Francesco Delfino: differenze tra le versioni
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Nel [[1993]] [[Giuseppe Rosina]], un ex detenuto che condivise la cella con neofascisti a vario titolo coinvolti in questa ed altre vicende del periodo, dichiarò che il Delfino ed il giudice Arcai, che indagava sulla strage, "''erano due corpi e una sola anima''" e che ad essi avrebbe dichiarato nel giugno del [[1975]] che fra la vicenda della strage di piazza della Loggia e la sparatoria di [[Altopiano di Rascino|Pian del Rascino]], avvenuta in un campo paramilitare in cui era morto il neofascista [[Giancarlo Esposti]], o almeno fra i gruppi eversivi responsabili della strage e quelli che avevano attrezzato il campo paramilitare, potevano esservi collegamenti, dato che esponenti di questi ultimi<ref>Salvatore Vivirito e ad Alessandro Danieletti, con cui era in cella a [[Lodi]]</ref> avevano dichiarato di sapere chi avesse perpetrato la strage: "''l'avevano messa i camerati di Milano appoggiandosi a quelli di Brescia''"<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1993/novembre/10/Gianni_Nardi_Delle_Chiaie_spie_co_0_9311104720.shtml Archivio Corriere delle Sera]</ref>. Il giudice Arcai fu sollevato dall'inchiesta quando nel successivo novembre suo figlio Andrea fu sospettato di partecipazione alle cosiddette [[trame nere]].
Nel 1998 Carlo Fumagalli affermò che Delfino sarebbe stato l'organizzatore ed il mandante della strage, mentre a collocare materialmente l'esplosivo sarebbe stato Maifredi; contemporaneamente dichiarò che nel periodo della strage il [[Movimento di Azione Rivoluzionaria|MAR]] aveva in progetto un tentativo di colpo di stato con l'appoggio dei carabinieri, ma che il piano si sarebbe rivelato una trappola<ref>[http://www.strano.net/stragi/stragi/crono/crono98.htm Fonte]</ref>. Fumagalli era stato arrestato da Delfino il 9 maggio [[1974]]<ref>19 giorni prima della strage</ref>, poche ore dopo aver diramato un comunicato stampa nel quale congiuntamente il [[Movimento di Azione Rivoluzionaria|MAR]], le [[Squadre d'Azione Mussolini|SAM]], [[Avanguardia
A seguito di alcune dichiarazioni rilasciate da [[Donatella Di Rosa]] (detta dalla stampa ''Lady Golpe''), un nuovo filone d'indagine aveva preso l'avvio nel [[1993]]. Il ruolo ricoperto dal Delfino nelle investigazioni successive all'attentato cominciò ad essere oggetto di interesse; ad esempio, la [[Commissione parlamentare d'inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi|Commissione Stragi]] più volte, in diverse audizioni, richiese a diversi soggetti notizie circa il generale Delfino ed il suo operato nella circostanza e riguardo ad indagini effettuate sull'eversione di destra.
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