Sesterzio: differenze tra le versioni

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Approfondimento sul possibile valore del sesterzio, previa spiegazione della difficoltà nel trovare un valore preciso e assoluto di una valuta che circolava in un'economia così lontana dalla nostra.
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Il denaro infatti era d'argento e non coevo
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Durante la [[Repubblica romana]] il sesterzio era una moneta d'argento, coniata sporadicamente. Con la [[riforma monetaria di Augusto]] il sesterzio divenne una moneta di grandi dimensioni e d'[[oricalco]] (lega simile all'ottone, color giallo oro). Il sesterzio rappresenta, meglio di ogni altra moneta romana, la grande capacità artistica e interpretativa degli incisori, livelli mai più raggiunti fino all'avvento del conio industriale.
 
I sesterzi furono anche un formidabile mezzo di propaganda e informazione, in virtù della qualità del conio, delle generose dimensioni e della grande diffusione. Gesù di Nazaret criticò la monetazione in oricalco.<ref>{{Cita web|url=https://www.laparola.net/testop.php?riferimento=Mt%2022,15-21&versioni%5B%5D=C.E.I.|titolo=Mt 22,15-21|sito=www.laparola.net|accesso=2023-04-16}}</ref>
 
Il sesterzio era anche usato come unità di conto. Somme particolarmente rilevanti erano registrate come ''sestertia milia'', migliaia di sesterzi.