Adriano Sofri: differenze tra le versioni
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Adriano Sofri è nato a [[Trieste]]. Il padre, di origine meridionale, era nella [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]] mentre la madre triestina era insegnante.<ref name= dellarti >{{Cita news|autore=Giorgio Dell'Arti|url=http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=SOFRI+Adriano|titolo=''Adriano Sofri''|data=2007|pubblicazione=|accesso=4 febbraio 2014|dataarchivio=28 dicembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131228051758/http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=SOFRI+Adriano|urlmorto=sì}}</ref> Ha un fratello maggiore, [[Gianni Sofri|Gianni]], storico e saggista, e una sorella, Stella. Trascorse l'infanzia a [[Taranto]], poi a [[Milano]], [[Palermo]] e [[Roma]]<ref name= rep97 >{{Cita news|autore=Giuseppe D'Avanzo|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/01/25/la-vita-da-pisa-pisa-storia-di.html|titolo=La vita da Pisa a Pisa Storia di un ritorno|pubblicazione=La Repubblica|25 gennaio 1997|accesso=27 luglio 2013}}</ref> dove studiò al [[liceo classico]] Virgilio.<ref name=la_Rep>{{cita web|http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/10/17/formidabili-quegli-anni-la-nostalgia-degli-ex.html|titolo=Formidabili quegli anni la nostalgia degli ex|accesso=29 novembre 2010|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica.it]]}}</ref>
Nel 1960 entrò alla [[Scuola Normale Superiore]] come studente di [[Storia della filosofia occidentale|storia della filosofia]]<ref>{{cita web|url=http://normalenews.sns.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=222&mode=thread&order=0&thold=0|titolo=Intervista a Fabio Mussi|accesso=29 novembre 2010|editore=Normalenews.it|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722053530/http://normalenews.sns.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=222&mode=thread&order=0&thold=0|dataarchivio=22 luglio 2011}}</ref><ref name=Corr>{{cita web|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/06_Giugno/22/sofri.shtml|titolo=Sofri: «Torno alla Normale che mi cacciò»|accesso=29 novembre 2010|editore=[[Corriere della Sera|Corriere.it]]}}</ref>. In quegli anni conobbe [[Carlo Ginzburg]], [[Adriano Prosperi]] e [[Umberto Carpi]], anch'essi studenti, ed ebbe tra i suoi professori [[Delio Cantimori]].<ref name=Corr /> Venne espulso nel 1963 per «infrazione disciplinare», dopo esser già stato sospeso:<ref name=la_Rep /> l'ordinamento della Scuola non permetteva di portare donne in dormitorio, ma Sofri vi fu sorpreso con colei che sarebbe divenuta sua moglie.<ref name=Corr /> Per questo motivo non ottenne quindi il diploma da normalista; si laureò nel 1964,<ref>{{Cita news|url=http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-6619a3b0-8c4b-4e5c-bc4c-5dbef3e48b3a.html|titolo=SOFRI, DALLA NORMALE DI PISA AL CARCERE PER IL DELITTO CALABRESI|pubblicazione=TG1|data=16 gennaio 2012|accesso=29 luglio 2013|}}</ref> all'[[Università di Pisa]] con una tesi sul giovane [[Antonio Gramsci]].<ref>{{Cita news|url=http://iltirreno.gelocal.it/regione/2008/03/10/news/sofri-e-d-alema-sullo-stesso-binario-1.1713251|titolo=Sofri e D’Alema sullo stesso binario|pubblicazione=Il Tirreno|data=10 marzo 2008|accesso=29 luglio 2013|dataarchivio=23 gennaio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123191227/http://iltirreno.gelocal.it/regione/2008/03/10/news/sofri-e-d-alema-sullo-stesso-binario-1.1713251|urlmorto=sì}}</ref>
Fu attivo nella sinistra operaista italiana sin dai primi [[anni 1960|anni sessanta]] (collaborò alla rivista ''[[Classe operaia (rivista)|Classe operaia]]''), fu tra i fondatori del movimento [[Il potere operaio pisano]],<ref>{{Cita news|url=https://archive.is/WEaIM|titolo=Adriano Sofri torna in libertà: scontata la pena|pubblicazione=Pisa Notizie|data=17 gennaio 2012|accesso=24 maggio 2023|urlmorto=no}}</ref> per poi fondare la formazione [[extraparlamentare]] comunista [[Lotta Continua]], di cui fu uno dei leader principali fino al suo scioglimento nel 1976.
