Liutprando: differenze tra le versioni
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Nel [[739]], un'altra rivolta del [[Ducato di Spoleto|duca di Spoleto]], [[Trasmondo]], compromise la pace; Liutprando marciò su [[Spoleto]] e insediò come duca un suo fedele, [[Ilderico di Spoleto|Ilderico]], mentre Trasmondo cercò rifugio a [[Roma]], presso [[papa Gregorio III]]. Il papa non consegnò l'alleato al re, che cinse d'assedio Roma, saccheggiò il suo contado e fece rasere e vestire i nobili romani secondo l'uso longobardo, chiaro segnale della sua volontà di farne suoi sudditi. Prima di rientrare a [[Pavia]], in agosto, occupò le roccaforti di [[Amelia (TR)|Amelia]], [[Orte]], [[Bomarzo]] e [[Blera]]. Il papa chiese aiuto al [[maggiordomo di palazzo]] [[Franchi|franco]], [[Carlo Martello (dinastia dei Carolingi)|Carlo Martello]], e riprese l'iniziativa non appena Liutprando si fu allontanato: affidò un esercito a Trasmondo, che in dicembre rioccupò Spoleto ed eliminò Ilderico. Contemporaneamente moriva a [[Benevento]] il fedele [[Gregorio di Benevento|Gregorio]] e il partito autonomista, sostenuto dal papa, elesse al suo posto [[Godescalco di Benevento|Godescalco]] ([[740]]).
Liutprando non accettò un simile ridimensionamento della sua opera unificatrice e tornò ad attaccare [[Ravenna]], devastando l'[[Esarcato d'Italia|Esarcato]] e il [[ducato romano]]. Nel [[741]], quando preparava un nuovo attacco a [[Roma]], [[papa Gregorio III]] morì e il suo successore, [[Papa Zaccaria|Zaccaria]], abbandonò [[Trasmondo]] in cambio della restituzione delle quattro roccaforti. Nel [[742]] Liutprando marciò verso sud e affrontò in battaglia l'esercito bizantino-spoletino tra [[Fano]] e [[Fossombrone]]. Nello scontro si distinsero i figli del [[Ducato del Friuli|duca del Friuli]], [[Rachis]] e [[Astolfo (re longobardo)|Astolfo]]. Liutprando entrò a [[Spoleto]], imprigionò e fece rinchiudere in convento Trasmondo e lo sostituì con il nipote [[Agilprando]], già duca di [[Chiusi]]. Calò quindi su [[Benevento]]; [[Godescalco di Benevento|Godescalco]] fu ucciso mentre tentava la fuga e sul trono ducale salì finalmente [[Gisulfo II di Benevento|Gisulfo]], ora maggiorenne.
===La politica religiosa e la [[Donazione di Sutri]]===
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