Ossicodone: differenze tra le versioni

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L''''ossicodone''' (commercializzato in Italia e in vari paesi del mondo come ''OxyContin''<sup>[[Trademark|TM]]</sup> nella versione a rilascio prolungato, e nella versione a rilascio immediato in associazione al [[paracetamolo]], in Italia come ''Depalgos''<sup>TM</sup> e negli Stati Uniti ''Percocet''<sup>TM</sup>) è un farmaco appartenente alla classe degli [[oppioide|oppioidi]], di cui è [[agonista]] puro e forte.<ref>{{Cita web|url=https://www.aimac.it/libretti-tumore/terapia-dolore/farmaci-oppioidi-cancro|titolo=I farmaci oppioidi|sito=Aimac - Associazione Italiana Malati di Cancro|accesso=12 luglio 2021}}</ref> L'ossicodone è uno degli antidolorifici oppioidi più diffusi al mondo nonché uno dei più utilizzati per le [[cure palliative]] nei casi di [[dolore]] cronico ed episodico. Appartenente al gruppo dei [[Fenantrene|fenantreni]], l'ossicodone è ampiamente impiegato nei pazienti [[Oncologia|oncologici]]. In generale, è prescritto ai pazienti di almeno 18-20 anni che richiedono un trattamento preventivo e/o sintomatico del dolore da moderato a grave.
 
L'ossicodone è sintetizzato a partire dalla [[tebaina]] e possiede una potenza simile alla [[morfina]], più o meno potente a secondo della formulazione. Il farmaco produce il metabolita [[ossimorfone]] (al 15%), quest'ultimo è potente circa 10 volte la morfina. In Nord America esistono medicinali a base di ossimorfone (''Opana'', ''Opana ER'') con dosaggio fino a 40 &nbsp;mg. Quest'ultimo dosaggio presenta un'equianalgesia, indicativamente, pari a 400 &nbsp;mg di morfina. Si tratta di un metabolita attivo ed estremamente potente contro il dolore.
 
L'ossicodone, invece, ha un effetto analgesico con rapporto 2:3 o 1:2 con la morfina. Ciò significa che se assunto per via orale, 20 &nbsp;mg di ossicodone a rilascio immediato equivalgono, circa, a 30 &nbsp;mg di morfina, sempre a rilascio immediato. La formulazione a rilascio prolungato, invece, è considerata più potente, poiché l'ossicodone '''risulta più stabile''' per le 12 ore su cui il principio attivo viene distribuito, con 20 &nbsp;mg di ossicodone equivalenti a 40 &nbsp;mg di morfina. Tuttavia, se comparate le soluzioni orali per l'assunzione via endovenosa, la morfina risulta leggermente più potente dell'ossicodone.
 
La formulazione orale è in genere prescritta per il sollievo del [[dolore]] da moderato a grave. L'ossicodone, come molti oppiacei, crea costipazione, motivo per cui a bassi dosaggi può essere utilizzato contro sintomi gravi della diarrea. È inoltre formulato sia come unico [[principio attivo]] o in associazione con altri farmaci. È disponibile, in Italia, in associazione con [[paracetamolo]] (''Depalgos'', 5-10-20 &nbsp;mg + 325 &nbsp;mg di Paracetamolo) e naloxone (''Targin'', 5-10-20-40 &nbsp;mg + 1:2 in rapporto di naloxone). Negli Stati Uniti (U.S.A. è anche disponibile la combinazione tra ossicodone e [[ibuprofene]] (''Combunox'') e tra ossicodone e [[Acido acetilsalicilico|aspirina]] (''Percodan'').
 
Sintetizzato nel 1916 in [[Germania]] viene per la prima volta utilizzato clinicamente nel 1917 e messo in commercio negli [[Stati Uniti]] nel 1939. La sua scoperta è nata dalla necessità di trovare una soluzione meno pericolosa dell'eroina, fa parte quindi dei nuovi oppioidi semi-sintetici studiati per migliorare quelli al tempo già esistenti: [[morfina]], diacetilmorfina ([[eroina]]), usata in vari paesi del mondo come antidolorifico, {{Chiarire}} tra queste nazioni spicca il [[United Kingdom|Regno Unito]] e la [[codeina]] (si trova in commercio in Italia sempre associata al paracetamolo): più comunemente nella formulazione 500 &nbsp;mg di [[paracetamolo]] e 30 &nbsp;mg di [[codeina]]<nowiki>}} (la codeina non è molto pericolosa o nota per dare dipendenze).</nowiki>
 
==Abuso di ossicodone e OxyContin==
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Il farmaco, presentato ai medici come "una miracolosa cura a ogni genere di dolore, senza pericolo di dipendenza", fu ampiamente prescritto tra la fine degli anni '90 e l'inizio degli anni 2000 per le più varie patologie che provocassero dolore da lievemente moderato a molto grave. In breve tempo centinaia di migliaia di statunitensi divennero dipendenti dall'OxyContin.
 
