Ghost in the Shell: differenze tra le versioni

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|lingua originale = giapponese
|paese = Giappone
|titolo opera derivata = Ghost in the Shell 1.5: Human-Error ProcessorProcesser
|autore = [[Masamune Shirow]]
|editore = [[Kōdansha]]
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|posizione template = coda
}}
{{nihongo|'''''Ghost in the Shell'''''|攻殻機動隊 GHOST IN THE SHELL|Kōkaku kidōtai Ghost in the Shell|{{lett|Squadra mobile con corazza offensiva}}<ref name="lett">Masamune Shirow, ''Ghost in the Shell'', Star Comics, 2004, p. 46.</ref>}} è un [[manga]] scritto e disegnato da [[Masamune Shirow]], serializzato per la prima volta in [[Giappone]] sulla rivista ''[[Young Magazine]]'' dal 1989 al 1991. Successivamente è stato pubblicato in volume unico il 2 ottobre 1991 da [[Kōdansha]]. Shirow ha continuato la serie con due sequel, pubblicati dal 1991 al 1997 su ''Young Magazine'' e poi raccolti in due volumi, ''Ghost in the Shell 2: ManMachine Interface'' nel 2001 e ''Ghost in the Shell 1.5: Human-Error ProcessorProcesser'' nel 2003.
 
Ambientato in un Giappone futuristico del XXI secolo, in cui le nanotecnologie, l'ingegneria genetica e l'informatica si sono diffuse in tutti gli ambiti della vita umana, ''Ghost in the Shell'' è un [[thriller]] [[poliziesco]] [[cyberpunk]] che segue le vicende del maggiore [[Motoko Kusanagi]] e della Sezione 9, una squadra governativa speciale dedita a combattere il terrorismo e le attività criminali.
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Nel 2029, grazie al supporto delle istituzioni, Daisuke Aramaki e Motoko Kusanagi ricevono i fondi necessari per creare una propria squadra di soccorso internazionale, in realtà un'organizzazione antiterroristica d'élite posta sotto il controllo del ministro dell'interno ma con molta libertà di manovra e chiamata ufficialmente Sezione di Sicurezza Pubblica numero 9. Nell'arco di varie missioni portate a termine con successo, la Sezione 9 inizia a indagare su un pericoloso [[Crimine informatico|cybercriminale]] che si fa chiamare il Marionettista, la cui attività principale è il ghost hacking, cioè la presa di controllo della mente umana. Gli agenti della Sezione 9 scoprono infine che il Marionettista è un'intelligenza artificiale particolarmente avanzata, nata all'interno di un progetto governativo segreto e poi sfuggita al suo controllo, che ha preso coscienza della propria esistenza e richiede di poter essere accettata come forma di vita a tutti gli effetti. Il Marionettista, che vuole ottenere un ghost umano per passare a uno stadio superiore dell'[[evoluzione]] e creare una propria discendenza, convince Kusanagi, che all'inizio è scettica, a fondersi con la sua coscienza. Dopo questo evento, Kusanagi, che deve affrontare un processo pubblico per delle irregolarità commesse in servizio, abbandona la Sezione 9 per mettersi in proprio.
 
''Ghost in the Shell 1.5: Human-Error ProcessorProcesser'' mostra quattro casi della Sezione 9 dopo la dipartita di Kusanagi. A guidare le indagini vi sono ora Bato e Togusa, sempre agli ordini di Daisuke Aramaki. I casi ruotano attorno a complotti politici, omicidi e pratiche criminali come il controllo dei morti tramite ghost hacking o lo spargimento di virus informatici.
 
