Pliosaurus: differenze tra le versioni

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== Predator X ==
Il cosiddetto ''Predator X'' è un esemplare di pliosauro vissuto all'incirca 147 milioni di anni fa, all'inizio del Cretaceo. Iniziali articoli della stampa generalista (e sensazionalista) riportavano alcune misurazioni, poi risultate errate, con una lunghezza stimata di 17 metri, enormi fauci di circa 3 metri con denti di 30 centimetri, ed un peso di 45 tonnellate.
L'esemplare da cui erano state desunte queste misurazioni è stato ritrovato nell'[[Mar Glaciale Artico|Artico]], nei pressi delle [[Isole Svalbard]], con uno scheletro parziale e frammentario (parti del cranio, delle vertebre del collo e della schiena, la pinna anteriore ecc.). La scoperta avvenne nel 2006, nel corso di campagne di scavo cominciate nel 2004 e terminate nel 2011, in cui sono state ritrovate anche parti di un secondo esemplare della stessa specie; la descrizione formale dei ritrovamenti è stata pubblicata nel 2012 sul Norwegian Journal of Geology (numero 92). Ad un'analisi scientifica reale i campioni sono risultati appartenere ad una specie del genere Pliosaurus, denominata '''''Pliosaurus funkei'''''. Pur risultando un predatore di grandi proporzioni (forse uno dei maggiori pliosauri mai trovati e descritti) le stime sono state riviste al ribasso rispetto a quanto apparso sulla stampa generalista: 12 metri di lunghezza, un cranio di circa 2 m, ed una massa di circa 1035 tonnellate<ref>{{Cita news|lingua= en|autore= Brian Switek|url= https://www.wired.com/wiredscience/2012/10/paleontologists-reveal-identity-of-predator-x/|titolo =Paleontologists Reveal the Identity of ‘Predator X’|pubblicazione = [[Wired]]|data = 15 ottobre 2012|accesso= 9 febbraio 2014}}</ref>.
Il giacimento in cui è stato rinvenuto questo esemplare si è rivelato un [[Lagerstätte]] importante per i vertebrati marini mesozoici, nel medesimo numero della rivista di geologia norvegese sono infatti descritti anche altri due generi di pliosauri (di taglia inferiore ma di specie chiaramente distinta, con il collo lungo) e due di ittiosauri. Inoltre questo esemplare e questo giacimento hanno contribuito alla revisione del genere Pliosaurus e al chiarimento delle relazioni filogenetiche tra i pliosauri del medio giurassico con quelli del primo cretaceo.