L'esponenziale abuso era un fenomeno ben noto dalla Purdue Pharma, da ancor prima che la [[Drug Enforcement Administration|DEA]] cominciasse ad indagarvici. Anziché prendere provvedimenti, la Purdue Pharma sfruttò a proprio vantaggio l'elevato tasso di tossicodipendenti per incrementare il fatturato, proseguendo per oltre un decennio un'aggressiva politica di promozione commerciale. Anche molte cliniche per la terapia del dolore in Nord America sfruttarono il fenomeno a proprio vantaggio. Moltissime cliniche adottarono la pratica del "doctor shopping", che consiste in senso lato nell'acquistare da medici privati delle prescrizioni originali per ottenere ossicodone e oppiacei in generale.
 
La Purdue Pharma è considerata la principale responsabile, assieme ad altre case farmaceutiche come [[Teva Pharmaceutical Industries|Teva]] e [[Johnson & Johnson]], della cosiddetta epidemia degli oppioidi. Nonostante il forte decremento delle prescrizioni negli ultimi 15 anni, l'epidemia negli Stati Uniti non dà nessun segno di arresto, con dati fortemente preoccupanti che, dal 2020, sono peggiorati anche a causa della grave condizione sociale dovuta alla pandemia di [[SARS-CoV-2]].
 
Il farmaco causò direttamente (attraverso l'overdose) e indirettamente (costringendo i pazienti dipendenti a sostituirlo con altre droghe più pericolose, ma più economiche come l'eroina o il fentanyl) la morte di circa mezzo milione di statunitensi (al 2019). Nei 12 mesi tra aprile 2020 e 2021 negli Stati Uniti sono state registrate 100'000 vittime da overdose di oppiacei. L'ossicodone, di per sé, '''non è considerato fatale''', se assunto come da prescrizione. Tuttavia, oltre i 320 &nbsp;mg giornalieri può diventare pericoloso, soprattutto nei casi di abuso (attraverso inalazione o iniezione per via endovenosa) e quando associato ad altri farmaci, droghe o sostanze, come [[benzodiazepine]], [[Antidepressivo|antidepressivi]] e [[Etanolo|alcool]]. In Italia l'abuso di ossicodone è di gran lunga meno preoccupante che in Nord America, ma rappresenta comunque il farmaco oppiaceo che ha causato il maggior numero di tossicodipendenti dal 2010 a oggi.
 
== Storia ==
Martin Freund ed Edmund Speyer della [[Università di Francoforte]] sintetizzarono, nel 1916, l'ossicodone dalla [[tebaina]].<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Martin|cognome=Freund|nome2=Edmund|cognome2=Speyer|data=24 novembre 1916|titolo=Über die Umwandlung von Thebain in Oxycodeinon und dessen Derivate|accesso=2020-10-09|doi=10.1002/prac.19160940112|url=https://zenodo.org/record/1428060|lingua=de|via=''zenodo.org''}}</ref><ref name=":3">{{Cita libro|cognome=Sneader|nome=Walter.|titolo=Drug discovery : a history|lingua=en|data=2005|editore=Wiley|OCLC=57682419|ISBN=0-471-89979-8}}</ref> Pochi anni dopo la società farmaceutica tedesca [[Bayer]] cessò la produzione di massa dell'eroina per la dipendenza che comportava. Confidavano che un farmaco derivato dalla tebaina potesse mantenere l'effetto analgesico della [[morfina]] e dell'[[eroina]] con minor effetto di dipendenza. In qualche misura questo è stato raggiunto: preparazioni a lento rilascio di ossicodone non hanno effetto immediato, al contrario dell'eroina e della morfina, e hanno un'emivita decisamente maggiore. Non si può dire lo stesso delle soluzioni endovenose, che hanno emivita minore sia dell'eroina sia della morfina, per quanto non producano il rush euforico tipico degli oppiacei.
 