''Ghost in the Shell 2: ManMachine Interface'' è ambientato cinque anni dopo gli eventi di ''Ghost in the Shell''. Motoko Kusanagi, ora fusa con il Marionettista a formare una delle forme di vita più avanzate del pianeta, che si fa chiamare Motoko Aramaki e che ha un nuovo corpo, guida il potente gruppo industriale Poseidon Industrial, controllando dall'ombra e attraverso la rete la politica e l'economia mondiale<ref name="ann">{{cita web|autore=Mike Crandol|url=https://www.animenewsnetwork.com/review/ghost-in-the-shell-2/manga|titolo=Ghost in the Shell 2 Man-Machine Interface (manga)|data=18 giugno 2003|accesso=2 giugno 2020|lingua=en}}</ref>. Quando in un centro medico della Poseidon alcuni maiali impiegati come riserva di organi per esseri umani vengono uccisi, Aramaki inizia a indagare sui responsabili, ricorrendo a una schiera di corpi di riserva situati in tutto il mondo e alla sua abilità di introdursi tramite la rete in diversi sistemi informatici e cyber-brain<ref name="spaziobianco2">{{cita web|autore=Simone Rastelli|url=https://www.lospaziobianco.it/ghost-the-shell-2-manmachine-interface/|titolo=Focus: Masamune Shirow 7 - Ghost in the Shell 2|data=24 giugno 2005|accesso=2 giugno 2020}}</ref>. L'indagine conduce Aramaki a infiltrarsi nel Decatoncale, uno dei computer più avanzati della Terra, dove scopre che il responsabile della manomissione ai maiali è lo Stabat Mater, un'entità del cyberspazio che dispone di diverse identità simili a Motoko Kusanagi e identifica Motoko Aramaki come 11º isotopo, ovvero la sua undicesima figlia. Dopo una breve lotta tra le due, apprese le motivazioni dello Stabat Mater, Aramaki si accorda con uno dei suoi alter ego, Tamaki Tamai, per dare origine a una nuova forma di vita che potrebbe portare all'evoluzione umana<ref name="comicsviews2">{{cita web|autore=Paolo Moro|url=https://www.comicsviews.it/2017/04/focus-masamune-shirow-7-ghost-in-shell-2.html|titolo=Focus: Masamune Shirow 7 - Ghost in the Shell 2|data=21 aprile 2017|accesso=2 giugno 2020}}</ref>.
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;{{nihongo|Azuma|アズマ}}
: è una nuova recluta della Sezione 9 che compare in ''Human-Error ProcessorProcesser''. Svolge incarichi sul campo ed è dotato di una mira eccellente. Viene spesso impiegato da Shirow come espediente comico, per via della sua leggerezza e avventatezza.
 
== Storia editoriale ==
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Dopo l'uscita dell'albo di ''Ghost in the Shell'', Shirow continuò a realizzare capitoli ambientati nell'universo narrativo della serie, apparsi saltuariamente su ''Young Magazine'' tra settembre 1991 e agosto 1997. I capitoli furono raccolti in formato ''tankōbon'' in un volume intitolato ''Ghost in the Shell 2: ManMachine Interface'' e pubblicato il 18 dicembre 2000 insieme a ''Ghost in the Shell'' nella collezione {{Nihongo|''Kōkaku kidōtai Solid Box''|攻殻SOLID BOX}}; essa conteneva anche un opuscolo, un poster e un'''[[action figure]]'' di un fuchikoma<ref>{{cita web|url=https://bookclub.kodansha.co.jp/product?item=0000008268|titolo=攻殻SOLID BOX|editore=[[Kōdansha]]|accesso=2 giugno 2020|lingua=ja}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.shirowledge.com/gits.html#SB|titolo=攻殻 SOLID BOX|accesso=2 giugno 2020|lingua=ja}}</ref>. Kōdansha pubblicò poi l'edizione standard l'anno seguente, il 26 giugno 2001. Rispetto alla versione serializzata su rivista, per la versione ''Solid Box'' Shirow aggiunse oltre 140 pagine di storia inedita ed effettuò ulteriori modifiche anche per la versione standard, aggiungendo altro materiale, nuove tavole a colori e modificando sostanzialmente le pagine già esistenti, per un totale di quasi 200 tavole inedite<ref name="icv2"/><ref name="comicsviews2"/>.
 
