Cistite: differenze tra le versioni

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In particolare, l'incidenza varia con l'età: è molto bassa fino ai 20 anni. La probabilità di cistiti ricorrenti cresce con l'aumentare del numero dei casi precedenti, mentre diminuisce tanto più lungo è stato l'intervallo tra una cistite e l'altra.
 
I fattori di rischio della cistite nella donna possono essere vari: l'età, i rapporti sessuali (che favoriscono il passaggio di batteri patogeni nella [[vagina]], poi nell'uretra ed infine nella vescica), la stitichezza, l'uso del diaframma e delle creme spermicide<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Scholes D, Hooton TM , Roberts PL, Stapleton AE, Gupta K, Stamm WE|titolo=Risk factors for recurrent urinary tract infection in young women.|rivista=J Infect Dis2000|volume=182}}</ref>. I fattori di rischio per l'uomo sono spesso riconducibili a [[ipertrofia prostatica benigna|ipertrofia]], [[uretrite]] o a stati infiammatori della [[prostata]] ([[prostatite]]).
Anche la [[stitichezza]] cronica, la [[calcolosi renale]] e [[Calcolosi vescicale|vescicale]] sono fattori di rischio.
 
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Il trattamento per la cistite di origine batterica, solitamente, consiste nell'assunzione di [[antibiotici]]. Nei casi non complicati, in prima battuta possono essere prescritti: [[Trimethoprim]], fosfomicina trometamolo e [[nitrofurantoina]]. Antibiotici appartenenti alla famiglia dei [[Fluorochinoloni]], come [[Ciprofloxacina]], [[Levofloxacina]] e [[Ofloxacina]] non possono essere prescritti per le cistiti non complicate, se non nei casi in cui non siano efficaci altri antibiotici. Questo, a causa delle reazioni avverse gravi ed invalidanti riportate, che devono limitare l'utilizzo di questi medicinali solo dove il rapporto rischi/benefici sia favorevole.<ref>{{Cita web|url=http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/nota-informativa-importante-su-medicinali-contenenti-fluorochinoloni-08042019|titolo=Nota Informativa Importante su medicinali contenenti fluorochinoloni (08/04/2019) {{!}} AIFA Agenzia Italiana del Farmaco|sito=www.agenziafarmaco.gov.it|accesso=2 luglio 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato7323814.pdf|titolo=Antibiotici fluorochinolonici informazioni utili su restrizioni e precauzioni d’uso}}</ref>
 
Il trattamento della cistite complicata prevede l'utilizzo di [[Fluorochinoloni]], sempre con attenta valutazione dei rischi/benefici e di eventuali controindicazioni, oppure di [[penicillina]] associata a un inibitore delle [[beta-lattamasi]] (amoxicillina clavulanato o [[ampicillina]] e [[sulbactam]]); in alternativa si possono utilizzare le [[cefalosporine]] di seconda o terza generazione.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Stamm WE, Hooton TM|titolo=Management of urinary tract infections in adults|rivista=N Engl J Med 1993|volume=329}}</ref>
 
Studi scientifici hanno dimostrato che il D-mannosio è in grado di impedire l'adesione dei batteri patogeni (ad esempio Escherichia coli, Klebsiella, Proteus, Enterococcus, Streptococcus) all'urotelio, tuttavia, questa molecola è efficace contro la cistite batterica e la sua prevenzione, riduce significativamente la frequenza delle recidive. Può essere usato come alternativa o complemento della terapia antibiotica. Nel caso di cistite non batterica il D-mannosio aiuta a ripristinare lo strato superiore dell'urotelio irritato, in quanto agevola la ristrutturazione dello strato danneggiato dei [[mucopolisaccaridi]] ([[glicosaminoglicani]]).<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Graziottin A, Zanello PP|titolo=Pathogenic Biofilms: Their Role in Recurrent Cystitis and Vaginitis.|rivista=|numero=2015}}</ref>
 
L'efficacia è data dalla combinazione di [[d-mannosio]] con la [[morinda citrifolia]] e, nel caso di cistite ricorrente causata da [[biofilm]] batterico, con l'n-acetilcisteina.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Marchiori D, Zanello PP|titolo=Efficacy of N-acetylcysteine, D-mannose and Morinda citrifolia to Treat Recurrent Cystitis in Breast Cancer Survivals|rivista=In Vivo|numero=2017. — Sep-Oct (т. 31, № 5). — p. 931-936.}}</ref>
 
== Note ==