Nel marzo 1963, venne [[Palmiro Togliatti]] a Pisa, e raccontò agli studenti il suo rientro in Italia e la [[svolta di Salerno]], riferendo che «il generale MacFarlane si meravigliò con me che il [[Partito Comunista Italiano|Pci]] non volesse fare la rivoluzione». L'allora sconosciuto Sofri intervenne affermando che «ci voleva l'ingenuità d'un generale americano per pensare che un partito che si proclamava comunista volesse il comunismo», al che il segretario comunista ribatté: «Devi ancora crescere. Provaci tu, a fare la rivoluzione», e Sofri concluse: «Ci proverò, ci proverò».<ref name="dellarti" />
Nel 1970 fu brevemente arrestato dopo una manifestazione a [[Torino]].<ref>
Adriano Sofri è [[ateismo|ateo]], anche se ha dichiarato di essersi riavvicinato ad una fede personale negli anni della maturità.<ref>[http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2007/05/07PG11127.PDF ''Adriano Sofri, un ateo pieno di fede'']</ref><ref>[https://www.ilfoglio.it/piccola-posta/2022/12/09/news/la-requisitoria-del-cardinal-ravasi-coinvolge-anche-chi-non-ha-piu-tanta-voglia-di-essere-ateo-4748213/ Adriano Sofri, La requisitoria del cardinal Ravasi coinvolge anche chi non ha più tanta voglia di essere ateo | Il Foglio], 9 dicembre 2022</ref>
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Il 16 gennaio 2012 viene scarcerato per decorrenza della pena.<ref name=Corriere/>
È stato iscritto molte volte al [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]]<ref>{{cita web|url=http://www.radioradicale.it/exagora/sofri-un-appello-per-pannella|titolo=Sofri, un appello per Pannella|accesso=29 novembre 2010|editore=[[Radio Radicale|Radioradicale.it]]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120318200650/http://www.radioradicale.it/exagora/sofri-un-appello-per-pannella|dataarchivio=18 marzo 2012|urlmorto=sì}}</ref> e nel 2008 ha espresso appoggio per il [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] allora guidato da [[Walter Veltroni]]<ref>[http://www.ilfoglio.it/articoli/2008/04/11/il-voto-dei-foglianti-in-versione-integrale___1-v-117163-rubriche_c428.htm ''Il voto del foglianti in versione integrale''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150723072357/http://www.ilfoglio.it/articoli/2008/04/11/il-voto-dei-foglianti-in-versione-integrale___1-v-117163-rubriche_c428.htm |date=23 luglio 2015 }}, il Foglio, 11 aprile 2008</ref>.
Oltre che contro la [[pena di morte]], Sofri si è pronunciato contro l'[[ergastolo]], per l'abolizione dell'ergastolo ostativo dall'ordinamento italiano e per i diritti dei detenuti, esprimendo posizioni [[Garantismo|garantiste]]<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/09/24/gli-uomini-ombra-che-moriranno-in-carcere.html Adriano Sofri, ''Gli uomini ombra che moriranno in carcere'']</ref>.
