JDAM: differenze tra le versioni

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== Principio di funzionamento, prestazioni e note tecniche ==
Come già detto, il JDAM è un kit aggiuntivo da installare su bombe aeree a caduta libera che consente in maniera economica di trasformarle in bombe autoguidate. Il sistema consiste essenzialmente in una nuova sezione di coda che viene installata sulla bomba a caduta libera al posto della precedente. La nuova sezione è dotata di attuatori elettromeccanici, collegati a superfici aerodinamiche di governo, e di un sistema di guida GPS e/o inerziale che comanda i suddetti attuatori. Oltre alla sezione di coda, viene installata una sorta di imbracatura metallica all'incirca al centro del corpo della bomba ("body strakes") che le conferisce stabilità aerodinamica e un minimo di portanza.
 
A volte, il kit include anche un paio di ali (dette "gliding wing") che si dispiegano al momento del lancio (a similitudine di quanto avviene per i missili da crociera): in questo caso si parla di un sistema JDAM-ER ("Extended Range"), in grado di coprire di norma distanze fino a 70 km.
 
Il concetto di funzionamento che sta alla base delle bombe JDAM, e in particolare JDAM-ER, non è nuovo e risulta già applicato da diversi decenni nella costruzione delle cosiddette "glide bomb" (bombe plananti, anche dette bombe "stand-off"), ovvero bombe dotate fin dalla nascita di un sistema di guida e di ali come l' [[AGM-154 Joint Standoff Weapon|AGM-154 JSOW]] (Joint Stand-Off Weapon) della Raytheon (in servizio nelle forze armate americane fin dal 1999).
 
Una bomba equipaggiata con un sistema JDAM consente di ottenere essenzialmente quattro benefici:
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# sostanziale innalzamento della precisione (CEP tipico < 10 m., ridotto a 30 m. in caso di indisponibilità del segnale GPS);
# sostanziale innalzamento della portata (a seconda della velocità e dell'altezza dell'aereo, una bomba JDAM può arrivare a colpire un obiettivo anche oltre i 28 km. di distanza<ref>{{Cita web|url=https://newatlas.com/f-22-scores-direct-hit-in-supersonic-high-altitude-jdam-drop/5721/|titolo=F-22 scores direct hit in supersonic, high-altitude JDAM drop|sito=New Atlas|data=2006-06-13|lingua=en-US|accesso=2023-05-05}}</ref>, e addirittura finanche a 140 km di distanza per alcuni tipi di JDAM-ER come l'AGW australiana);
# immunità pressochèpressoché totale a condizioni meteorologiche avverse e in particolare a condizioni di scarsa o nulla visibilità (pioggia, nebbia, foschia, fumo, etc.), che invece impediscono l'illuminazione dei bersagli per le bombe a guida laser o la semplice visuale da parte dei piloti per le bombe a caduta libera;
# possibilita' di utilizzare le bombe JDAM senza dover esporre l'aereo che le lancia alle difese contraeree nemiche, potendo quest'ultimo tenersi sufficientemente lontano dall'obiettivo.
Un ulteriore vantaggio delle bombe JDAM consiste nel fatto che più bombe, ognuna diretta verso un differente obiettivo, possono essere rilasciate contemporaneamente in un singolo lancio senza doversi curare di dirigerle singolarmente, cosa del tutto impossibile con bombe a caduta libera. Questa modalità di uso delle armi JDAM è detta "multiple targets on a single pass".
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[[File:JDAM GBU30 MER.jpg|thumb|left| 6 JDAM sotto l'ala di un [[Boeing B-52 Stratofortress|B-52]]]]
La campagna aerea dell'[[Operazione Desert Storm]] mise in luce i limiti della capacità di combattimento aria-terra dell'[[USAF]]: la limitata visibilità sul campo di battaglia causata da fumo, nebbia, sabbia e copertura nuvolosa, degradava la precisione sia delle bombe guidate sia di quelle a caduta libera. Il progetto di sviluppo per il JDAM iniziò nel [[1992]] e nel [[1997]] fu consegnato il primo kit. Durante i test furono sganciate oltre 450 JDAM, ottenendo una precisione del 95% e una probabilità di errore circolare di circa 10 m.
 
 
 
==Note==