M33 (elmetto): differenze tra le versioni

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[[File:Telino 1.jpg|miniatura|Telino per elmetto italiano da [[paracadutisti|parà]] ma utilizzato, senza il paranuca, anche sugli elmetti M33, uso riscontrato in particolare durante la missione in Libano negli anni ottanta]]
 
L''''M33''', abbreviazione della dicitura completa '(''Modello 1933''',) è stato l'[[elmetto]] standard del [[Regio Esercito]] e dell'[[Esercito Italiano]] dalla metà degli anni trenta agli inizi degli anni novanta, nato dalla riprogettazione dell'[[Elmetto M31|M31]]. Fu distribuito anche alla [[Regia Marina]] e alla [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]].
 
== Storia ==
Alcuni ritengono che il progettista dell'M33 sia stato l'ingegnere ungherese Nicolas Leszl, direttore della Smalteria e Metallurgica Veneta di Bassano del Grappa (dal 1925 al 1952) che rielaborò il mod. 31, progettato dall'ing. Guido Rosso dell'Arsenale di Torino. Secondo altri la progettazione del mod. 33 si deve all'ing. Guido Rosso già creatore del mod. 31. Tuttavia non si può escludere una collaborazione tra i due ingegneri nella creazione del mod. 33.
Nato dalla riprogettazione dell'M31, fu utilizzato dalle [[forze armate italiane]] dalla metà degli anni trenta agli inizi degli anni novanta del novecento
 
Alcuni ritengono che il progettista dell'M33 sia stato l'ingegnere ungherese Nicolas Leszl, direttore della Smalteria e Metallurgica Veneta di [[Bassano del Grappa]] (dal 1925 al 1952) che rielaborò il mod. 31, progettato dall'ing. Guido Rosso dell'Arsenale di Torino. Secondo altri la progettazione del mod. 33 si deve all'ing. Guido Rosso già creatore del mod. 31. Tuttavia non si può escludere una collaborazione tra i due ingegneri nella creazione del mod. 33.
 
Risultato subito semplice, compatto ed efficace nella protezione, è rimasto in dotazione all'esercito italiano sino agli inizi degli anni novanta, poi sostituito dagli elmi in [[kevlar]]. Probabilmente i quantitativi di elmetti M33 rimasti a disposizione del nuovo esercito nel dopoguerra dovevano essere davvero ingenti se si optò per la continuità nel suo utilizzo.
 
L'M33 ha ispirato altri elmetti di altre nazioni. In particolare la [[Bulgaria]] che lo ha pressoché copiato, la [[Polonia]] che ha però copiato solo la struttura interna o la [[Cecoslovacchia]] per la struttura interna del suo M53. Altri Paesi si sono ispirati all'M33 per alcuni aspetti. Nello stampaggio di questo elmetto è stato usato un acciaio composto da manganese, nichelio e carbonio. Si tratta di un acciaio "duro" e magnetico. È stato un ottimo elmetto da combattimento, efficace e resistente, a differenza del precedente mod. 16 che andò a sostituire. Il mod. 16 infatti aveva qualità balistiche inesistenti ed era inferiore per qualità al già scarso mod. Adrian di origine francese. Il mod. 16 comunque restò in servizio per alcuni reparti di seconda linea (ad es. difese costiere).
 
==Parti caratteristiche dell'elmetto M33==