Il materiale pubblicato dal 1991 al 1997 non incluso in ''ManMachine Interface'', ovvero quattro capitoli per circa 200 pagine, venne poi raccolto nell'albo ''Ghost in the Shell 1.5: Human-Error ProcessorProcesser'', pubblicato il 17 luglio 2003. Esso presentava in allegato un [[CD-ROM]] contenente il manga in formato digitale, con l'aggiunta di animazioni e contenuti multimediali fruibili su computer<ref name="icv2"/><ref name="comicsviews2"/>.
 
=== Edizioni estere ===
Il manga venne licenziato in italiano da [[Star Comics]], con traduzione dei testi di Rie Zushi e adattamento a cura di [[Andrea Baricordi]]. La prima edizione fu pubblicata in otto parti da luglio 1992 a febbraio 1993 all'interno della rivista ''[[Kappa Magazine]]'', dal numero 1 al numero 8, con il titolo ''Squadra speciale Ghost''. La prima edizione monografica risale al 22 giugno 2004 nella collana ''Storie di Kappa'' n. 117. Questa versione mantenne il titolo ''Ghost in the Shell'', il senso di lettura giapponese da destra verso sinistra, le numerose pagine a colori e la suddivisione in capitoli dell'edizione originale, e presentava una traduzione parzialmente rivista e corretta<ref name="ita">{{cita web|url=https://www.starcomics.com/fumetto.aspx?Fumetto=276773|titolo=Ghost in the Shell 1|editore=[[Star Comics]]|accesso=30 aprile 2020|dataarchivio=16 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200616085805/https://www.starcomics.com/fumetto.aspx?Fumetto=276773|urlmorto=sì}}</ref>. In occasione dell'uscita del film live action di ''Ghost in the Shell'', a ottobre 2017 Star Comics fece uscire una nuova edizione del fumetto con una traduzione riveduta da Alice Settembrini e un nuovo adattamento a cura di Gabriele Zobele<ref name="mangaforever"/>. Star Comics pubblicò anche i due volumi sequel: ''Ghost in the Shell 2: ManMachine Interface'' il 3 novembre 2004 nella collana ''Storie di Kappa'' n. 122, e ''Ghost in the Shell 1.5: Human-Error ProcessorProcesser'' il 15 dicembre 2005 in ''Storie di Kappa'' n. 132. Per via dei temi e dei contenuti della serie, i tre volumi vennero targati per un pubblico adulto, come del resto era avvenuto anche in Giappone per una platea ''[[seinen]]''<ref name="spaziobianco"/>.
 
