Linea Curzon: differenze tra le versioni

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L'8 dicembre [[1919]] il Consiglio pubblicò una mappa e la descrizione della linea di confine e gli Alleati fecero la seguente dichiarazione: «Le Principali Potenze Alleate ed Associate, riconoscendo l'importanza a che sia posta subito fine all'incertezza politica e delle condizioni di esistenza della nazione polacca, e senza pregiudicare le decisioni che dovranno nel futuro definire i confini della Polonia, dichiarano di riconoscere il diritto del governo polacco a procedere, secondo le condizioni del Trattato con la Polonia del 28 giugno 1919, a organizzare un'amministrazione regolare dei territori dell'ex Impero russo situati ad ovest della linea sotto descritta. I diritti che la Polonia potrà stabilire nei territori ad est della linea sono espressamente riservati». L'annuncio non ebbe alcuna conseguenza, anche se gli [[Alleati della prima guerra mondiale|Alleati]] raccomandarono di prenderlo in considerazione in una proposta inviata alla [[Polonia]] nell'agosto del [[1919]] che, però, fu ignorata.<ref name="Manfred Franz Boemeke">{{en}} Manfred Franz Boemeke, Manfred F. Boemeke, Gerald D. Feldman, Elisabeth Gläser, ''The Treaty of Versailles: a reassessment after 75 years'', Cambridge University Press, 1988, pp. 331–333</ref>
 
La linea era determinata con precisione in base a consecutivi punti topografici: «...partendo dalla precedente frontiera austriaca lungo il corso del Bug fino al punto in cui i confini amministrativi delle contee di [[Brėst]] e [[Bielsk Podlaski]] si intersecano, quindi verso nord, approssimativamente fino a 9 km a nord-est di [[Mielnik]], poi ad est, attraversando la linea ferroviaria Brest Litovsk-[[Bielsk]] vicino [[Kleszczele]], quindi due km ad est di Skupowo, 4 km a nord di Jałówka e lungo il corso del fiume Ščara, separandosene a ovest di [[Baranowo]], nella località di Kiełbasin, prima di [[GrodnoHrodna]], poi lungo il fiume Lasosna, affluente del [[Niemen]], fino a Studzianka, Berżniki e Zegary.»<ref name="Eberhardt-11" />
 
Nel [[1920]] l'esercito polacco avanzò verso est, occupando [[Kiev]] in maggio. La successiva controffensiva sovietica ricacciò i polacchi dai territori occupati avanzando all'interno della stessa Polonia fino a minacciare direttamente [[Varsavia]]. In luglio i polacchi, temendo la sconfitta, chiesero aiuto agli Alleati. Il 10 luglio 1920, durante la [[Conferenza di Spa]], i britannici proposero il ritiro dell'esercito polacco sulla linea definita dai corsi dei fiumi [[Bug Occidentale|Bug]] e [[Niemen]], mentre la linea di demarcazione in [[Galizia (Europa centrale)|Galizia]] sarebbe stata definita dalla linea del fronte del momento, che allora correva a est del fiume [[Zbruč]], lasciando Leopoli e i campi petroliferi della Galizia ancora in mano ai polacchi.<ref name="Eberhardt 13" /><ref name="Manfred Franz Boemeke" /> La proposta fu definita nei particolari da [[George Curzon, I marchese Curzon di Kedleston|Lord Curzon di Kedleston]], la cui intenzione era quella di fornire una linea di demarcazione che soddisfacesse entrambi i contendenti ponendo fine alla guerra. Fu deciso di inviare immediatamente la proposta al Commissario sovietico per gli affari esteri [[Georgij Vasil'evič Čičerin]] e un telegramma fu spedito nella notte fra il 10 e l'11 luglio dal ministero degli esteri britannico. Il telegramma fu firmato da Lord Curzon e indirizzato al Commissario per gli affari esteri, per essere personalmente consegnato nelle mani di Georgij Čičerin.<ref name="Eberhardt 13" /><ref name="Manfred Franz Boemeke" /> Però, secondo talune fonti, questo compito fu eseguito da [[Lewis Bernstein Namier|Ludwik Niemirovskij]], stretto collaboratore di [[David Lloyd George|Lloyd George]] e Lord Curzon, che cambiò il contenuto del telegramma in modo da definire una linea (linea "A") di frontiera anche in Galizia e che portava Leopoli dalla parte sovietica. Tuttavia, considerando la vicinanza di Niemirovskij con Lloyd George e Lord Curzon e il fatto che i britannici non si opposero in alcun modo al cambiamento, si può ritenere che la frontiera definita da Niemirovskij per la Galizia fosse in linea con le vedute politiche del governo britannico sulla questione.<ref name="Eberhardt 13">{{Cita|Piotr Eberhardt|p. 13}}.</ref>