Tricesimo: differenze tra le versioni
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Sebbene vi siano tracce di presenza umana già in epoca preistorica (come confermato da vari ritrovamenti di oggetti lavorati in selce e ceramica) si può presumere che il primo nucleo abitativo stabile risalga alla conquista romana del [[II secolo a.C.]] La prima testimonianza documentaria risale però all'[[Itinerarium Antonini]], databile al [[III secolo|III secolo d.C.]], dove compare la dicitura ''Ad Tricensimum'' indicata come la prima mansio a trenta miglia da Aquileia. Alcuni reperti archeologici di epoca romana trovati sul territorio del comune lasciano ancora aperta la questione su dove si trovasse la primitiva stazione di cambio cavalli. Una lapide rinvenuta vicino al colle di Adorgnano testimonia la costruzione delle mura della mansio (probabilmente nel [[I secolo d.C.]]), le tracce di una [[centuriazione]] e le innumerevoli tombe ritrovate in San Pelagio confermano il passaggio di un'importante strada antica e infine i nomi di località di origine [[prediale]] (Laipacco, Luseriacco, Fraelacco...) dimostrano una notevole radicazione dei coloni romani nel territorio. La presenza di nuclei di origine [[celti]]ca prima e durante la dominazione romana sono indicati dal toponimo Borgobello (in [[Lingua friulana|friulano]] Borgobel o Marcubel), colle che sovrasta il centro di Tricesimo e che poteva essere anticamente sede di un luogo di culto dedicato al dio [[Beleno]].
In [[longobardi|epoca longobarda]] il territorio di Tricesimo si trovava al centro di una vasta area fortificata i cui capisaldi erano [[Nimis]], [[Ragogna]], [[Artegna]] e [[Osoppo]]. A questo sistema difensivo appartenevano sicuramente gli abitati di Fraelacco e di
Ad epoca longobarda risalgono pure le tombe ritrovate in località Casanova (presso il ponte del Cormor) e nelle pertinenze di San Pelagio, con reperti databili ai secc. VI e VII.
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