Vallo alpino in Alto Adige: differenze tra le versioni
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Mussolini fondava la sua diffidenza su diversi fatti:
*Nel 1934
*Il 1º settembre [[1939]] la Germania invase la [[Polonia]], fattore che scatenò la seconda guerra mondiale. Poco dopo l'[[Armata Rossa]] occupò la Polonia da oriente (17 settembre [[1939]]), cosa che Hitler aveva già [[Patto Molotov-Ribbentrop|concordato in segreto]] il 23 agosto 1939 con il suo nemico giurato [[Stalin]], ma non informandone l'alleato italiano e cogliendolo del tutto di sorpresa. Ciò causò non poco imbarazzo a Mussolini, il quale era preoccupato da tempo delle mire tedesche sull'Alto Adige.
Sul fronte francese, sino al maggio del [[1940]], la [[Wehrmacht]] rimase inerte di fronte alla [[linea Maginot]], uno sbarramento ritenuto fino a quel tempo invalicabile. Tale complesso di fortificazioni era un potente ed efficace mezzo per contrastare una possibile invasione tedesca e si estendeva sull'intero confine tra [[Francia]] e Germania, dalla [[Svizzera]] al [[Lussemburgo]].
Fu così che il 21 novembre 1939, mentre la guerra era già iniziata ma senza il coinvolgimento dell'Italia, che si era definita "non belligerante", Mussolini diede l'ordine di fortificare massicciamente il confine settentrionale dell'Italia, con la costruzione del vallo alpino del Littorio in Alto Adige.
La ''[[blitzkrieg]]'' condotta dai tedeschi ai danni dei francesi dal 10 maggio [[1940]] con la [[campagna di Francia]], aggirando attraverso le pianure di [[Belgio]] e [[Paesi Bassi]] (ma anche attraverso le montuose [[Ardenne]]) la linea Maginot, convinse Mussolini - illuso dell'imminenza di una vittoria totale tedesca grazie alla "guerra lampo" - a far entrare l'Italia in guerra il 10 giugno [[1940]] a fianco della Germania, contro la [[Gran Bretagna]]
La maggioranza degli abitanti di lingua tedesca dell'[[Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]] accolse negativamente l'idea che il governo di Roma costruisse una muraglia fortificata tra loro ed i vicini del [[Tirolo del Nord]]. Per la costruzione dei [[bunker]] e dei [[Fossato (architettura)|fossati]] anticarro furono espropriati infatti preziosi terreni da pascolo, sui quali furono erette costruzioni militari che poi divennero parte integrante del paesaggio naturale.
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[[File:Opera 4.32cimabanche.jpg|thumb|left|La caponiera d'ingresso dell'opera 4, [[sbarramento Passo Cimabanche]]]]
Il 1º agosto [[1943]] la 44ª divisione di fanteria marciò dunque attraverso il nord Italia, senza che nessun colpo d'arma da fuoco venisse sparato. I tedeschi arrivarono il 4 agosto [[1943]] fino a [[Colle Isarco]], [[Vipiteno]], [[Fortezza (Italia)|Fortezza]], [[Bressanone]] e [[Bolzano]], dove le truppe italiane sospettose osservavano scrupolosamente. Iniziò così il gioco del "gatto col topo" lungo la linea del Brennero. Gli italiani riposizionarono in Alto Adige due divisioni alpine, reduci dalla [[Fronte orientale (1941-1945)|campagna di Russia]], la [[Brigata alpina "Tridentina"|Tridentina]] e [[4ª Divisione alpina "Cuneense"|Cuneense]], solo il 7 agosto [[1943]] per occupare i punti chiave degli sbarramenti del Vallo Alpino da Bolzano sud al Brennero. Allo stesso tempo reclamavano la ritirata della 44ª divisione tedesca. La mossa avversaria fu l'ordine di Hitler di occupare le fortificazioni lungo la linea del Brennero, dato che gli interessava mantenere un corridoio libero e scorrevole. Tra il 7 e l'8 agosto [[1943]] vennero occupate le cime e le postazioni attorno al [[passo del Brennero]] dal gruppo tedesco ''Furbach''.<ref name="BM99-44">{{Cita|Bernasconi & Muran 1999|p. 44|Bernasconi 1999}}.</ref> Il 9 agosto il Generale Gloria minacciò nuovamente i soldati tedeschi di non avvicinarsi a più di 50 metri dalle fortificazioni altrimenti sarebbe passato ad usare la forza. Il generale Feuerstein chiese anche di
[[File:SbarramentoResiaOpera 18.39.JPG|thumb|La torretta dell'opera 18 dello [[sbarramento Passo Resia]] vista dall'esterno]]
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===La distruzione delle opere===
[[File:SbarramentoResiaOpera III.12.jpg|thumb|Esempio di distruzione delle opere: qui i resti dell'opera III dello [[sbarramento Passo Resia]]]]
Dal [[1992]], quando sono state dismesse e quindi chiuse e saldate tutte le opere, è iniziata la loro decadenza. Alcune sono state distrutte, per
Segue l'elenco delle opere oggi non più esistenti, o pesantemente modificate:
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