Processo ai giudici: differenze tra le versioni
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|[[Oswald Rothaug]]
|ergastolo;
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|[[Franz Schlegelberger]]
|ergastolo;
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|[[Wilhelm von Ammon]]
|10 anni,
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|[[Ernst Lautz]]
|10 anni,
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|[[Günther Joel]]
|10 anni,
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|[[Wolfgang Mettgenberg]]
|10 anni,
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|[[Curt Rothenberger]]
|7 anni,
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|[[Josef Altstötter]]
|5 anni, incluso il periodo già scontato
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|[[Karl Engert]]
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|[[Carl Westphal (giurista)|Carl Westphal]]
|si suicidò nel 1946 prima dell'inizio del processo
|}
I più alti funzionari giudiziari del regime nazista non furono però processati: [[Franz Gürtner]], ministro della Giustizia, morì il 29 gennaio 1941; [[Otto Georg Thierack]], ministro della Giustizia dal 1942, si suicidò il 26 ottobre 1946, [[Roland Freisler]],
L'opinione pubblica considerò le sentenze generalmente troppo leggere: la maggior parte dei detenuti furono rilasciati già nei primi anni del [[1950]]
Tutti i condannati furono riconosciuti colpevoli dei capi d'accusa, tranne Rothaug, che fu condannato solo per il terzo capo d'accusa, mentre fu dichiarato "non colpevole" per i capi d'accusa 2 e 4. Il giudice nella sua sentenza commentò che:
{{citazione|Con i suoi modi e metodi ha fatto della sua corte uno strumento di terrore e vinse la paura e l'odio della popolazione. Dalle testimonianze dei suoi più stretti collaboratori, nonché le sue vittime, si scopre che Oswald Rothaug rappresentava in Germania la personificazione degli intrighi e dei segreti nazisti. Egli era ed è un uomo sadico, un demonio. [...]<ref name="Mazal">[http://www.mazal.org/archive/nmt/03/NMT03-T1156.htm Mazal].</ref>}}
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