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[[File:Adon_Brachi_-_Darsena_-_1954.jpg|alt=Immagine fotografica del quadro "Darsena" realizzato nel1954 dal pittore Adon Brachi|miniatura|Adon Brachi - Darsena - 1954]]
Le sue prime prove ricevono riconoscimenti da pittori di chiara fama della prima metà del Novecento, come Ottone Rosai<ref>Ottone Rosai è membro della giuria che premia Adon Brachi alla “Mostra dei pittori pratesi contemporanei” nel Giugno 1954.</ref>, Primo Conti, Oscar Gallo<ref>Primo Conti ed Oscar Gallo sono membri della giuria che premia Adon Brachi al 1°
concorso regionale “Premio Prato” nel Settembre 1957.</ref>ed altri qualificati intellettuali dell’epoca, quali Nicola Lisi e Mario Novi.
=== Gli anni cinquanta e sessanta ===
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Nel 1959 il quotidiano “La Nazione” gli dedica un articolo, a firma di Piero Paoli, nella sua “Galleria di Pittori”<ref>“La Nazione” del 15 maggio 1959 – Cronaca di Prato, pagina 4 – “Galleria di Pittori”.</ref> ed alcuni mesi dopo, nell’Aprile 1960, Giuseppe Vannucchi, allora critico d’arte per il quotidiano “Il Mattino” gli dedica una recensione<ref>“Il Giornale del Mattino” del 12 Aprile 1960.</ref>, definita dal pittore stesso come il “viatico” a cui farà riferimento lungo tutto l'arco della sua carriera artistica.
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La sua “consacrazione” in quanto “astrattista” gli viene dall’invito ad esporre alla Mostra Internazionale di Arte Astratta organizzata dall'Associazione Turistica Pratese e dalla Galleria Numero di Firenze, nel Palazzo Pretorio di Prato, dall’11 al 30 giugno 1960<ref>Mostra Internazionale di Arte Astratta organizzata dall'Associazione Turistica Pratese e dalla Galleria Numero di Firenze - testi di
Giuseppe Bigagli e Giuseppe Marchiori - VI.AE.23 b. 9 http://www.archiviodistato.firenze.it/inventari/f/fiammavigo/dati/num/vi.html#ae23</ref>.
Nel corso degli anni sessanta, le sue opere vengono presentate al pubblico nell’ambito di esposizioni collettive e concorsi, ricevono apprezzamenti di artisti e critici d’arte dell’epoca e sono spesso premiate e segnalate dalle giurie. La tecnica che Adon Brachi finisce per prediligere è l’olio su tela, senza peraltro mai abbandonare altre modalità pittoriche: disegno a matita, acquarello, più spesso tempera o pastello. Occasionalmente tenta l’affresco e l’incisione.
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Si interessano alla sua pittura riviste specializzate<ref>Giancarlo Caldini – « Adon Brachi pittore pratese » in « Eco d’Arte » - Anno V – Giugno/Luglio 1973.</ref> e noti critici d’arte<ref>Salvatore Maugeri – « Tamagnini – Adon Brachi » in “La Stagione” Anno IX – Giugno/Ottobre 1973. Carlo Munari – “Adon Brachi” – Nota critica del Marzo 1974. Elvio Natali – « Sei pittori pratesi allo “Zarini” » in « L'Avvenire - Sette Giorni Arte » del 2 Gennaio 1974. Elvio Natali – « Il naturalismo di Adon Brachi » in « L'Avvenire - Sette Giorni Arte » - del 9 Maggio 1974.</ref> fra i quali : Salvatore Maugeri, Carlo Munari ed Elvio Natali.
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Quest’ultimo, in particolare, continua a seguire la produzione di Adon Brachi anche negli anni seguenti e ravvisa nel suo stile una maturità ed una stabilità degne di essere riconosciute, se non proprio al livello di movimento o di corrente artistica, almeno come singolarità espressiva tipica di una “forma d’arte” che viene allora definita, dallo stesso Natali, “neonaturalismo pratese”<ref>Elvio Natali - « Significato e misura d’una forma d’arte » – Catalogo della mostra « Pittori del Neonaturalismo Pratese” - Prato – Palazzo Pretorio – dal 21 Novembre al 10 Dicembre 1975.
