Primo triumvirato: differenze tra le versioni

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==Fine del triumvirato==
{{Vedi anche|Guerra civile romana (49-45 a.C.)}}
L'alleanza aveva permesso ai Triumviri di dominare la politica romana completamente, ma non poteva farsi indefinitamente carico delle ambizioni, degli egoismi e delle gelosie dei tre; Cesare e Crasso erano molto vicini, ma a Pompeo non piaceva Crasso; Pompeo divenne sempre più invidioso dei successi spettacolari che Cesare aveva in [[Gallia]], dove aveva conquistato e annesso a Roma tutto il territorio dell'attuale [[Francia]] e una parte dell'Africadella Germania settentrionale. La morte della figlia Giulia, moglie di Pompeo, durante un parto e l'ignominiosa sconfitta e morte di Crasso alla [[battaglia di Carre]] per mano dei [[Parti]] nel [[53 a.C.]](nella quale al ricco cittadino romano fu fatto bere oro fuso e successivamente fu tagliata la testa) posero di fatto termine all'alleanza.
 
Pompeo era rimasto a [[Roma]] – aveva governato le sue province spagnole per mezzo di [[legatus|legati]] – e aveva avuto il controllo virtuale della città per tutto questo tempo. Gradualmente si allontanò sempre più dalla sua alleanza con Cesare, sposando la figlia di [[Quinto Cecilio Metello Pio Scipione Nasica]], uno dei ''boni'', la fazione più conservatrice del Senato e strenuo avversario di Cesare. Pompeo fu eletto console senza collega nel [[52 a.C.]] e prese parte all'opposizione politica che spinse Cesare, di ritorno dalla Gallia, ad attraversare il [[Rubicone]] nel [[49 a.C.]], iniziando così la [[Guerra civile romana (49 a.C.)|guerra civile romana]]. Pompeo fu nominato comandante in capo delle forze del Senato ma fu sconfitto dall'ex alleato Cesare nella [[battaglia di Farsalo]], dopo essere inizialmente uscito vincitore in un'altra battaglia contro le truppe di Cesare.