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Testimone attento, ma raramente distaccato, si appassionò in particolare a due cause: quella dell'indipendenza della [[Prima guerra cecena|Cecenia]] e quella di [[Assedio di Sarajevo|Sarajevo]], durante la [[guerra in Bosnia ed Erzegovina]] (fu anche inviato di guerra nella capitale bosniaca), esprimendosi contro la politica della [[Russia]], e della [[Repubblica di Serbia (1990-2006)|Serbia]] nel corso delle [[guerre jugoslave]]. Nel 1996, in [[Cecenia]], fece da mediatore per il rilascio di due cooperanti italiani sequestrati da un gruppo di indipendentisti.<ref>{{Cita web |url=http://www.sofri.org/vita.html |titolo=Sandro Pocaterra e Giuseppe Valenti, ''Ad Adriano Sofri noi dobbiamo la vita'' |accesso=24 ottobre 2015 |dataarchivio=22 dicembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151222143621/http://www.sofri.org/vita.html |urlmorto=sì }}</ref>
Negli anni del carcere Sofri ha scritto molto; una breve, ma assai intensa, rubrica quotidiana su [[Il Foglio (quotidiano)|''Il Foglio'']] (''Piccola posta'', sul quotidiano fondato dall'amico [[Giuliano Ferrara]], che da sempre ha dato ospitalità a Sofri pur essendo un giornale all'epoca vicino alle posizioni del centrodestra), una collaborazione regolare con ''[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]'' e la rubrica ''Dopotutto'' sull'ultima pagina di [[Panorama (rivista)|''Panorama'']], interrotta quando [[Maurizio Belpietro]] è diventato direttore del settimanale. Nel 2015 ha cessato la sua collaborazione con ''la Repubblica'' dopo che [[Ezio Mauro]] ha annunciato l'imminente termine della sua direzione del giornale<ref>{{cita web|url=http://www.ilfoglio.it/piccola-posta/2015/11/25/ezio-mauro-repubblica-guerra-mondiale___1-vr-135381-rubriche_c410.htm|titolo=Quant'è difficile per Ezio Mauro lasciare Repubblica durante una guerra mondiale|pubblicazione=il Foglio
Nel 2001 scrisse una lettera-articolo a [[Oriana Fallaci]], in risposta a ''[[La rabbia e l'orgoglio]]'', ma sarà pubblicata su ''ll Foglio'' solo nel 2016.<ref name=fallaci>[https://it-it.facebook.com/notes/conversazione-con-adriano-sofri/una-mia-vecchia-lettera-non-spedita-a-oriana-fallaci/10153560212187547/ Una mia vecchia lettera non spedita a Oriana Fallaci]</ref>
In alcuni articoli si è schierato a favore di un intervento militare nella [[guerra civile siriana]] e contro lo [[Stato Islamico (organizzazione)|Stato Islamico]]; Sofri considera alcune guerre, come quella del Kosovo, come azioni di polizia internazionale.<ref>[http://www.ilfoglio.it/esteri/2015/12/07/caro-renzi-ma-intervieni-o-no___1-vr-135798-rubriche_c152.htm Adriano Sofri, ''Caro Renzi, ma intervieni o no?''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151213125950/http://www.ilfoglio.it/esteri/2015/12/07/caro-renzi-ma-intervieni-o-no___1-vr-135798-rubriche_c152.htm |date=13 dicembre 2015 }}, il Foglio, 7 dicembre 2015</ref> Tuttora scrive su ''Il'' ''Foglio''<ref name= dellarti /><ref>[http://www.ilsussidiario.net/News/Cinema-Televisione-e-Media/2014/1/25/CHE-TEMPO-CHE-FA-Chi-e-Adriano-Sofri-cofondatore-di-Lotta-Continua/461665/ CHE TEMPO CHE FA/Chi è Adriano Sofri, cofondatore di Lotta Continua]</ref> e i suoi interventi sono ripresi anche da una pagina Facebook gestita personalmente intitolata ''Conversazione con Adriano Sofri''.
