Piero Martinetti: differenze tra le versioni
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=== L'eredità intellettuale ===
In prossimità della morte Martinetti lascia la sua biblioteca privata in legato a [[Nina Ruffini]] (nipote di [[Francesco Ruffini]]), [[Gioele Solari]] e [[Cesare Goretti]]<ref>Il testamento di Martinetti, da lui riscritto il 2 novembre 1942, "in una grafia incerta e in una forma in cui non si trova lo stile abituale del nostro filosofo"({{cita|Paviolo 2003|p. 105}}) fu considerato da sua sorella Teresa come estorto: "Le opere che al tempo del decesso di Piero erano ancora solo allo stato di manoscritto vennero devolute ai beneficiari della biblioteca, la quale, a dirtelo in assoluta confidenza, cadde in mano a tre estranei alla famiglia, per un testamento fatto fare a nostra insaputa a Piero, a oltre un anno da che era stato colpito da un insulto di trombosi al cervello [...] la preziosa biblioteca, che per volontà recisa, assoluta di Piero a me da Lui ripetutamente espressa alcuni mesi prima che fosse colpito dalla trombosi, doveva andare all'Università di Milano, prese altre vie e sta presentemente ancora peregrinando in attesa di destinazione definitiva." Lettera del 25 settembre 1947 di Teresa Martinetti al cugino Giuseppe Bertogliatti, in: {{cita|Paviolo 2003|p. 97}}.</ref>. La Biblioteca verrà poi conferita dai rispettivi eredi nel 1955 alla "Fondazione Piero Martinetti per gli studi di storia filosofica e religiosa" di Torino; oggi è posta nel palazzo del Rettorato dell'[[Università degli Studi di Torino|Università di Torino]], presso la Biblioteca della Facoltà di Lettere e Filosofia.<ref>
La sua casa di Spineto è attualmente sede della [http://www.fondazionepieromartinetti.org/ "Fondazione Casa e Archivio Piero Martinetti"], che intende promuovere la diffusione del suo pensiero e della sua opera a livello internazionale.
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