Marcel Mauss: differenze tra le versioni

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Molto conosciuta e importante per la storia dell'antropologia, la teoria del [[dono]] di Marcel Mauss oggi viene considerata obsoleta da alcuni autori, ma del tutto attuale e valida da altri.
La teoria, espressa nel suo celebre ''Saggio sul dono'' ([[1923]]), nasce dalla comparazione di varie [[ricerca etnografica|ricerche etnografiche]], tra le quali lo studio del rituale [[potlach]] di [[Franz Boas]] e del [[Kula (cerimonia)|Kula]] di [[Bronisław Malinowski]].
Lo scambio dei beni, anche se di valore intrinseco non fondamentale, è uno dei modi più comuni e universali per creare relazioni umane (o per creare ponti con il divino a volte, secondo alcune teorie sul significato del [[sacrificio]]). Addirittura il dono diventa, secondo Mauss, un [[fatto sociale]] totale, vale a dire un aspetto specifico di una cultura che è in relazione con tutti gli altri e pertanto, attraverso la sua analisi è possibile leggere per estensione le diverse componenti della società.
L'autore suppone che il meccanismo del dono si articoli in tre momenti fondamentali basati sul principio della ''reciprocità'':
#dare;