« Neonaturalismo pratese : Una « zona » molto feconda » - Speciale Arte Prato – supplemento al quotidiano l'Avvenire del
24 Marzo 1979.</ref>, associando Adon Brachi ed alcuni altri pittori coevi e perlopiù conterranei operanti con sensibilità analoghe : Sergio Fiaschi, Lucia Mazzoni, Mario Mordini, Anna Sanesi, Primo Tamagnini.
▲[[File:Adon_Brachi_-_Albero_-_1975.jpg|alt=Immagine fotografica del quadro "Albero" realizzato nel 1975 dal pittore Adon Brachi|miniatura|Adon Brachi - Albero - 1975]]
Nella mostra collettiva dei “neonaturalisti” pratesi che si tiene nel Palazzo Pretorio di Prato alla fine del 1975<ref>La Nazione del 27 Novembre 1975 – Mostre d’Arte – a cura di Franco Riccomini.</ref> Adon Brachi è presente con sei opere del ’74 e del ’75.
Ancora nella prima metà degli anni settanta, Adon Brachi si cimenta nella realizzazione di opere decorative, realizzate in collaborazione con artigiani esperti in diverse tecniche, non prettamente pittoriche.
Essenziale per il divenire di questa esperienza è l’amicizia con don Vittorio Aiazzi, parroco del [[Chiesa del Sacro Cuore di Gesù (Prato)|Sacro Cuore di Gesù
Le opere concepite da Adon Brachi e realizzate sotto la sua supervisione per la Chiesa del Sacro Cuore di Prato sono molteplici :▼
[[File:Adon_Brachi_-_1974_-_Vetrate_della_Chiesa_del_Sacro_Cuore_di_Gesù_in_Prato_-_Uno_dei_38_pannelli_del_campanile.jpg|alt=Immagine fotografica di uno dei 38 pannelli vetrari del campanile della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù in Prato|miniatura|Adon Brachi - 1974 - Vetrate della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù in Prato - Uno dei 38 pannelli del campanile]]▼
▲Le opere concepite da Adon Brachi e realizzate sotto la sua supervisione per la [[Chiesa del Sacro Cuore di Gesù (Prato)|Chiesa del Sacro Cuore di Gesù]] sono molteplici :
* Il disegno del pavimento del presbiterio, al centro del quale è istallato l’altar maggiore della chiesa.
* La porta del ciborio, realizzata con metalli vari, smaltati ed incisi a sbalzo. La sua concezione risale alla metà degli anni sessanta, contemporanea all’edificazione della chiesa stessa.
* Il “ramage” in legno dorato, sulla parete posteriore dell’altare della Vergine, nella navata destra della chiesa. Fu realizzato, nel 1979, su progetto del Brachi.
* I pannelli laterali e frontale dell’organo, situato nella navata sinistra, intarsiati in legno e metalli colorati, sempre su progetto del Brachi, furono inaugurati nel 1980.
▲[[File:Adon_Brachi_-_1974_-_Vetrate_della_Chiesa_del_Sacro_Cuore_di_Gesù_in_Prato_-_Uno_dei_38_pannelli_del_campanile.jpg|alt=Immagine fotografica di uno dei 38 pannelli vetrari del campanile della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù in Prato|miniatura|Adon Brachi - 1974 - Vetrate della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù in Prato - Uno dei 38 pannelli del campanile]]
* Le monumentali vetrate perimetrali in “dalles” ornanti la base della torre campanaria, di grandi dimensioni, nonché quelle, di dimensioni minori, poste alla base degli otto lucernari distribuiti sul tetto dell’edificio<ref>Realizzate dalla Ditta Mellini di Firenze su cartoni di Brachi, nel rispetto della colorazione e della pezzatura dei vetri da lui definita, meritano una menzione particolare sia per l’unità stilistica, coerente peraltro con l’impostazione pittorica di Brachi, sia per l’ampiezza dell’opera costituita da 156 pannelli, per un totale di oltre 100 m2 di superficie decorata. Furono inaugurate nel 1974 e restaurate nel 2005.</ref>.
