniese
|PostNazionalità = , grande avversario di [[Filippo II di Macedonia]] e uno dei dieci grandi [[oratori attici]]. Notevole è il rilievo che nella vita politica e culturale ateniese del IV secolo a.
|Immagine = Demosthenes orator Louvre.jpg
|Didascalia = Busto di Demostene al [[Louvre]] ([[Parigi]])
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Infatti, secondo Edward Cohen, professore di Lettere classiche presso l'Università della Pennsylvania, Cleobule era la figlia di una donna scita e di un padre ateniese, Gilone, altri studiosi, invece, insistono sulla purezza genealogica di Demostene; è comunemente attestato che Cleobule, comunque, provenisse dalla Crimea<ref>{{Cita|Cohen|p. 76}}.</ref><ref>{{en}} "Demosthenes", Encyclopaedia The Helios, 1952.</ref>
In effetti, Gilone, nonno materno di Demostene, aveva sofferto l'esilio alla fine della guerra del Peloponneso con l'accusa di aver tradito la colonia di Ninfeo in Crimea<ref>{{Cita|Burke|p. 63}}.</ref> e che poi, secondo Eschine, avesse ricevuto in dono dai regnanti Bosforo un appezzamento chiamato "i giardini" nella colonia di Kepoi (attualmente in territorio russo, a 3 km da Phanagori).<br />
In ogni caso, bisogna riconoscere, che l'accuratezza del racconto di Eschine è contestata poiché gli eventi erano accaduti oltre 70 anni prima e difficilmente il pubblico sarebbe stato a conoscenza di eventuali plagi o infondatezze.
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Secondo lo [[Pseudo-Plutarco]], Demostene si sposò una volta sola con la figlia di Eliodoro, eminente cittadino ateniese<ref name="pseudo13">{{Cita|Pseudo-Plutarco|847 C}}.</ref>, da cui ebbe una figlia, ''la sola che non lo chiamasse mai padre''<ref name="Ctesiphon77">{{Cita|Eschine, ''Contro Ctesifonte''|77}}.</ref>, come scrisse in una nota tagliente Eschine. La figlia, ancor nubile, morì giovane pochi giorni prima della morte di [[Filippo II di Macedonia|Filippo II]]<ref name="Ctesiphon77" />.
Giudicato "''poco uomo''" e impudico, anche a causa della ricercatezza nel vestire e nella cura del corpo,<ref>{{Simbolo|Wikisource-logo.svg|15|Wikisource|link=no}} {{Cita testo |autore=[[Aulo Gellio]]
Infatti, descrisse come "scandalosa ed impropria" la relazione con Aristione, giovane da [[Platea (città)|Platea]] che era vissuto per lungo tempo in casa di Demostene<ref>{{Cita|Eschine, ''Contro Ctesifonte''|162}}.</ref> mentre in altri discorsi portò in primo piano il rapporto pederastico del suo avversario con un ragazzo di nome Cnosione riportando quanto fosse contemporaneo al matrimonio<ref>{{Cita|Eschine, ''Sull'Amabasceria''|149}}.
▲[[Platea]] che era vissuto per lungo tempo in casa di Demostene<ref>{{Cita|Eschine, ''Contro Ctesifonte''|162}}.</ref> mentre in altri discorsi portò in primo piano il rapporto pederastico del suo avversario con un ragazzo di nome Cnosione riportando quanto fosse contemporaneo al matrimonio<ref>{{Cita|Eschine, ''Sull'Amabasceria''|149}}.;</ref><ref>{{Cita|C.A. Cox|202}}.</ref><ref>{{Cita|Ateneo, ''Dipnosofisti''|XIII, 63 }}.</ref>.
Sempre Eschine aggiunge quanto il rivale fosse solito ingannare i giovani dei ceti elevati e cita come esempio Aristarco, figlio di Mosco, ucciso in circostanze sospette da un certo Nicodemo di Afidna proprio mentre Demostene esercitava l'incarico di tutore legale che aveva avuto alla morte di Mosco.
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[[File:DemosthPracticing.jpg|thumb|Opera di [[Jean-Jules-Antoine Lecomte du Nouÿ]] rappresentante Demostene mentre si esercita. Secondo la tradizione l'oratore era solito parlare e declamare versi tenendo in bocca dei sassolini in una stanza sotterranea<ref>{{Cita|Plutarco|11.1}}.</ref> e, per rafforzare la voce, parlava in riva al mare sovrastando il fragore delle onde.]]
Dopo aver raggiunto la maggiore età, nel 366 a.C., Demostene tentò per due anni di trovare un negoziato con i suoi tutori senza alcun esito poiché nessuna delle parti era disposta a fare alcuna concessione<ref name="HeliosMacD">{{en}} D. M. MacDowell, ''Demosthenes the Orator'', ch. 3 (''passim''), Encyclopaedia The Helios, 1952.</ref>.
Nello stesso tempo, persuaso che avrebbe potuto riottenere il patrimonio solo per via giudiziaria, cercò di migliorare le sue capacità oratorie, e pare che in questo periodo sia stato notato, data la sua viva curiosità, dall'oratore Callistrato di Afidne, che al tempo era al culmine della fama<ref name="Pl5">{{Cita|Plutarco|5.1-3}}.</ref>.
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