Po: differenze tra le versioni
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{{Fiume
|immagine = Torino - vista ponte Isabella - Castello del Valentino e Mole Antonelliana.jpg
|didascalia = Il Po nella città di [[Torino]]
|nazione = ITA
|attraversa = {{IT-PMN}}<br />{{IT-LOM}}<br />{{IT-EMR}}<br />{{IT-VEN}}
|attraversa_2 = {{IT-CN}}<br />{{IT-TO}}<br />{{IT-VC}}<br />{{IT-AL}}<br />{{IT-PV}}<br />{{IT-LO}}<br />{{IT-CR}}<br />{{IT-MN}}<br />{{IT-PC}}<br />{{IT-PR}}<br />{{IT-RE}}<br />{{IT-FE}}<br />{{IT-RO}}
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|altitudine_sorgente = 2022
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Il '''Po''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ˈpɔ/|it}}<ref>{{DOP|id=1068841}}</ref><ref>{{Dipi|Po}}</ref>) è un [[fiume]] dell'[[Italia settentrionale]].
La sua lunghezza, 652 km<ref name="lunghezza">Qualora la si voglia invece considerare a partire dalle più lontane sorgenti del sistema fluviale nel suo complesso (quelle del [[Maira (torrente)|Maira]]), esso raggiunge la lunghezza di {{m|682|ul=km}}.</ref>, lo rende il più lungo fiume interamente compreso nel [[penisola italiana|territorio italiano]]<ref>Il più lungo fiume che nasce in Italia è la [[Drava]] (749 km), affluente del [[Danubio]], le cui sorgenti si trovano nel comune [[Alto Adige|altoatesino]] di [[Dobbiaco]]. Presso la [[Valle Spluga]] e la [[Val Bregaglia]], in [[provincia di Sondrio]], e precisamente nel comune di [[Piuro]], nasce altresì, e scorre in territorio italiano per circa 15 km, il [[Reno di Lei]], uno dei rami secondari del fiume [[Reno]], il quale è lungo 1 326 km e scorre per gran parte della sua lunghezza in [[Germania]].</ref>, quello con il [[bacino idrografico]] più esteso (circa 71
Ha origine in Piemonte, sul [[Monviso]], al [[Pian del Re]], bagna direttamente tre [[capoluogo|capoluoghi]] di provincia ([[Torino]], [[Piacenza]], [[Cremona]]) e ne lambisce un quarto ([[Ferrara]]), segnando inoltre per lunghi tratti il confine tra [[Lombardia]]
== Storia ==
=== Idronimo ===
Il fiume Po era geograficamente conosciuto già ai tempi dell'[[antica Grecia]] con il nome di ''Eridanós'' ({{lang-grc|Ἠριδανός}}, {{latino|Eridanus}}; nell'[[lingua italiana|italiano]] letterario Eridano); in origine stava
Le prime fonti storiche sono nella ''[[Teogonia (Esiodo)|Teogonia]]'' [[mitologia greca|greca]] di [[Esiodo]] ([[VII secolo a.C.]] circa), come nome di uno dei tanti figli del [[Titani|titano]] [[Oceano (divinità)|Oceano]] e la [[Ninfa (mitologia)|ninfa]] [[Teti (titanide)|Teti]] e dai quali derivano vari nomi di fiumi europei. Tale nome fu poi ripreso dallo storico [[Polibio]] nel [[II secolo a.C.]]<ref>{{Cita web |url=http://taurinorum.com/testi/Hator.html |titolo=Copia archiviata |accesso=25 gennaio 2013 |dataarchivio=14 maggio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160514091957/http://taurinorum.com/testi/Hator.html |urlmorto=sì }}</ref>, dove Eridano era uno dei figli di [[Fetonte]], caduto in un fiume durante una gara di bighe o carri, tanto da attribuirgli anche la porta dell'[[Ade]] e, cioè, gli [[inferno|inferi]], secondo la [[mitologia greca]], ma anche il titolo di un principe dedito ai [[Religione egizia|culti egizi]], figura che compare spesso in antichissime leggende su [[Storia di Torino|Torino]].