L'adattamento inglese venne curato da Studio Proteus e pubblicato da [[Dark Horse Comics]] dal 1995 al 2007<ref>{{cita web|url=https://www.darkhorse.com/Books/44-818/Ghost-in-the-Shell-TPB|titolo=Ghost in the Shell TPB|editore=[[Dark Horse Comics]]|accesso=10 giugno 2020|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.darkhorse.com/Books/14-264/Ghost-in-the-Shell-1-5-Human-Error-Processor-TPB|titolo=Ghost in the Shell 1.5: Human-Error Processor TPB|editore=[[Dark Horse Comics]]|accesso=10 giugno 2020|lingua=en}}</ref>. La serie fu pubblicata in francese da [[Glénat (casa editrice)|Glénat]] dal 1996, in tedesco da Reiner Feest Verlag, oggi etichetta di [[Egmont Manga & Anime]], nel 1996, in spagnolo da [[Planeta DeAgostini]] in Spagna, da Ovni Press in Argentina e da [[Panini Comics]] in Messico, e in portoghese da JBC<ref>{{cita web|url=https://www.animenewsnetwork.com/encyclopedia/manga.php?id=1590|titolo=Ghost in the Shell (manga)|editore=[[Anime News Network]]|accesso=10 giugno 2020|lingua=en}}</ref>.
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}}
{{Volume Manga
|titolo italiano = Ghost in the Shell 1.5: Human-Error ProcessorProcesser
|titolo kanji = 攻殻機動隊1.5 HUMAN-ERROR PROCESSORPROCESSER
|titolo romaji = Kōkaku kidōtai 1.5 Human-Error ProcessorProcesser
|data giappone = 17 luglio 2003<ref>{{cita web|url=https://kc.kodansha.co.jp/product?item=0000009403|titolo=攻殻機動隊1.5|editore=[[Kōdansha]]|accesso=30 aprile 2020|lingua=ja}}</ref>
|isbn giappone = 4-06-350406-9
|data italia = 15 dicembre 2005<ref>{{cita web|url=https://www.starcomics.com/fumetto.aspx?Fumetto=276211|titolo=Ghost in the Shell 1.5 - Human-Error ProcessorProcesser|editore=[[Star Comics]]|accesso=30 aprile 2020}}</ref>
|isbn italia = 88-6420-007-X
|capitoli =
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== Stile ==
Il segno di ''Ghost in the Shell'' si distanzia per certi versi dai canoni dello stile [[manga]], presentandosi più carico di testo e di dialoghi e con tratti non tipicamente orientali, che anzi lo avvicinano graficamente al fumetto occidentale<ref name="fumettologica2"/>. Per bilanciare i temi seri, l'azione e la violenza del racconto, Shirow adotta spesso un tono leggero e umoristico<ref name="otakuusa"/><ref name="vulture"/> e fa uso di occasionali siparietti comici, disegnati in uno stile caricaturale e [[super deformed]]<ref name="forbes"/>. Tipici del modo di disegnare di Shirow sono uno stile cinetico<ref name="fumettologica2"/>, [[Vignetta|vignette]] con ambientazioni curate nel dettaglio e ricche di particolari<ref name="otakuusa"/>, e un elevato numero di tavole colorate a mano<ref name="comic.de">{{cita web|autore=Thorsten Hanisch|url=https://www.comic.de/2017/01/the-ghost-in-the-shell-in-einem-wort-klassiker/|titolo=In einem Wort: Klassiker – The Ghost in the Shell|data=4 gennaio 2017|accesso=2 giugno 2020|lingua=de|dataarchivio=16 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200616085803/https://www.comic.de/2017/01/the-ghost-in-the-shell-in-einem-wort-klassiker/|urlmorto=sì}}</ref>. Lo stile dei sequel si discosta sensibilmente da quello della serie originale: ''Ghost in the Shell 1.5: Human-Error ProcessorProcesser'' presenta un character design più realistico<ref name="fumettologica2"/>, mentre ''Ghost in the Shell 2: ManMachine Interface'' fa largo uso di [[computer grafica]] e di [[colorazione digitale]] mescolata al disegno tradizionale<ref name="comicsviews2"/>.
 
Una particolarità del manga sono le frequenti note a margine e commenti fuori di campo di Shirow, in cui si addentra in spiegazioni dettagliate sulla tecnologia e sullo sfondo politico e sociale del fumetto<ref name="otakuusa"/><ref name="forbes"/>. Conscio del fatto che la loro frequenza potrebbe interrompere il ritmo della narrazione e rendere più complicato seguire il filo logico della storia, lo stesso autore in una postilla suggerisce di saltarle durante la prima lettura del manga e di approfondirle separatamente in un secondo momento<ref>{{cita web|autore=Ian Wolf|url=https://animeuknews.net/2017/03/review-of-the-ghost-in-the-shell-deluxe-edition/|titolo=Review of The Ghost in the Shell: Deluxe Edition|data=4 marzo 2017|accesso=2 giugno 2020|lingua=en}}</ref>.
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{{nihongo|''[[Ghost in the Shell: Arise]]''|攻殻機動隊ARISE~眠らない眼の男 Sleepless Eye~|Kōkaku kidōtai Arise: Nemuranai me no otoko Sleepless Eye}} è un adattamento della serie anime omonima e ripercorre come Kusanagi e Bato si sono conosciuti durante la guerra civile, prima degli eventi del manga originale. Scritto da Jun'ichi Fujisaku e disegnato da Takumi Oyama, il fumetto venne serializzato su ''Young Magazine'' dal 2013 al 2016 e poi raccolto in sette volumi<ref>{{cita web|url=https://www.animeclick.it/news/56284-ghost-in-the-shell-arise-si-conclude-il-manga-di-takumi-oyama-pubblicato-in-italia-da-star-comics|titolo=Ghost in the Shell Arise, si conclude il manga di Takumi Oyama, pubblicato in Italia da Star Comics|editore=[[AnimeClick.it]]|data=28 giugno 2016|accesso=2 giugno 2020}}</ref>.
 