Nel 2016 e in seguito si è occupato particolarmente della situazione di Siria e Iraq, visitando anche i campi profughi degli [[Yazidi]] nel [[Kurdistan iracheno]] e realizzando numerosi reportage dall'Iraq per ''Il Foglio''<ref>{{cita web|url=http://www.ilfoglio.it/piccola-posta/2016/10/12/nadia-murad-e-il-rumore-delle-star-impegnate-in-medio-oriente___1-vr-149049-rubriche_c292.htm|titolo=Nadia Murad e il rumore delle star impegnate in medio oriente|accesso=12 ottobre 2016|dataarchivio=12 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161012083744/http://www.ilfoglio.it/piccola-posta/2016/10/12/nadia-murad-e-il-rumore-delle-star-impegnate-in-medio-oriente___1-vr-149049-rubriche_c292.htm|urlmorto=sì}}</ref>, mentre nel [[2022]] ha visitato come inviato giornalistico [[Kherson]], [[Odessa]] e altri luoghi in [[Ucraina]] durante la [[Invasione russa dell'Ucraina del 2022|guerra]].
== La vicenda giudiziaria ==
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=== Fine pena ed eventi successivi ===
Il 16 gennaio [[2012]], godendo di alcuni sconti e riduzioni, tra cui l'[[indulto]] del 2006, l'ufficio di sorveglianza di [[Firenze]] ha firmato il provvedimento di fine pena per Adriano Sofri, che ha scontato, sotto vari regimi di detenzione (9 anni in carcere, 7 in semilibertà e arresti domiciliari<ref>
Nel [[2015]] venne nominato tra i consulenti esterni, a titolo gratuito, di una "tavola rotonda" dei cosiddetti "stati generali" per la riforma delle carceri, su indicazione del ministro [[Andrea Orlando]], ma rinunciò in seguito alle polemiche suscitate.<ref>[http://www.ilfoglio.it/politica/2015/06/23/adriano-sofri-risponde___1-v-130126-rubriche_c335.htm ''Adriano Sofri risponde''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150625044955/http://www.ilfoglio.it/politica/2015/06/23/adriano-sofri-risponde___1-v-130126-rubriche_c335.htm |date=25 giugno 2015 }}, il Foglio</ref> Lo stesso anno Sofri ha partecipato alla commemorazione del ventennale della morte di [[Alexander Langer]], svoltasi presso il [[Parlamento europeo]] a [[Bruxelles]]; Sofri era stato oratore anche della commemorazione immediata due settimane dopo il suicidio dell'amico nel 1995.<ref>{{Cita web |url=http://www.unacitta.it/newsite/index2.asp?ref=indexlanger |titolo=In memoria - Su Alexander Langer |accesso=2 luglio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160818202820/http://www.unacitta.it/newsite/index2.asp?ref=indexlanger |dataarchivio=18 agosto 2016 |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.balcanicaucaso.org/aree/Bosnia-Erzegovina/Bruxelles-ricorda-il-visionario-Langer|titolo=Bruxelles ricorda il visionario Langer}}</ref>
==Cultura di massa==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | 1 = http://www.ilfoglio.it/piccola-posta/elenco-articoli___3-r-33-0-0_c246.htm | 2 = La rubrica ''Piccola Posta'' su Il Foglio | accesso = 13 aprile 2015 | dataarchivio = 12 aprile 2015 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150412232100/http://www.ilfoglio.it/piccola-posta/elenco-articoli___3-r-33-0-0_c246.htm | urlmorto = sì }}
* {{cita web | 1 = http://www.sofri.org/ | 2 = ''Il caso Sofri, Bompressi e Pietrostefani'' | accesso = 4 febbraio 2014 | dataarchivio = 15 giugno 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20060615044447/http://www.sofri.org/ | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://www.sofri.org/biacchessi.html|titolo=Il caso Sofri|accesso=10 settembre 2007|dataarchivio=22 aprile 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080422014415/http://www.sofri.org/biacchessi.html|urlmorto=sì}}
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