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Nell'antica Grecia esisteva un piccolo fiume chiamato Eridano (da molto tempo in secca), che sorgeva dalle alture dell'[[Attica]] orientale e si gettava nel [[Mar Egeo]] passando per la [[necropoli]] di [[Ceramico (Atene)|Ceramico]], nella parte sud della città di [[Atene]].
Per i [[Celti|
Il nome [[lingua italiana|italiano]] Po si ottiene quindi dalla contrazione del latino ''Padus'' > ''Pàus'' > ''Pàu'' > ''Pò''. In diverse lingue slave ([[lingua ceca|ceco]], [[lingua slovacca|slovacco]], [[lingua polacca|polacco]], [[lingua slovena|sloveno]], [[lingua serba|serbo]], [[lingua croata|croato]]) ma anche nelle [[lingue romanze]], quali il [[lingua romena|romeno]], spesso si usa ancora chiamare questo fiume ''Pad'' o ''Padus''. Parimenti, negli aggettivi di [[lingua italiana]], che solitamente ereditano la vecchia radice latina, esistono ancor oggi le parole ''paduano'', ''padano'', [[Pianura Padana]], fino a [[Padania]], il cui utilizzo si è maggiormente diffuso a partire dagli [[anni 1990|anni novanta]] del [[XX secolo]].
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=== Evoluzione ===
==== Età antica ====
Attorno al [[X secolo a.C.]] la linea di costa era arretrata dai 10
Nel VI secolo a.C. i
Forse a causa del grosso afflusso di acque, il ramo spinetico raddoppiò: nacquero l{{'}}''Olana'' (ora [[Po di Volano]]) e il ''Padoa'' (da cui potrebbe derivare il nome Po). Della allora linea di costa rimangono antichi dossi fossili: l'Argine Agosta, all'interno delle [[Valli di Comacchio]]. L'Olana sfociava più a nord rispetto a Spina
In epoca romana i porti più importanti sul Po furono: [[Cremona]], [[Piacenza]], [[Brescello]], [[Ostiglia]], ''Vicus Varianus'' (l'attuale [[Vigarano Mainarda]]) e ''Vicus Hobentia'' (l'attuale [[Voghiera|Voghenza]]).
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==== Età medievale ====
Contrariamente alla maggioranza dei percorsi stradali, le vie d'acqua non conobbero decadenza durante l'
IN ETA ROMANA}}</ref>. Protagonisti della
Anche il [[Po di Volano]], che scorre a Ferrara, era uno dei due corsi principali: questa situazione si protrasse fino al
Il nuovo tratto, più breve degli altri, dove l'acqua scorreva quindi più veloce, divenne il corso principale chiamato ''Po di Tramontana'' e poi ''Po di Venezia'', deviando dal ''Po di Volano'' a [[Pontelagoscuro]], qualche chilometro a nord di Ferrara.
Il Po, insieme ad altri fiumi dell'Italia settentrionale, durante tutto il [[
==== Età moderna ====
[[File:Confluente di Pavia, 1859 circa.jpg|miniatura|Francesco Trecourt, La darsena di [[Pavia]] alla confluenza del Naviglio Pavese nel [[Ticino (fiume)|Ticino]] con il [[piroscafo]] Contessa Clementina, 1859 circa, [[Pavia]], [[Musei civici di Pavia|Musei Civici]].]]
Tra il
Questa modifica estese in pochi anni il delta verso est, formando nuovi territori compresi nell'attuale [[
Una mappa del 1693 chiama ''Po di Venezia'' la [[defluenza|biforcazione]] nord del Po di Goro. Proseguendo verso est e giunto nei pressi di [[Donada]] lo stesso ramo viene denominato ''Po delle Fornaci''.
