Valentin Faltlhauser: differenze tra le versioni
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== Psichiatri riformati ==
Faltlhauser inizialmente esercitò il suo lavoro psichiatrico in un istituto di custodia tradizionale con opzioni terapeutiche molto limitate. La situazione è cambiata solo quando lo psichiatra Gustav Kolb, direttore del manicomio di Erlangen, è riuscito a mettere in atto le sue idee riformiste dopo la fine della guerra e, con il suo supervisore Faltlhauser, a introdurre una forma di psichiatria riconosciuta a livello internazionale: la pratica dell'"assistenza aperta" si basava sull'assistenza ambulatoriale e sulla creazione di una rete di supporto sociale per i malati di mente cronica.<ref Name="Antifa">[http://www.antifaschistische-nachrichten.de/fileadmin/users/antifana/pdf/2003/An12_03.pdf ''Euthanasie in Kaufbeuren''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160304080740/http://www.antifaschistische-nachrichten.de/fileadmin/users/antifana/pdf/2003/An12_03.pdf |date=4 marzo 2016 }} (PDF; 2,3 MB), in: Antifaschistische Nachrichten 12/2003</ref> Dal 1920, Faltlhauser oltre la sua attività di supervisore esercitò anche la funzione di medico curante, poi a tempo pieno dal maggio 1922<ref name=Ley2004>siehe Literatur Astrid Ley: ''Zwangssterilisation und Ärzteschaft''</ref><sup>S. 193</sup> Faltlhauser fu uno dei principali psichiatri riformatori e nel novembre 1929 divenne direttore del sanatorio di Kaufbeuren, dove iniziò anche a istituire una unità di "assistenza aperta".<ref name=Ley2004 /><sup>S. 211f.</sup> Nel 1927, insieme a Kolb e Hans Roemer, pubblicò ''The Open Welfare in Psychiatry and Its Border Areas''.<ref name=Ley2004 /><sup>S. 185</sup> Nel 1932, in un libro di testo sull'assistenza psichiatrica, preferì il trattamento dei malati cronici e rifiutò le pratiche di eutanasia. Faltlhauser, che era considerato un rappresentante della psichiatria aperta, perseguì fin dall'inizio anche la segregazione dei cosiddetti "psicopatici":<ref name=Ley2004 /><sup>S. 211f.</sup>
{{citazione|[...] Una delle questioni più difficili che l'open care deve risolvere nel trattamento degli psicopatici è la questione dei matrimoni psicopatici. Non è esagerato dire che l'80% degli psicopatici si risposa con uno psicopatico. Sarà un dovere di benessere prevenire per quanto possibile questi matrimoni attesi, quando se ne verrà a conoscenza. […] [Poiché anche] l'instancabile chiarimento [inutile qui] può forse anche avere successo nell'incoraggiare l'incapacità.<ref>Valentin Faltlhauser: ''Die offene Irrenfürsorge'', Berlin 1927, S. 275</ref>}}
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Un'infermiera dell'istituto Kaufbeuren ha testimoniato di aver dovuto uccidere dei bambini per ordine di Faltlhauser. Di norma, le compresse di luminal venivano somministrate sciolte nel tè, solo in alcuni casi mediante iniezioni. I pazienti morivano dopo due o tre giorni. Le iniezioni di morfina-scopolamina venivano somministrate ai bambini particolarmente irrequieti solo in casi isolati. La dose era stabilita dallo stesso Faltlhauser.<ref name=Klee1983 /><sup>S. 227f., 306f.</sup> [[Ernst Lossa]], che aveva quattordici anni, fu assassinato da due iniezioni di morfina-scopolamina per ordine di Faltlhauser il 9 agosto 1944, divenne il più famoso. Il suo destino aveva già suscitato grande interesse tra gli investigatori americani, non essendo portatore di handicap.
