III legislatura della Repubblica Italiana: differenze tra le versioni
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Le [[elezioni politiche in Italia del 1958|elezioni politiche]] si svolgono il 25 maggio [[1958]] e i risultati non producono grosse sorprese, in quanto confermano sostanzialmente l'andamento espresso finora. [[Amintore Fanfani]] viene incaricato di formare il [[Governo Fanfani II|nuovo governo]] e si inaugura, da questo momento, la cosiddetta stagione politica del ''[[Centro-sinistra "organico"|Centro-sinistra]]'', costituita dall'accordo fra la DC e il PSI. Durante questo governo, e più precisamente il 14 agosto del [[1958|'58]], viene istituito il Ministero della Sanità (l'[[Italia]] era uno dei pochi Paesi occidentali a non possederlo).
Dopo una serie di conflitti interni alla DC e la crisi del governo, che viene battuto sull'approvazione di una serie di leggi, si dimettono due ministri (il contrasto è sull'introduzione del [[Codice della strada|Codice della Strada]]). Fanfani lascia governo e segreteria del partito.
L'incarico viene affidato ad [[Antonio Segni]] che vara il suo [[Governo Segni II|governo]], con l'appoggio esterno delle destre ([[Partito Nazionale Monarchico|PNM]], [[Partito Monarchico Popolare|PMP]] e [[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale|MSI]]). È il periodo in cui scoppia uno scandalo alimentare per presunte sofisticazioni dei cibi nel periodo natalizio fra il [[1959]] e il [[1960|'60]].
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Il [[Governo Fanfani III|successivo governo]] vede il ritorno sulla scena di Fanfani, da sempre favorevole ad accordi con la sinistra (con i socialisti in particolare). Si scontra, infatti, con Tambroni perché si era fatto appoggiare dal MSI.
A livello internazionale si è in piena [[guerra fredda]], l'Italia è apertamente schierata con l'alleanza atlantica, in contrapposizione al blocco sovietico; viene costruito il [[muro di Berlino]] e Fanfani è un protagonista della mediazione fra i due blocchi. Il governo si dimette il 2 febbraio [[1962]], dopo che il consiglio della DC aveva deliberato la creazione di un'alleanza di centrosinistra, su indicazione del segretario [[Aldo Moro]].
Nasce, pertanto, un nuovo governo, il [[Governo Fanfani IV|Fanfani IV]]: si tratta di un tripartito DC-PSDI-PRI, mentre il PSI mantiene un atteggiamento di collaborazione. È un governo relativamente "duraturo", che attua riforme importanti come l'aumento delle pensioni, l'eliminazione della censura sulle opere liriche e di prosa, l'avvio dell'urbanizzazione nazionale, la nazionalizzazione dell'energia elettrica, la riduzione della leva militare e l'unificazione della scuola media con l'obbligo scolastico a 14 anni.
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