[[File:Photo_Po_River-_land_reclamation_works-_the_building_of_a_river_crossing_system_1930_-_Touring_Club_Italiano_2_6629.jpg|thumb|Costruzione di un argine durante i lavori di bonifica degli anni
Nel
Il Po di Levante, durante le grandi bonifiche operate negli [[Anni 1930|anni trenta del secolo scorso]], riguardanti l'[[idrovia Fissero-Tartaro-Canalbianco]], venne staccato dal Po di Venezia, rimanendone collegato tramite la [[conca di navigazione]] di [[Volta Grimana]] e divenne il ramo terminale del [[Tartaro-Canalbianco|Canalbianco]].
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=== Cartografia ===
L'opera cartografica fu proseguita con l'instaurazione del [[Regno Lombardo-Veneto]] dagli austriaci, che disegnarono il tratto da Ficarolo fino alla confluenza del [[Ticino (fiume)|Ticino]] (
Due carte di 47 tavole (530x889 mm) furono realizzate nel
Solo con l'Unità d'Italia si otterrà un'opera cartografica più completa del fiume, quando Francesco Brioschi (
== Descrizione ==
[[File:Po Torino Valentino - 2015.JPG|thumb|Il Po presso il [[Parco del Valentino]] a [[Torino]]
Il Po attraversa con il suo corso gran parte dell'[[Italia settentrionale]], da [[ovest]] verso [[est]] percorrendo tutta la [[Pianura Padana]].
Dalla sorgente alla foce, attraversa tredici province: [[Cuneo]], [[Torino]], [[Vercelli]] e [[Alessandria]] in [[Piemonte]]; [[Pavia]], [[Lodi]], [[Cremona]] e [[Mantova]] in [[Lombardia]]; [[Piacenza]], [[Parma]], [[Reggio Emilia]] e [[Ferrara]] in [[Emilia-Romagna]] e [[Rovigo]] in [[Veneto]]. I comuni "rivieraschi", cioè che toccano le sponde del fiume, sono 183.
Il bacino idrografico è ampio circa 71
Nel suo corso in pianura il fiume si divide spesso in più rami formando varie isole fluviali, la più grande delle quali, escluse quelle alla foce, è l'[[Isola Serafini]] situata nei pressi della foce dell'[[Adda]] a [[Castelnuovo Bocca d'Adda]], ma estesa circa 10 km² all'interno del comune di [[Monticelli d'Ongina]]. Nei pressi di Piacenza, a est del punto di confluenza del fiume Trebbia, è presente l'[[Isolotto Maggi]].
Sulle rive del Po abitano circa sedici milioni di persone e sono concentrate oltre un terzo delle industrie e della [[Agricoltura|produzione agricola]] italiana, così come oltre la metà del [[Zootecnica|patrimonio zootecnico]]. Ciò rende il fiume e il suo bacino una zona nevralgica per l'intera [[economia italiana]]
=== Corso del fiume ===
[[File:SorgentePo.jpg|sinistra|miniatura|Sorgente del Po a [[Pian del Re]]
[[File:Po River in Casale Monferrato.jpg|thumb|Lungo Po a [[Casale Monferrato]]|alt=]]
Oltre Torino, il Po con andamento verso est costeggia le estreme propaggini del [[Monferrato]] giungendo nella piana
Presso [[Bassignana]], il fiume punta definitivamente verso est per merito anche della forte spinta del [[Tanaro]], suo principale tributario di destra. Dopo questa confluenza il Po, ormai possente nella portata (oltre 500 m³/s), entra in territorio lombardo scorrendo in [[provincia di Pavia]]. Pochi chilometri a sud del capoluogo pavese il fiume riceve il contributo del [[Ticino (fiume)|Ticino]], suo principale tributario per volume d'acque, diventando così navigabile sino alla foce anche da grosse imbarcazioni, grazie
[[File:Fine lavori Cavo Napoleonico.png|miniatura|Fine lavori Cavo Napoleonico nel 1964. Da sinistra: Sergio La Sorda, Bruno Cassarini e Guido Bernardi, membri dell'Ufficio Speciale del Genio civile per il Reno.|alt=|276x276px]]
Giunge infine nella zona di [[Ferrara]]. Nella provincia di Ferrara,
Il [[delta del Po]], per la sua grande valenza ambientale, è stato dichiarato [[patrimonio dell'umanità]] dall'[[UNESCO]].