Il tribunale di Augsburg, insieme ad altri quattro membri del personale dell'amministrazione della Kaufbeurer, ha accusato Faltlhauser di aver commesso un reato di eutanasia. L'oggetto del procedimento includeva “la partecipazione al 'programma di eutanasia' trasportando i malati di mente nei centri di sterminio, così come la partecipazione all'uccisione di pazienti adulti e adolescenti utilizzando compresse di luminal, iniezioni di morfina-scopolamina e nutrizione inadeguata”. Nel mese di luglio 1949, Faltlhauser è stato condannato a tre anni di carcere per istigazione e favoreggiamento all'omicidio colposo.<ref>{{cita web |url=http://www1.jur.uva.nl/junsv/brd/files/brd162.htm |titolo=''Verfahren Lfd. Nr. 162'' - Justiz- und NS-Verbrechen |accesso=28 giugno 2021 |dataarchivio=25 settembre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120925225655/http://www1.jur.uva.nl/junsv/brd/files/brd162.htm |urlmorto=sì }}</ref> Dopo i ripetuti rinvii dell'esecuzione della pena detentiva per incapacità alla reclusione, la grazia fu concessa nel dicembre 1954 dall'allora ministro della Giustizia bavarese.<ref Name="Antifa" /> Dopo la guerra, Faltlhauser giustificò il suo comportamento con la coscienza del dovere, della compassione e del consenso sociale.<ref name="Vgl 2010">Vgl. Michael von Cranach: Die Haltung der Anstaltspsychiatrie. In: Maike Rotzoll, Gerhard Hohendorf u. a. (Hrsg.): ''Die nationalsozialistische „Euthanasie“-Aktion „T4“ und ihre Opfer. Geschichte und ethische Konsequenzen für die Gegenwart.'' Paderborn u. a. 2010, S. 85.</ref> Come funzionario pubblico, fu educato a obbedire alle disposizioni e alle leggi pertinenti.
{{citazione|In ogni caso, le mie azioni non sono avvenute con l'intenzione di un delitto, ma al contrario permeato dalla coscienza di agire misericordiosamente verso le disgraziate creature, con l'intenzione di liberarle da una sofferenza per la quale non c'è salvezza con la mezzo noto oggi per agire come un vero e coscienzioso medico.<ref>Faltlhauser zu seiner Verteidigung 1948, zitiert bei: Doris Nauer: ''Kirchliche Seelsorgerinnen und Seelsorger im Psychiatrischen Krankenhaus?. Kritische Reflexionen zu Theorie, Praxis und Methodik von KrankenhausseelsorgerInnen aus pastoraltheologischer Perspektive'', Lit.-Verlag, Münster 1999, S. 45</ref>}}
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* Ernst Klee: ''„Euthanasie“ im NS-Staat. Die „Vernichtung lebensunwerten Lebens“''; Frankfurt am Main, 1983
* Astrid Ley: ''Zwangssterilisation und Ärzteschaft. Hintergründe und Ziele ärztlichen Handelns 1934–1945.'' Campus, Frankfurt am Main 2004.
* Robert J. Lifton: [http://www.holocaust-history.org/lifton/contents.shtml ''The Nazi Doctors - Medical Killing and the Psychology of Genocide''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130504230011/http://www.holocaust-history.org/lifton/contents.shtml |date=4 maggio 2013 }}, 1986, ISBN 0333432622 Online-Ausgabe in Englisch
* Ernst T. Mader: ''Das erzwungene Sterben von Patienten der Heil- und Pflegeanstalt Kaufbeuren-Irsee zwischen 1940 und 1945 nach Dokumenten und Berichten von Augenzeugen'', in Heimatkunde, Verlag an der Säge, ISBN 3-923710-02-X.
* Ulrich Pötzl: ''Reformpsychiatrie, Erbbiologie und Lebensvernichtung. Valentin Faltlhauser, Direktor der Heil- und Pflegeanstalt Kaufbeuren-Irsee in der Zeit des Nationalsozialismus'', in: ''Abhandlungen zur Geschichte der Medizin und Naturwissenschaften'', 75, Matthiesen Verlag, Husum 1995, ISBN 978-3-7868-4075-6
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** Ulrich Pötzl: ''Dr. Valentin Faltlhauser – Reformpsychiatrie, Erbbiologie und Lebensvernichtung'' S. 385–403.
** Martin Schmidt, Robert Kuhlmann, Michael von Cranach: ''Heil- und Pflegeanstalt Kaufbeuren'', S. 265–324
* ''LG Augsburg, 30. Juli 1949''. In: [[Justiz und NS-Verbrechen]]. Sammlung deutscher Strafurteile wegen nationalsozialistischer Tötungsverbrechen 1945–1966, Bd. V, bearbeitet von Adelheid L. Rüter-Ehlermann, [[C. F. Rüter]]. Amsterdam: University Press, 1970, Nr. 162, S. 175–188 [http://www1.jur.uva.nl/junsv/brd/files/brd162.htm Euthanasie-Aktion Ärzte HuPA Irsee] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120925225655/http://www1.jur.uva.nl/junsv/brd/files/brd162.htm |date=25 settembre 2012 }}
== Collegamenti esterni ==
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