* La vetrata della grande porta centrale del tempio, concepita nel 2005 e realizzata dalla vetreria Gabuzzini di Prato con vetri rilegati in piombo, è stata l’ultima opera creata da Adon Brachi per la Chiesa del Sacro Cuore di Prato.
Negli ultimi anni settanta Adon Brachi conferma nelle sue opere, esposte in rare occasioni, la maturità pittorica del suo stile di
ispirazione naturalistica, di impostazione astratta e composizione geometrica, di sentimentale, moderato e globalmente romantico cromatismo.
=== La fine del secolo e le ultime presenze ===
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Nel 2000 rinnova la sua partecipazione al “Museo all’aperto”<ref>“Arte nel paesaggio” – Pittura e scultura a Luicciana – Agenzia Verde – Edizione 2000.</ref>di Luicciana-Cantagallo con “Amuleto silvestre n°3".
[[File:Adon_Brachi_-_Motivo_-_2000.jpg|alt=Immagine fotografica del quadro "Motivo" realizzato dal pittore Adon Brachi alla fine del XX secolo|miniatura|Adon Brachi - 2000 - "Motivo"]]
Espone alcune delle sue ultime opere nell’ambito della “II Rassegna degli artisti pratesi del ‘900” che investe varie sedi espositive in Prato, alla fine del 2002<ref>Locali della Prefettura di Prato – Opere di Adon Brachi – dal 23 Novembre al 13 Dicembre 2002 – a cura di Franco Bertini nel quadro
della “II Rassegna degli Artisti Pratesi del ‘900”.</ref>.
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È del 2005 il suo progetto, già citato, per la vetrata della porta centrale della Chiesa del Sacro Cuore di Prato.
▲[[File:Adon_Brachi_-_Motivo_-_2000.jpg|alt=Immagine fotografica del quadro "Motivo" realizzato dal pittore Adon Brachi alla fine del XX secolo|miniatura|Adon Brachi - 2000 - "Motivo"]]
Un degrado psico-fisico di ordine patologico lo allontana dall’attività pittorica negli ultimi anni della sua vita. Muore in una clinica fiorentina il 30 Luglio 2009.
L’Associazione culturale “Cesare Guasti” pubblica, nel 2011, un articolo monografico su Adon Brachi, inserito nel quaderno n° 7 di “Studi e Memorie”<ref>Sergio Nannicini – “Adon Brachi lunghe giornate fra gli idoli della geometria” – in “Prato: un'operosa città del silenzio” – Cantagalli - Siena 2011.</ref>.
Alcuni amici pratesi, fra cui principalmente l’amico pittore Cinzio Cavallarin, si adoperano, dopo la sua morte, per mantenerne vivo il ricordo. Opere di Adon Brachi sono esposte nel 2011 e nel 2014 nel quadro della rassegna periodica “Gli indimenticabili”, presso il “Centro Visite Area Protetta del Monteferrato”.
== Esposizioni ==
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Mostre ed iniziative a carattere Internazionale :
# Mostra internazionale di Arte Astratta organizzata nel 1960 dalla galleria “Numero” di Firenze e dall’Associazione Turistica Pratese
# Iniziativa “Arte nel paesaggio” del Comune di Cantagallo, con l’opera "Infiorescenza". Artisti di fama internazionale, quali il cileno Sebastian Matta, partecipano all’iniziativa.
# Nel 1992, una sua opera “Marina Bassa” è inserita nell’iniziativa “Arte per la pace” organizzata dal Comune di Prato in collaborazione col comune tedesco di Ebensee.
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# “Prato : Arte oggi” – Franco Riccomini – Edizioni del Palazzo – 1976
# “Formale / Informale” – Elvio Natali – Edizioni del Palazzo – 1980
# “Prato e la sua provincia” – Claudio Cerretelli – Giunti – 1996
# “Artisti storici del 900 a Prato” – Franco Riccomini – Studio Bibliografico Pratese – 2001
# “Storia delle Arti figurative nella Prato del tardo novecento” Franco Riccomini – Le Polene - 2003
# “L’arte di Adon Brachi : Uno specchio di lente giornate fra gli idoli della geometria” in : “Prato : Un’operosa città del silenzio fra ottocento e novecento” – Associazione culturale “Cesare Guasti” – Studi e Memorie n°7 - Sergio Nannicini - Cantagalli 2009
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