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=== Affluenti di destra ===
* [[Tanaro]], di gran lunga il maggiore per lunghezza (276 km), superficie di bacino (8
* [[Scrivia]], nasce dall'[[
* [[Trebbia]], sorge dal Monte Prelà (
* [[Taro (fiume)|Taro]], nasce dal [[Monte Penna (Appennino ligure)|monte Penna]] (a monte di [[Rapallo]]). Sbocca, poco dopo [[Fornovo di Taro|Fornovo]], nella [[Pianura Padana]] dopo avere ricevuto il [[Ceno]], con un alveo larghissimo (anche 2 km), taglia la via Emilia poco prima di [[Parma]] e sfocia nel Po presso Gramignazzo. È il terzo affluente di destra per portata media alla foce (circa 41 m³/s) e il 4º per lunghezza (126 km).
* [[Parma (torrente)|Parma]], nasce dal [[Lago Santo parmense]] e dai laghetti Gemio e Scuro posti sul crinale nei settori dei Monti [[Orsaro]] e [[Sillara]]. I due rami confluiscono a monte della località Bosco per dare origine al torrente Parma propriamente detto. Il corso d'acqua riceve numerosi affluenti tra i quali il torrente [[Baganza]], nella città di [[Parma]]. Dopo un percorso di circa 100 km si immette nel Po in località [[Mezzani|Mezzano Superiore]] apportando una media di 11,3 m³/s.
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* [[Stura di Lanzo]] che si origina poco a sud del [[Gran Paradiso]] dall'unione dei rami di ''[[Stura di Viù|Viù]]'', di ''[[Stura di Ala|Ala]]'' e di ''[[Stura di Valgrande|Valgrande]]'' e che, dopo 65 km di corso, entra nel Po con la copiosa portata media di 32 m³/s;
* [[Orco (torrente)|Orco]], altro fiume della zona del torinese che nasce dal [[Gran Paradiso]] e dopo circa 100 km di corso sfocia presso [[Chivasso]] nel Po apportando una media di 24 m³/s<ref name=PTA_al7>{{cita libro|cognome= AA.VV.|titolo= Piano di Tutela delle Acque - Revisione del 1º luglio 2004; Caratterizzazione bacini idrografici|url= http://www.regione.piemonte.it/ambiente/acqua/dwd/PTA/e_allegati_tecnici/I/Ic07.pdf|accesso= 20 maggio 2010|data= 1º luglio 2004|editore= Regione Piemonte|capitolo= Elaborato I.c/7|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160303033444/http://www.regione.piemonte.it/ambiente/acqua/dwd/PTA/e_allegati_tecnici/I/Ic07.pdf|dataarchivio= 3 marzo 2016|urlmorto= sì}}</ref>;
* [[Dora Baltea]], importante fiume che scaturisce dal [[Monte Bianco]] e che viene riccamente alimentato dai vasti [[ghiacciaio|ghiacciai]] del [[Monte Rosa]], del [[Cervino]], del [[Gran Paradiso]]. Essa prende il nome dal [[Balteo]], che scende dalla [[Valpelline (valle)|Valpelline]], percorre la [[Valle d'Aosta]] e sbocca nella pianura presso [[Ivrea]]. Al Po versa mediamente, dopo 160 km di corso che emungono un bacino di 4
* [[Sesia]] che origina dal [[Monte Rosa]] e percorre una valle (la [[Valsesia]]) non molto importante da un punto di vista trasportistico in quanto non conduce ad alcun valico stradale. Nei banchi sabbiosi, che esso abbandona lungo il suo corso, si trovano tracce d'[[oro]]. Bagna la città di [[Vercelli]] e si versa nel Po a 10 km a valle di [[Casale Monferrato|Casale]] dopo 138 km di corso con una portata media di più di 70 m³/s<ref name=PTA_al7 />;
