Arjun Appadurai: differenze tra le versioni
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Le logiche sociali e le dinamiche culturali della mondializzazione si dispiegano attraverso diverse articolazioni spazio-temporali con differenti modalità di interazione e mediazione, per ridisegnare gruppi, singoli e i loro reciproci rapporti. Si è sentita quindi l'esigenza di reinventare un vocabolario antropologico partendo dal superamento dell'approccio caratterizzato da criteri della discontinuità e stabilità culturali. È emerso il progetto di una antropologia multi-situata che, abbandonando l'identificazione con il terreno come spazio delimitato e stabile, si dedicasse allo studio delle connessioni e delle ramificazioni. Questa antropologia multi-situata – come vera e propria strategia metodologica adeguata alla studio della [[globalizzazione]] – contribuisce a restituire un quadro di esperienze inedite di relazione, evidenziano interdipendenze e gerarchie in cui entrano in gioco una molteplicità di aspetti, oggi fondati sull'ineguale distribuzione di capitali culturali.
Questa caratterizzazione immateriale del [[modo di produzione]] prevalente del [[capitalismo]] avanzato – definito come cognitivo-finanziario – si nutre della disponibilità di un flusso comunicativo e mediatico rispetto a cui si manifestano diverse modalità di appropriazione indubbiamente creative. La pervasività dei [[Mezzo di comunicazione di massa|media]] (insieme alle migrazioni di massa - individuali e collettive - o alla produzione globale dei linguaggi e delle tecnologie) costituiscono tutti fattori che determinano esperienze inedite dell'[[Identità (scienze sociali)|identità]] e della [[cultura]], in primo luogo nella produzione di nuovi ambiti dell'immaginazione.
Arjun Appadurai, nel 1996, ha tentato di definire questi aspetti analizzando il “relativo disancoramento della produzione di valori, simboli e identità dal legame con i territori e con i confini delle diverse realtà nazionali”, individuando come aspetto saliente dei flussi culturali nell'economia del sistema-mondo globale – di derivazione marxista ma di orizzonte ben più ampio – la configurazione di almeno cinque nuovi scenari (letteralmente, landscapes, ovvero panorami):
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* ''Modernità in polvere, ''[http://www.raffaellocortina.it/modernit%C3%A0-in-polvere Raffaello Cortina Editore], 2012, ISBN 978-88-6030-448-3 (cerca su [http://books.google.it/ Google Books]); prima ed. italiana fuori commercio, [[Meltemi Editore]], 2001, ISBN 978-88-8353-060-9 (cerca su [http://books.google.it/books?vid=ISBN9788883530609 Google Books])
* ''Sicuri da morire'', [[Meltemi Editore]], 2005, ISBN 88-8353-233-3 (cerca su {{collegamento interrotto|1=[http://books.google.it/books?vid=ISBN8883531333 Google Books] |data=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }})
* ''Il Futuro come fatto culturale ''(ed. italiana a cura di [[Ugo Fabietti]])'', ''[http://www.raffaellocortina.it/il-futuro-come-fatto-culturale Raffaello Cortina Editore], 2014, ISBN 978-88-6030-643-2 (cerca su [http://books.google.it/books?id=_RwfngEACAAJ&dq=appadurai+il+futuro+come+fatto+culturale&hl=it&sa=X&ei=Ck9SVOfhMMv9ygOI1YLwCg&ved=0CDMQ6AEwAA Google Books])
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