Giorgio Rodocanacchi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
fix link
Riga 59:
Promosso [[capitano di vascello]] nel maggio 1940, la dichiarazione di guerra a Francia e Gran Bretagna lo colse in servizio alla Direzione del personale e dei servizi militari.<ref name=A6p454/> Nel maggio 1941 assunse il comando dell'[[incrociatore leggero]] ''[[Alberico da Barbiano (incrociatore)|Alberico da Barbiano]]'', impiegato nella scorta ai convogli navali verso l'[[Africa Settentrionale Italiana]].<ref name=A6p454/>
 
Il 12 dicembre 1941 l'incrociatore lasciò il porto insieme alla nave gemella ''[[Alberto di Giussano]]'' per trasportare rifornimenti urgenti di [[carburante]] per aerei, munizioni e viveri da [[Palermo]] a [[Tripoli]]. [[Battaglia di Capo Bon|Venne intercettato al largo di Capo Bon]] dalla 4th Destroyer Flotilla della [[Royal Navy]], ossia quattro cacciatorpediniere nemici (i britannici ''[[HMS Sikh (F82)|Sikh]]'', ''[[HMS Legion (G74)|Legion]]'' e ''[[HMS Maori (F24)|Maori]]'' e l'olandese {{nave|Hr. Ms.|Isaac Sweers|1941|6}}); prima di avere il tempo di reagire (solo poche mitragliere poterono aprire il fuoco), la nave, centrata da almeno tre [[siluro|siluri]] lanciati dal ''Sikh'', dal ''Legion'' e dal ''Maori'', e da varie cannonate, s'incendiò all'istante, capovolgendosi, senza lasciare scampo per chi si trovava sottocoperta.<ref name=A6p455>{{Cita|Alberini, Prosperini 2016|p. 455}}.</ref>
 
Incurante della propria salvezza organizzò il salvataggio dell'equipaggio e cedette poi il proprio salvagente ad un marinaio che ne era sprovvisto scomparendo nei gorghi con l'unità al suo comando.<ref name=A6p455/> Fu decorato con la [[medaglia d'oro al valor militare]] alla memoria.<ref name=A6p455/>