{{nihongo|''Ghost in the Shell: The Human Algorithm''|攻殻機動隊 THE HUMAN ALGORITHM}} è un manga spin-off scritto da Jun'ichi Fujisaku e disegnato da Hiroki Yoshimoto. Collocato temporalmente tra ''Ghost in the Shell 1.5: Human-Error ProcessorProcesser'' e ''Ghost in the Shell 2: ManMachine Interface'', tanto che lo stesso Fujisaku lo considera un ipotetico episodio 1.75, il fumetto segue le avventure dei membri della Sezione 9 dopo la scomparsa di Motoko Kusanagi. Il primo capitolo è stato reso disponibile da Kōdansha a partire dal 16 settembre 2019 sull'[[applicazione mobile]] ''Comic Days'' e qualche giorno più tardi, il 20 settembre, sulla rivista cartacea ''Young Magazine''. Da allora i nuovi capitoli sono pubblicati ogni due settimane su ''Comic Days''<ref>{{cita web|autore=Rafael Antonio Pineda|url=https://www.animenewsnetwork.com/news/2019-08-20/ghost-in-the-shell-gets-new-manga-set-after-gits-1.5/.150214|titolo=Ghost in the Shell Gets New Manga Set After GITS 1.5|editore=[[Anime News Network]]|data=20 agosto 2019|accesso=2 giugno 2020|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|autore=Mikikazu Komatsu|url=https://www.crunchyroll.com/it/anime-news/2019/09/16/ghost-in-the-shell-new-manga-series-the-human-algorithm-launched-on-comic-days-appwebsite|titolo=Ghost in The Shell New Manga Series "The Human Algorithm" Launched on Comic DAYS App/Website|editore=[[Crunchyroll]]|data=17 settembre 2019|accesso=2 giugno 2020|lingua=en}}</ref>. Il primo volume ''tankōbon'' è uscito il 20 aprile 2020<ref>{{cita web|url=https://kc.kodansha.co.jp/product?item=0000339994|titolo=攻殻機動隊 THE HUMAN ALGORITHM(1)|editore=[[Kōdansha]]|accesso=2 giugno 2020|lingua=ja}}</ref>.
 
=== Videogiochi ===
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Le limitate critiche negative si concentrarono invece sull'eccessiva insistenza — ritenuta a volte gratuita, distraente o disturbante — sui temi filosofici e sui corpi femminili<ref name="vulture"/><ref name="fumettologica1"/>. Inoltre da alcuni, come Jason Thompson e Fumettologica, la trama venne avvertita a tratti come troppo sconnessa e di difficile lettura o addirittura incomprensibile, con tante spiegazioni, informazioni e discussioni che rendono difficile seguire il filo degli eventi, complice anche l'abitudine di Shirow di saltare intere scene, di lasciare eventi in sospeso e di prendere e lasciare personaggi senza introduzione o troppe spiegazioni<ref name="Thompson1"/><ref name="fumettologica1"/>. Lo stesso Shirow si disse consapevole di questo suo limite, tanto che in un'intervista a [[Frederik L. Schodt]] del 1998 a proposito di ''Ghost in the Shell'' dichiarò: «Mi rendo conto che le mie storie devono essere di facile fruizione, e cerco di renderle semplici da leggere. È un braccio di ferro. Io non voglio fare storie troppo semplici, né le voglio scrivere troppo complesse. Faccio fatica a trovare un buon bilanciamento. [...] So che è difficile per i lettori a volte»<ref name="Schodt"/><ref name="fumettologica1"/>. Per il sito web lo Spazio Bianco la storia lacunosa del manga può irritare alcuni lettori o stimolare la fantasia di altri<ref name="spaziobianco"/>.
 
