Bideri: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
No2 (discussione | contributi) |
revisione forme agiografiche Etichetta: Link a pagina di disambiguazione |
||
Riga 1:
{{F|aziende musicali|arg2=case editrici|maggio 2019}}
{{Azienda
|nome =
|logo =
|forma societaria = Società a responsabilità limitata
Riga 40:
}}
La '''Ferdinando Bideri''' è una [[Edizioni musicali|casa editrice musicale]] [[
== Storia
La casa editrice venne fondata nel [[1876]] dal barone [[Ferdinando Bideri]] ([[Napoli]], 28 novembre [[1850]] - [[Napoli]], 14 luglio [[1930]]), figlio del [[barone]] [[Pietro Attanasio Bideri Lopez Sanseverino]] (che aveva mutato il cognome da Bidera in Bideri) e di [[Maria Teresa Esposito Liotti]] fu Giuseppe: il nonno [[Giovanni Emanuele Bidera]]<ref>[[Luciano Villevieille Bideri]], ''"La vite e le opere di Giovanni Emmanuele Bidera"'', in [[Bruno De Marco Spata]], ''"[http://www.dimarcomezzojuso.it/download.php?file=pubs/1100/libro.pdf&as=-IfigliillustridiPalazzoAdriano.pdf I figli illustri di Palazzo Adriano]"'', Edizioni Bideri S.p.A., [[Napoli]], [[1986]], Pagg. 105-141</ref> aveva già avuto esperienze come editore musicale già all'inizio del secolo, stampando tra l'altro un libro e libretti d'opera.
La sede si stabilì nelle scuderie interne del palazzo materno, Palazzo Liotti, in via Università Vecchia nº 9 (poi via Giovanni Paladino nº 9) a [[Napoli]]. Nel [[1883]] fu spostata in via San Pietro a Majella.
La sede viene stabilita nelle scuderie interne del palazzo materno, Palazzo Liotti, in via Università Vecchia nº 9 (oggi via Giovanni Paladino nº 9) a [[Napoli]], ma nel [[1883]] viene spostata in via San Pietro a Majella; oltre alla pubblicazione di volumi di storia dello spettacolo (ad esempio la ''Storia del Teatro San Carlo'' di [[Salvatore Di Giacomo]]), presto la Bideri si dedica alla pubblicazione di canzoni, mettendo sotto contratto tutti i maggiori protagonisti della rinascita della canzone napoletana a cavallo tra i due secoli: tra i parolieri ricordiamo [[Libero Bovio]], [[E. A. Mario]], [[Ernesto Murolo]], [[Salvatore Di Giacomo]], [[Ferdinando Russo]], [[Rocco Galdieri]], [[Pasquale Cinquegrana]], [[Edoardo Nicolardi]] e [[Giuseppe Tètamo]] che fu anche direttore dal 1913 al 1917, mentre tra i compositori [[Mario Costa]], [[Eduardo Di Capua]], [[Vincenzo Valente]], [[Salvatore Gambardella]], [[Michele Salvatore Ciociano]], [[Ernesto De Curtis]], [[Vincenzo De Crescenzo]], [[Francesco Buongiovanni]] ed il già ricordato E. A. Mario (musicista oltre che paroliere).▼
▲
Molte delle canzoni di questo periodo fanno il giro del mondo: la più celebre è senza alcun dubbio [['O sole mio]], che verrà cantata anche da [[Elvis Presley]] e da [[Bill Haley]], ma sono anche molto note ''I' te vurria vasà'', ''O marenariello'', ''Voce 'e notte'', ''Io 'na chitarra e 'a luna''.▼
▲Molte delle canzoni di questo periodo
Dal [[1964]] a Valentina succede
Negli anni ottanta la Bideri passa a [[Luciano Bideri]] e poi
==
<div style="font-size:90%; border:0px; padding:0px; text-align:center">
{| class="wikitable" style="width:100%;margin:auto;clear:both;"
|