Italtel: differenze tra le versioni
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Nel [[1921]] viene fondata ''Siemens S.A.'' che estende, a partire da quegli anni, le sue attività anche alla produzione di [[telefono|apparecchi telefonici]].<ref>{{Cita web|url=https://finanza.repubblica.it/News/2011/07/12/italtel_festeggia_i_novantanni_di_industria-705/|titolo=Italtel festeggia i novantanni di industria|sito=finanza.repubblica.it|accesso=8 marzo 2020}}</ref>
Nel [[1945]] avviene il sequestro di Siemens S.p.A. in quanto di capitali tedeschi e il Comitato Internazionale per la Liquidazione dei Beni Tedeschi decide di affidarla al [[Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica|Ministero del
Nel [[1981]] diventa ''Italtel S.p.A.'' All'inizio degli [[anni '80]], durante la gestione di [[Marisa Bellisario]], l'azienda sviluppa i primi prodotti di commutazione elettronica digitale in tecnica TDM (''Time Division Multiplex'') con le linee di apparati CT, TN ed infine UT. Grazie all'industrializzazione di queste tecnologie, grazie anche alla stretta collaborazione con il centro di ricerca [[CSELT]] che le ideò<ref>Cantoni, Virginio, Gabriele Falciasecca, and Giuseppe Pelosi, eds. ''Storia delle telecomunicazioni.'' Vol. 1. Firenze University Press, 2011., p.376.</ref> (il centro realizzò infatti già nel decennio precedente la prima centrale telefonica numerica italiana, i "Gruppi Speciali"), nel giro di vent'anni tutta la rete telefonica italiana viene digitalizzata: diecimila centraline elettromeccaniche (relè) vengono via via sostituite da centraline elettroniche (circuiti integrati)<ref>{{cita testo|url=http://www.mggarofoli.it/bibliografie/pubblicita/classico/classico_doc/anni_80.htm|titolo=mggarofoli.it|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130916055929/http://www.mggarofoli.it/bibliografie/pubblicita/classico/classico_doc/anni_80.htm }}</ref>. Nel [[1985]] produce il celebre telefono fisso [[Pulsar (telefono)|Pulsar]] fornito dalla [[SIP - Società Italiana per l'Esercizio Telefonico|SIP]].
In seguito, nel [[1999]], Italtel Tecnoelettronica (progettazione, produzione e vendita di circuiti stampati per telecomunicazione, computers e automazione)<ref>{{Cita web |url=http://www.agcm.it/concorrenza--delibere/concorrenza-provvedimenti/open/41256297003874BD/775D50E660742307C1256754003536DF.html |titolo=agcm.it |accesso=5 aprile 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131103160353/http://www.agcm.it/concorrenza--delibere/concorrenza-provvedimenti/open/41256297003874BD/775D50E660742307C1256754003536DF.html |urlmorto=sì }}</ref> è ceduta a Lares Cozzi, le attività multimediali (ricerca, produzione, riparazione di apparati di [[set-top box#Tipologie|decoder]] per [[Stream TV]] e telefoni fissi, manutenzione e riparazione delle centrali di commutazione nell'annesso stabilimento di Santa Maria Capua Vetere) sono vendute a Finmek-Access Media<ref>{{Cita web |url=http://www.agcm.it/concorrenza/concentrazioni/download/41256297003874BD/848EBD780C6944ACC1256A3B00476DD7.html?a=p9388.pdf |titolo=agcm.it |accesso=5 aprile 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131103161105/http://www.agcm.it/concorrenza/concentrazioni/download/41256297003874BD/848EBD780C6944ACC1256A3B00476DD7.html?a=p9388.pdf |urlmorto=sì }}</ref>
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Nei primi anni [[2000]] Italtel trasferisce una parte consistente del traffico voce degli operatori su rete IP. Oggi Italtel si occupa di progettare, sviluppare e realizzare in Italia ed in altri paesi nel mondo prodotti e soluzioni per reti e servizi di telecomunicazione di [[telefonia IP]].
Il 27 luglio [[2017]] [[Exprivia|Exprivia S.p.A.]], società quotata alla [[Borsa di Milano]] (XPR.MI), rileva dopo due anni di trattative l'81% del capitale ordinario della società. Il restante 19% del capitale a Cisco System.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2016/07/18/news/italtel-exprivia_nasce_un_gruppo_da_600_milioni-144410827/|titolo=Italtel-Exprivia, nasce un gruppo da 600 milioni|accesso=25 gennaio 2018}}</ref> L'operazione completata alla fine del 2017: dal 2018 budget coordinati e dal 2020 la progressiva integrazione delle strutture. I marchi verranno diversificati.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2018/01/22/news/italtel_nuova_generazione_di_prodotti_per_lindustria_4_0_e_la_sanit_digitale-187013080|titolo=Italtel, nuova generazione di prodotti per l'industria 4.0 e la sanità digitale|accesso=25 gennaio 2018}}</ref>
A Gennaio 2021 alla luce della chiusura delle partecipazioni azionistiche delle uscenti [[Exprivia]] e [[Cisco Systems|Cisco]], comincia una nuova trattativa con il gruppo PSC S.p.A. che diventerà azionista di controllo al 54%, in cordata col [[Gruppo TIM]]<ref>{{Cita web|url=https://www.corrierecomunicazioni.it/telco/italtel-ok-del-tribunale-di-milano-al-piano-di-rilancio-psc-tim/|titolo=Italtel, ok del Tribunale di Milano al piano di rilancio Psc-Tim|sito=CorCom|data=17 marzo 2021|accesso=29 luglio 2021}}</ref> e con il Fondo Clessidra Capital Credit.
Il 28 febbraio 2023 la società ha aperto la procedura di licenziamento per 123 dipendenti sugli 880 presenti nella sede di Milano<ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiorno.it/milano/economia/italtel-licenziamenti-7eb6e728|titolo=Big tech, la crisi colpisce Milano: Italtel licenzia 123 dipendenti}}</ref>.
== 2021, 100 anni di attività ==
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