''Human-Error ProcessorProcesser'' condivise i giudizi positivi destinati al primo volume. La critica in particolare apprezzò le trame più semplici, dirette e coerenti<ref name="mania">{{cita web|autore=Greg Hackmann|url=http://www.mania.com/ghost-shell-15-human-error-processor-vol-01_article_83569.html|titolo=Ghost in the Shell 1.5: Human Error Processor Vol. #01|data=4 ottobre 2007|accesso=2 giugno 2020|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091002061216/http://www.mania.com/ghost-shell-15-human-error-processor-vol-01_article_83569.html|dataarchivio=2 ottobre 2009|urlmorto=sì}}</ref>, e la narrazione più svelta e leggera rispetto ai suoi predecessori<ref name="Thompson1.5">{{cita|Thompson|''Ghost in the Shell 1.5: Human-Error Processor''}}.</ref>. Raccolse consensi anche il consueto alto livello stilistico delle illustrazioni<ref name="mania"/>, unito a un tratto più realistico e pulito<ref name="fumettologica2"/>, seppur giudicato occasionalmente troppo sbrigativo<ref name="Thompson1.5"/>. Mania.com lamentò però l'assenza di una vera e propria trama che si snoda tra i singoli casi, la scarsa connessione agli altri capitoli del franchise e la frustrante conclusione di tutte e quattro le indagini che formano il volume senza una vera e propria risoluzione o perlomeno un arresto, ritenendolo per questo un lavoro poco più che abbozzato<ref name="mania"/>.
 
''ManMachine Interface'' venne criticato per aver focalizzato eccessivamente l'attenzione sulla rappresentazione del cyberspazio e dei suoi processi informatici in contrapposizione ai temi d'azione poliziesca del manga precedente, deludendo il pubblico che si aspettava un'opera che seguisse nella trama e nello stile la traccia impartita dal primo volume della serie. La trama fu giudicata di troppo difficile comprensione, anche per i già complessi standard dell'autore, che sembrava più interessato a «volersi beare della sua riconosciuta abilità nell'inventare processi informatici, nuove tecnologie» e immagini evocative, che a fornire un filo logico alla narrazione o una chiave di lettura dei temi trattati<ref name="comicsviews2"/><ref name="spaziobianco2"/>. [[Anime News Network]] criticò il fumetto per il suo «intellettualismo eccessivo e gratuito» e per travolgere i lettori con prolissi tecnicismi che vengono avvertiti come un incomprensibile [[technobabble]]<ref name="ann"/>; giudizio condiviso anche da Jason Thompson<ref name="Thompson2">{{cita|Thompson|''Ghost in the Shell 2: Man-Machine Interface''}}.</ref>. Ulteriore motivo di biasimo fu il largo utilizzo del [[fanservice]]: Motoko e gli altri personaggi femminili godono di proporzioni eccessivamente generose, indossano costantemente vestiti succinti e sono spesso inquadrate in mezzo alle gambe<ref name="comicsviews2"/><ref name="Thompson2"/>.
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'''Ghost in the Shell (manga)'''
*{{Collegamenti esterni|from=Q92582}}
'''Ghost in the Shell 1.5: Human-Error ProcessorProcesser'''
*{{Collegamenti esterni|from=Q92585}}
'''Ghost in the Shell 2: ManMachine Interface'''