Sandra Milo: differenze tra le versioni
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La partecipazione come conduttrice di un ciclo di cinque puntate di ''[[Studio Uno (programma televisivo)|Studio Uno]]'' nel 1966 e l'intervista concessa a [[Luigi Silori]] per ''[[Uomini e libri|Uomini e Libri]]'' nel 1962 esauriscono le esperienze [[Rai]] della sua giovinezza artistica.
{{cn|Passarono più di vent'anni prima che, aiutata dalla vicinanza con [[Bettino Craxi]], tornasse alla conduzione televisiva su [[Rai 2]],}} rete televisiva all'epoca controllata dal [[Partito Socialista Italiano|PSI]] secondo gli schemi della [[lottizzazione (politica)|lottizzazione]] della [[Rai]] durante la [[Prima Repubblica (Italia)|Prima Repubblica]]. Nel 1982-1983 ha collaborato e condotto una rubrica di costume all'interno del programma d'approfondimento ''[[Mixer (programma televisivo)|Mixer]]'' di [[Giovanni Minoli]].
Dal 1985 al 1989 ha condotto ''[[Piccoli fans]]'', trasmissione pomeridiana per bambini (antesignana di programmi come ''[[Ti lascio una canzone]]'' e ''[[Io canto (programma televisivo)|Io canto]]''), che ha lasciato un segno nella storia della TV italiana: la conduzione esageratamente ingenua e bambinesca di Milo (anche per la sua voce in falsetto) e una serie di situazioni grottesche la resero nuovamente famosa al pubblico italiano, tanto da riuscire a eclissare la stagione di successi cinematografici degli [[anni 1960|anni sessanta]].
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[[File:Milo1.jpg|thumb|upright=1.3|Sandra Milo a Venezia nel 1988]]
Nel 1995 ha dichiarato a una televisione privata iraniana di avere una collezione di [[mutande|mutandine]] di circa {{formatnum:60000}} esemplari. Tale dichiarazione suscitò la reazione del Governo di [[Teheran]], che le negò il visto turistico per il transito nel paese.
=== L'attivismo socialista e il legame con Craxi ===
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