Impero partico: differenze tra le versioni

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Economia: trattini
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{{Vedi anche|Lingua partica}}
 
I Parni molto probabilmente parlavano una lingua iranica orientale, descritta dalle fonti antiche come una via di mezzo tra il medo e lo scito, in aperto contrasto con la lingua iranica nordoccidentale parlata all'epoca in [[Partia (satrapia)|Partia]].<ref>{{cita|Bivar 1983|p. 24}}; {{cita|Brosius 2006|p. 84}}.</ref> Dopo aver conquistato la regione, i Parni adottarono il [[lingua partica|partico]] come lingua ufficiale di corte, parlandolo oltre al [[lingua pahlavi|Medio Persiano]], [[lingua aramaica|Aramaico]], [[lingua greca|Greco]], [[lingua accadica|Babilonese]], [[lingua sogdiana|Sogdiano]] e altre lingue dei territori multietnici che avrebbero conquistato nei secoli successivi.<ref>{{cita|Curtis 2007|pp. 7–87-8}}; {{cita|Brosius 2006|pp. 83–8483-84}}.</ref> La lingua partica era scritta con caratteri distinti derivanti dai [[alfabeto aramaico|caratteri adoperati dalla cancelleria imperiale aramaica]] degli Achemenidi, e che successivamente si trasformarono nel [[scrittura Pahlavi|sistema di scrittura Pahlavi]].<ref>{{cita|Boyce 1983|pp. 1151–11521151-1152}}.</ref>
 
== Cultura ==