Blasted: differenze tra le versioni
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Aleks Sierz, nel suo studio pubblicato nel 2001 sul nuovo teatro britannico degli anni Novanta, ''In-Yer-Face Theatre: British Drama Today,'' indicò ''Blasted'' e la sua autrice come uno dei rappresentanti di quel rinnovamento del teatro britannico fiorito in Gran Bretagna nell'ultimo decennio del secolo, promosso da giovani drammaturghi poco più che ventenni, da lui denominato ''In-Yer-Face Theatre,'' caratterizzato da una forma di teatro viscerale, inteso a provocare allarme suscitando sensazioni estreme, scioccando gli spettatori attraverso una scrittura particolarmente aggressiva e scene incentrate su violenza, sesso, uso di droghe, che trasformarono il linguaggio del teatro degli anni novanta, "rendendolo più diretto, crudo ed esplicito".<ref>{{Cita libro|autore=Aleks Sierz|titolo=In-yer-face theatre: British drama today|anno=2001|editore=Faber and Faber|città=London|lingua=en|cid=Sierz|ISBN=0-571-20049-4}}</ref>
[[File:MarkRavenhill.JPG|sinistra|miniatura|235x235px|[[Mark Ravenhill]]]]
Per la notorietà e l'impatto ottenuto, ''Blasted'' venne letto come il fulcro di questa generazione di scrittori e drammaturghi, giovani disillusi, "i figli disorientati della signora Thatcher",<ref>{{Cita libro|autore=Benedict Nightingale|titolo=The Future of Theatre|anno=1998|editore=Phoenix|città=London|lingua=en|p=20|ISBN=0297819577}}</ref> che rifiutavano qualsiasi codice morale vincolante o comune senso di decenza, rappresentando una Gran Bretagna allo sbando;<ref name=":19">{{Cita|Sierz|p. 4}}</ref> di essa facevano parte, oltre a Sarah Kane, scrittori come [[Mark Ravenhill]], Phyllis Nagy, Anthony Neilson, [[Joe Penhall]], Rebecca Prichard e Michael Wynne, raccolti intorno
in the British Theatre Today|rivista=New Theatre Quarterly|volume=14|numero=56|p=325|pp=|lingua=en|doi=10.1017/S0266464X00012409}}</ref>
Con questo genere teatrale, indicato anche con neologismi alternativi come "New Brutalism", "Theatre of Urban Ennui' (il Teatro della noia urbana), "Britpack"<ref>(<abbr>EN</abbr>) Benedict Nightingale, ''The Future of Theatre'', London, Phoenix, 1998, pp. 17-22, [[ISBN]] [[Speciale:RicercaISBN/0297819577|0297819577]].</ref><ref>{{Cita|Sierz|p. 18}}</ref> Sarah Kane rifiutò sempre di identificarsi, ritenendo che l'appartenenza a qualsiasi movimento fosse "esclusiva piuttosto che inclusiva".<ref>{{Cita|Saunders|p. 8}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Rodolfo Di Giammarco|titolo=Sarah Kane "Io, Hooligan del teatro"|pubblicazione=La Repubblica|data=2 aprile 1997}}</ref>
Graham Saunders, intervenendo sulla possibile vicinanza dell'opera di Kane con un particolare gruppo di drammaturghi, ha invece indicato una precedente generazione di scrittori, emersi tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, soprannominati "New Jacobeanists", che includevano [[Edward Bond]], [[Peter Barnes (sceneggiatore)|Peter Barnes]], [[Howard Brenton]] e [[Howard Barker]], con cui Kane avrebbe condiviso l'ossessione per la rappresentazione della violenza e il fascino del grottesco, accompagnati da un mordente [[umorismo nero]].<ref>{{Cita|Saunders|pp. 19, 23}}</ref> Kane nutriva un'ammirazione profonda per Edward Bond, autore di ''Saved'', che al pari del suo ''Blasted'' aveva sollevato un'enorme scandalo fra pubblico e critici dopo la sua rappresentazione, e ammise apertamente che egli rappresentò la principale ispirazione delle sue opere.<ref>{{Cita|Saunders|p. 24}}</ref> Da
== Stile e struttura ==
{{Citazione|Tutta la buona arte è sovversiva nella forma o nel contenuto. E l'arte migliore è sovversiva nella forma e nel contenuto|Sarah Kane, in Langridge e Stepenson, ''Rage and Reason'', p. 130}}
[[File:Henrik Ibsen, 1869.jpg|miniatura|Henrik Ibsen, 1869]]
Secondo lo studioso britannico Graham Saunders la prima metà di ''Blasted'' rappresenta "un esempio da manuale di struttura drammatica [[Ibsen|ibseniana]] e [[Cecov|cecoviana]]". Le indicazioni di scena con cui si apre l'opera
L'opposta personalità di Cate viene espressa usando lo stesso schema: "Cate entra in camera. Posa la borsa a terra e molleggia sul letto. Gira per tutta la stanza, guardando in ogni cassetto, toccando tutto, annusa i fiori e sorride" ed esclama: "Stupendo".<ref name=":9" /> Quando risponde ai primi attacchi di Ian, balbetta;<ref name=":13">{{Cita|''Dannati''|p. 9}}</ref> due volte, nel corso del dramma, si succhia il pollice, come una bambina, amplificando la sua innocenza, l'abuso e lo squilibrio, anche generazionale, che marca il suo rapporto con Ian.<ref>{{Cita|Saunders|p. 69}}</ref>
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