Il primo utilizzo clinico del farmaco è stato documentato nel 1917.<ref name=":3" /><ref>{{Cita pubblicazione|nome=A.|cognome=Sunshine|nome2=N. Z.|cognome2=Olson|nome3=A.|cognome3=Colon|data=1996-07|titolo=Analgesic efficacy of controlled-release oxycodone in postoperative pain|rivista=Journal of Clinical Pharmacology|volume=36|numero=7|pp=595-603|accesso=2020-10-09|doi=10.1002/j.1552-4604.1996.tb04223.x|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/8844441|lingua=en}}</ref><ref name=":3" /> Venne introdotto nel mercato degli [[Stati Uniti]] nel maggio 1939.
 
L'''[[International Narcotics Control Board]]'' stima che 11,5 tonnellate di ossicodone siano state prodotte in tutto il mondo nel 1998, con una crescita a 75,2 tonnellate nel 2007.<ref name=":4">{{Cita libro|autore=International Narcotics Control Board|editore=United Nations|titolo=Narcotic drugs : estimated world requirements for 2009, statistics for 2007|lingua=en|data=2009|OCLC=802882501|ISBN=978-92-1-055593-7}}</ref> Di tutti i paesi, gli Stati Uniti avevano il più alto consumo totale di ossicodone nel 2007 (82% del totale mondiale di 51,6 tonnellate) e inoltre il più alto consumo pro capite, seguiti da [[Canada]], [[Danimarca]], [[Australia]] e [[Norvegia]].<ref name=":4" />
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=== Interazioni ===
L'ossicodone viene metabolizzato dagli enzimi [[CYP3A4]] e [[CYP2D6]] e quindi la sua [[clearance]] viene alterata dagli inibitori e dagli induttori di questi enzimi, rispettivamente aumentando e diminuendo l'[[Emivita (farmacologia)|emivita]].<ref name=":6" /> Anche la naturale variazione genetica di questi enzimi può influenzare la clearance dell'ossicodone.<ref name=":6" />
 
Il [[Ritonavir]] e l'associazione [[lopinavir]] / ritonavir aumentano notevolmente le concentrazioni plasmatiche di ossicodone in volontari umani sani, perché causano l'inibizione di CYP3A4 e CYP2D6.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Tuija H.|cognome=Nieminen|nome2=Nora M.|cognome2=Hagelberg|nome3=Teijo I.|cognome3=Saari|data=2010-10|titolo=Oxycodone concentrations are greatly increased by the concomitant use of ritonavir or lopinavir/ritonavir|rivista=European Journal of Clinical Pharmacology|volume=66|numero=10|pp=977–985|accesso=2020-10-10|doi=10.1007/s00228-010-0879-1|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/20697700|lingua=en}}</ref> La [[rifampicina]] riduce notevolmente le concentrazioni plasmatiche di ossicodone a causa della forte induzione del CYP3A4.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Tuija H.|cognome=Nieminen|nome2=Nora M.|cognome2=Hagelberg|nome3=Teijo I.|cognome3=Saari|data=2009-06|titolo=Rifampin greatly reduces the plasma concentrations of intravenous and oral oxycodone|rivista=Anesthesiology|volume=110|numero=6|pp=1371–1378|accesso=2020-10-10|doi=10.1097/ALN.0b013e31819faa54|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/19417618|lingua=en}}</ref>
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==== Dipendenza e interruzione ====
{{Vedi anche|Dipendenza da oppiacei}}
I pazienti dipendenti fisicamente dall'ossicodone hanno alto rischio di manifestare sintomi di [[Crisi d'astinenza|astinenza]] quando interrompono bruscamente l'assunzione del farmaco. Per questo quando il farmaco è stato assunto per un periodo prolungato, viene sospeso gradualmente. Le persone che usano regolarmente l'ossicodone a scopo ricreativo o a dosi superiori a quelle prescritte corrono un rischio maggiore di incorrere in gravi sintomi di astinenza. I sintomi di astinenza da ossicodone, come nel caso degli altri oppioidi, possono includere ansia, attacchi di panico, nausea, insonnia, dolori muscolari, debolezza muscolare, febbre e altri sintomi simil-influenzali.
 
Sono stati segnalati sintomi da astinenza anche nei neonati le cui madri avevano assunto ossicodone durante la gravidanza.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Rakesh|cognome=Rao|nome2=Nirmala S.|cognome2=Desai|data=giugno 2002|titolo=OxyContin and neonatal abstinence syndrome|rivista=Journal of Perinatology: Official Journal of the California Perinatal Association|volume=22|numero=4|pp=324–325|accesso=2020-10-09|doi=10.1038/sj.jp.7210744|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/12032797|lingua=en}}</ref>
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== Collegamenti esterni ==
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