Colonialismo statunitense: differenze tra le versioni

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{{Vedi anche|Dottrina Monroe}}
[[File:James Monroe White House portrait 1819.jpg|miniatura|[[James Monroe]], presidente degli Stati Uniti per due mandati consecutivi, dal 1817 al 1825]]
Il 2 dicembre 1823 [[James Monroe]], 5°º presidente degli Stati Uniti, sottopose al Congresso l'omonima [[Dottrina Monroe|Dottrina]], dichiarando che da quel momento il continente americano doveva essere libero da ulteriori colonizzazioni ed interferenze di qualsiasi genere da parte delle nazioni europee, e che ogni nuovo intervento in qualsiasi nazione americana sarebbe stato interpretato come atto ostile nei confronti degli Stati Uniti. In cambio il governo statunitense avrebbe garantito di rimanere assolutamente neutrale circa le questioni europee. L'espediente propagandistico usato per sostenere la dottrina fu "''L'America agli americani"'', dove per americani si intende statunitensi, sostanzialmente sulla base dell'idea di supremazia nei confronti degli altri popoli americani. Di fatto, la dottrina Monroe poneva gli Stati Uniti custodi di tutto il continente americano creando le premesse per affermare l'egemonia statunitense sull'intero continente.<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it//enciclopedia/james-monroe_(Dizionario-di-Storia)|titolo=Monroe, James in "Dizionario di Storia"|lingua=it-IT|accesso=2020-08-09}}</ref>
 
Col passare degli anni e l'espandersi degli USA alla dottrina venne data un’interpretazione sempre più estensiva, grazie al cosiddetto [[corollario Roosevelt]] (1904), la dottrina Monroe si trasformò da formale diffida rivolta alle potenze europee in effettiva teorizzazione dell’intervento statunitense nell’intero emisfero occidentale. Il corollario stabiliva che, in caso di violazione degli obblighi internazionali da parte di un qualsiasi Stato di [[America del Nord|Nord]], [[America centrale|Centro]] o [[America meridionale|Sud America]] (specie in materia di debiti con l’estero), sarebbe spettato agli Stati Uniti esercitare un potere di polizia internazionale.