Luigi Galassi: differenze tra le versioni
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Luigi Galassi, figlio di Leopoldo Galassi, già Gonfaloniere di [[Cascia]] nel 1835, di nobile famiglia originaria di [[Roccaporena]] di [[Cascia]] (in Provincia di Perugia) nacque a [[Roccaporena]] nel 1817. Era figlio di Maddalena Tamberlos, figlia di un diplomatico spagnolo presso la [[Santa Sede]] e nipote di Vincenzo Galassi[http://mv.vatican.va/2_IT/pages/MGE/MGE_Sala02.html], generale dello [[stato pontificio]].
Laureatosi in medicina presso l'ateneo romano "[[La Sapienza]]" nella prima metà dell'Ottocento nel quale fu in un primo tempo professore di "Medicina teorico-pratica" e successivamente di di "Patologia speciale medica". Fu in un primo momento segretario della facoltà di Medicina, Membro del Collegio Medico-Chilurgico, della Società Italiana di igiene, della Regia Accademia Medica di [[Roma]], di cui fu eletto nel 1879 presidente. Successivamente divenne [[rettore]] del "[[La Sapienza]]" dal 1886 al 1888. Ebbe tre figli (Filippo, Salvatore e Clotilde).Morì in [[Roma]] nel 1895.
A Roma è intitolata una via a Luigi Galassi.
[[Categoria:Biografie|Galassi, Luigi]]
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Durante il delicato periodo (a seguito anche dell'unità di Roma all'Italia del 1870) che il prof. Galassi fu Rettore della Sapienza si realizzarono numerosi cambiamenti che culminarono con la costruzione del Policlinico Umberto I che inizia proprio nel 1888 ed è completata nel 1903. Si tratta di un Policlinico-Ospedale d’Insegnamento la cui idea è particolarmente innovativa per quei tempi. Fino al 1887 le Cliniche della Facoltà di Medicina di Roma erano associate a più Ospedali quali quelli di S. Spirito, S. Giacomo, S. Rocco, S. Gallicano e della consolazione.
Fu autore di numerose pubblicazioni in ambito medico, tra le quali alcune riguardanti le acque albule, la febbre napoletana e altri tipi di febbri. Molte sue pubblicazioni sono conservate presso la Biblioteca Medica Statale del [[Policlinico Umberto I]] in [[Roma]].
Fece dono all'ateneo romano di un'importante biblioteca di oltre 1300 volumi, che costituisce uno dei fondi di base più importanti della biblioteca centrale dell'Università di Roma
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