Impero partico: differenze tra le versioni

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Religione: trattini
Economia: trattini
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{{Vedi anche|Monetazione partica}}
 
In genere di argento,<ref>{{cita|Curtis 2007|pp. 9, 11–1211-12, 16}}.</ref> la [[dracma]], inclusa la [[tetradracma]], era la valuta standard usata in tutto l'Impero dei Parti.<ref>{{cita|Curtis 2007|pp. 7–257-25}}; {{cita|Sellwood 1983|pp. 279–298279-298}}.</ref> Gli Arsacidi mantennero [[zecca (moneta)|zecche regali]] nelle città di Ecatompilo, Seleucia, e Ecbatana.<ref name="brosius_2006_103"/> Molto probabilmente operava una zecca anche a Mithridatkert/Nisa.<ref name="curtis_2007_8"/> Dalla nascita dell'Impero fino al suo collasso, le dracma coniate durante il periodo partico raramente pesavano meno di 3,5&nbsp;g o più di 4,2&nbsp;g.<ref>{{cita|Sellwood 1983|p. 280}}.</ref> Le prime tetradracma partiche, pesando in principio intorno ai 16&nbsp;g con qualche variazione, appaiono dopo che Mitridate I conquistò la Mesopotamia, ed erano coniate esclusivamente a Seleucia.<ref>{{cita|Sellwood 1983|p. 282}}.</ref>
 
=== Commercio ===
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{{Citazione|Nel loro insieme gli [[Arabi]] sono ricchissimi: basti pensare a quali guadagni essi traggano dai commerci con i [[Impero romano|Romani]] e con i Parti, vendendo ciò che ricavano dal mare o dai boschi senza comprare nulla in cambio.|[[Plinio il Vecchio]], ''[[Naturalis Historia]]'', VI, 162.}}
 
In seguito all'[[Relazioni estere della Cina Imperiale|impresa diplomatica]] di [[Zhang Qian]] in Asia Centrale durante il regno dell'Imperatore [[Wudi]] degli Han (''r''.&nbsp;141–87&nbsp;a.C.), l'[[Dinastia Han|Impero Han]] di Cina inviò una delegazione alla corte di Mitridate II nel 121&nbsp;a.C. L'ambasceria Han [[Economia della Dinastia Han|aprì relazioni commerciali ufficiali]] con la Partia attraverso la [[Via della seta]] anche se non ottenne la desiderata alleanza militare contro la confederazione Xiongnu.<ref>{{cita|Brosius 2006|pp. 90–9190-91}}; {{cita|Watson 1983|pp. 540–542540-542}}; {{cita|Garthwaite 2005|pp. 77–7877-78}}.</ref> L'Impero dei Parti si arricchì ulteriormente tassando il percorso euroasiatico delle carovane lungo la via della seta, il bene più costoso [[commercio della civiltà romana|importato dai Romani]].<ref>{{cita|Garthwaite 2005|p. 78}}; {{cita|Brosius 2006|pp. 122–123122-123}}.</ref> Le perle erano un altro bene di alto valore importato dalla Cina, mentre i Cinesi acquistavano dai Parti spezie, profumi, e frutti.<ref>{{cita|Brosius 2006|pp. 123–125123-125}}.</ref> Gli animali esotici erano inoltre impiegati come presenti che gli Arsacidi inviavano alla corte Han; nell'87 d.C. [[Pacoro II]] inviò leoni e gazzelle persiane all'Imperatore [[Imperatore Zhang|Zhangdi]] degli Han (''r''.&nbsp;75–8875-88&nbsp;d.C.).<ref>{{cita|Wang 2007|pp. 100–101100-101}}.</ref> Oltre alla seta, i beni partici comprati dai mercanti romani comprendevano anche ferro dall'India, spezie, e cuoio fine.<ref>{{cita|Kurz 1983|p. 560}}.</ref> Le carovane che viaggiavano lungo l'Impero partico portavano vasellame lussuoso asiatico-occidentale e talvolta romano in Cina.<ref>{{cita|Ebrey 1999|p. 70}}; per evidenze archeologiche di vasellame romano in antichi luoghi di sepoltura cinesi, cfr. {{cita|An 2002|pp. 79–8479-84}}.</ref>
 
== Lingue e dialetti ==