S-Boot: differenze tra le versioni
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== In guerra ==
Le Schnellboote della ''Kriegsmarine'' avevano quali bersagli principali i convogli alleati e, durante la Seconda guerra mondiale, circa 230 unità affondarono 101 navi mercantili per complessive 214.728t. Non mancarono però i bersagli prettamente militari e gli equipaggi si aggiudicarono la distruzione di 12 [[cacciatorpediniere]], 11 [[dragamine]], 8 unità per operazioni anfibie, 6 motosiluranti, due cannoniere, una [[torpediniera]], un posamine e un [[sommergibile]]. Risultati considerevoli vennero ottenuti anche con le mine: 37 mercantili per complessive 148.535 t, un cacciatorpediniere, due dragamine e 4 unità da sbarco.
In tutto, si può ascrivere all'operato delle Schnellboote l'affondamento di 187 navi nemiche. Queste motosiluranti operarono nella [[Canale della Manica|Manica]], nel Baltico, nel Mare del Nord, nel [[Mare di Barents]], nel [[Mediterraneo]] e nel [[Mar Nero]]. Le S-boote, che gli inglesi chiamavano E-boats (Enemy Boats, battelli nemici), entrarono in azione il 10 maggio 1940, quando danneggiarono gravemente il cacciatorpediniere HMS ''Kelly'', e nella notte tra il 20 e il 21 giugno iniziarono la loro attività contro il traffico mercantile britannico. Ben presto i marinai cominciarono a parlare di "E-Boats Alley" (Viale delle motosiluranti), in quanto, soprattutto per distogliere i reparti aerei della [[Royal Air Force|RAF]] dalla difesa aerea, i motoscafi tedeschi attaccavano incessantemente e in pieno giorno. La situazione mutò quando anche gli inglesi poterono mettere in mare una forza di motosiluranti e motocannoniere. Tuttavia le S-boote continuarono a combattere accanitamente fino alla fine del conflitto e, unitamente ai sommergibili, furono le ultime ad arrendersi.
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