Samarcanda: differenze tra le versioni

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{{Citazione|Samarcan è una nobile cittade, e sonvi cristiani e saracini|Marco Polo, ''Il Milione''}}
 
Nel [[1370]] [[Tamerlano]] decise di abbellire Samarcanda e usarla come capitale dell'[[impero timuride]] che avrebbe costruito e che si sarebbe esteso dall'[[India]] alla [[Turchia]]. Per 35 anni la città fu ricostruita e fu piena di cantieri, con [[artigiani]] e [[architetti]] provenienti dalle parti più disparate dell'[[Impero timuride]]. Tamerlano fece così sviluppare la città, che divenne il centro della regione chiamata in Occidente [[Transoxiana]] e, similmente, dagli Arabi, per i quali era ''Mā warāʾ al-Nahr'', «Ciò che è al di là del Fiumefiume [[Oxus]]».
 
Suo nipote [[Ulugh Beg]] governò il paese e la sua capitale per 40 anni. Creò varie scuole attente allo studio delle scienze, della [[matematica]] e dell'[[astronomia]]. Ordinò anche la costruzione di un grande osservatorio, di cui restano imponenti tracce.
 
Nel [[XVI secolo]] gli [[Uzbeki]] spostarono la capitale a [[Bukhara]] e Samarcanda iniziò un lento declino. Dopo l'assalto dei Persiani guidati da [[Nadir Shah]], la città fu abbandonata nel [[XVIII secolo]]. L'[[Emirato di Bukhara|emiro di Bukhara]] tentò di ripopolare la città alla fine di quel secolo.
 
Nel [[1868]], la città divenne parte dell'[[Impero russo]], essendo stata conquistata dal colonnello [[Alexander Konstantinovich Abramov|A.K. Abramov]], nonostante il contrattacco da parte di forze guidate da [[Abdul Malik Tura]], figlio dell'[[EmiroEmirato di Bukhara|emiro di Bukhara]], e dal [[Bey (carica)|Bek]] di [[Shahrisabz]]. Abramov divenne il primo [[governatore]] militare della città di Okrug che i [[Russi]] scelsero come capitale amministrativa della zona. La città divenne successivamente capitale del [[Turkestan russo]] e venne raggiunta dalla [[ferrovia transcaspica]] nel [[1888]]. Divenne capitale della [[Repubblica Socialista Sovietica Uzbeka]] dal [[1925]] fino al [[1930]].
 
La città è reclamata dai nazionalisti tagiki che, oltre a essere maggioranza nel luogo, vorrebbero che essa tornasse a far parte del [[Tagikistan]], al quale dicono essa apparterrebbe storicamente<ref>{{Cita libro|nome=Riccardo|cognome=Affinati|titolo=Città fatali I|url=https://books.google.com/books?id=QUwGCwAAQBAJ|accesso=7 settembre 2016|data=27 novembre 2015|editore=Soldiershop Publishing|ISBN=9788899158965}}</ref>.