Religioni nell'Impero mongolo: differenze tra le versioni
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La passione dei mongoli per la tolleranza religiosa colpì molto gli scrittori del [[XVIII secolo]]. «Gli inquisitori cattolici d'Europa» scrisse [[Edward Gibbon]] in un celebre passo, «che difendevano il nonsenso con la crudeltà, avrebbero potuto essere confusi dall'esempio di un barbaro, che anticipava le lezioni della filosofia e stabiliva con le sue leggi un sistema di puro teismo e perfetta tolleranza.» Egli prosegue aggiungendo, in una nota a piè di pagina, «si può trovare una singolare conformità tra le leggi religiose di Gengis Khan e di [[John Locke|Mr. Locke]].»<ref>{{cita|Morgan 2007|p. 39}}.</ref>
==Note==
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