Max Stirner: differenze tra le versioni
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=== Anarco-capitalismo ===
C'è anche chi ha avvicinato Stirner alle ispirazioni di certi [[Anarco-capitalismo|anarco-capitalisti]] e [[Libertarianismo|libertariani]] sulla scia di pensatori statunitensi quali [[Benjamin Tucker]] e [[Lysander Spooner]] come [[Ayn Rand]], [[Murray Rothbard]], [[Walter Block]] e [[Robert Nozick]],<ref>{{cita web|titolo=Egoism in Rand and Stirner|autore=David S. D'Amato|data=11 marzo 2014|sito=libertarianim.com|url=http://www.libertarianism.org/columns/egoism-rand-stirner|accesso=7 settembre 2016}}</ref> ma spesso questa derivazione, seppur le idee di Stirner siano state anche interpretate come individualiste in questo preciso senso, è negata sia dagli anarchici (ribadendo l'avversione di Stirner al [[capitalismo]] borghese) sia dai [[Liberalismo|liberali]], evidenziando la mancanza di rispetto tributata da Stirner ai [[diritti naturali]], specie alla [[proprietà privata]] altrui che non è proprietà dell'Unico, all'etica del lavoro e ai valori di qualsiasi tipo (apprezzati ad esempio in ambito di [[paleolibertarianismo]]), nonché la sua indifferenza beffarda verso il [[principio di non aggressione]], a cui non riconosce cogenza morale per l'Unico, scrivendo:<ref>Ulrike Heider, ''Anarchism: Left, Right and Green'', City Lights Books, 1994, pp. 95–96.</ref><ref name=piombini>Guglielmo Piombini, [http://digilander.libero.it/cssc/libertarissima/00/stirner.htm ''Stirner, nemico dell'individuo''].</ref>
{{citazione|Si dice che la punizione è il diritto del delinquente. Ma anche l'impunità è suo diritto. Se l’impresa non gli riesce, è giusto che gli vada così e, se gli riesce, è giusto lo stesso. Ognuno ha quel che si merita. Se uno si getta a capofitto nei pericoli e ne resta vittima, noi diremo di certo che è giusto che sia finito così, che se l’è voluto. Ma se supera i pericoli, cioè se la sua potenza è vittoriosa, allora ha ragione, è nel suo diritto. Se un bambino gioca con un coltello e si taglia, è giusto che gli vada così; ma se non si taglia, è giusto lo stesso. Se ciò che il delinquente rischia gli capita davvero e lo fa star male, è giusto che gli vada così: perché ha rischiato, se conosceva le possibili conseguenze?! Ma la punizione che noi gli infliggiamo è solo un nostro diritto, non il suo. Il nostro diritto reagisce contro il suo ed egli ne "riceve un torto", perché – noi abbiamo il sopravvento.<ref>Max Stirner, ''L'Unico e la sua proprietà'', p. 145.</ref>|Max Stirner, ''L'Unico e la sua proprietà''}}
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