* [[Agogna]], che nasce dal [[Mottarone]], attraversa la [[provincia di Novara]], la [[provincia di Pavia]] e sfocia nel Po dopo 140 km di percorso e una portata media di 13 m³/s;
* [[Ticino (fiume)|Ticino]], che nasce nella regione del [[Massiccio del San Gottardo|San Gottardo]] e scorre fino a [[Biasca]] in [[Val Leventina]] fiancheggiata da monti elevati. A Biasca la valle si apre e il fiume, dopo aver attraversato
* [[Olona (meridionale)|Olona]], talvolta indicato anche come Olona meridionale per distinguerlo dall'omonimo fiume che nasce in provincia di Varese, nasce presso [[Bornasco]] in provincia di Pavia e confluisce nel Po presso [[San Zenone al Po]]. L'Olona misura 40 km
* [[Lambro]], modesto fiume proveniente dal Triangolo Lariano, attraversa la [[Brianza]] e lambisce [[Milano]]. Confluisce nel Po a [[Orio Litta]] con una portata media di 12 m³/s. Il Lambro, detto anche Lambro Settentrionale, misura 130 km, il suo maggiore affluente è il Colatore [[Lambro
* [[Adda]], il maggiore affluente del Po per lunghezza (313 km)
* [[Oglio]], alimentato dalle acque che scendono dal [[Cevedale]], dall'[[Gruppo dell'Adamello|Adamello]]-[[Gruppo della Presanella|Presanella]] e dalla [[Presolana]], scorre impetuoso e rapido per un'ottantina di chilometri fino al [[
* [[Sarca-Mincio]], proveniente dal versante orientale dell'[[Gruppo dell'Adamello|Adamello]] con il nome di [[Sarca]], viene alimentato dalle acque delle [[Dolomiti di Brenta]] entrando presso [[Riva del Garda|Riva]] nel [[lago di Garda]] e uscendone presso [[Peschiera del Garda|Peschiera]] con il nome di [[Mincio]] notevolmente arricchito. Tocca la città di [[Mantova]] dopo aver tagliato il cordone di colline moreniche di [[Solferino]] e [[San Martino della Battaglia|San Martino]], teatro di battaglie della seconda guerra
[[File:Fiume Po a Piacenza.jpg|alt=Fiume Po a Piacenza, veduta aerea|miniatura|Fiume Po a [[Piacenza]] (Emilia-Romagna), veduta aerea (foto 2021)]]
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== Piene e alluvioni ==
[[File:Map Exogenous Dynamics II 1990 - Floods and river channel changes - River Po between Scrivia and Ticino - Touring Club Italiano CART-TEM-020 (cropped).jpg|thumb|Trasformazioni idrografiche e piene nel tratto tra lo Scrivia e il Ticino]]
[[File:Chiesa dei Santi Pietro e Paolo Apostoli (Sermide, Sermide e Felonica) 07.jpg|miniatura|verticale|Lapide che riporta i livelli delle inondazioni dell'11 novembre 1859 e del 23 ottobre 1872 murata sulla [[Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Sermide e Felonica)|chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo Apostoli]] a [[Sermide]]
Le piene del fiume, generalmente concentrate in autunno a causa delle piogge, sono abbastanza frequenti e possono essere anche imponenti e devastanti come avvenuto svariate volte nel [[XX secolo]]. Determinanti nelle piene sono soprattutto i tributari piemontesi ([[Dora Baltea]], [[Sesia]] e [[Tanaro]] in particolare) e lombardi ([[Ticino (fiume)|Ticino]]). Per fare alcuni esempi, durante la piena del novembre
Lo stesso avvenne anche nell'ottobre 2000, sempre in Piemonte, dove il fiume superò già a partire dal comune di [[Valenza (Italia)|Valenza]] i 10
I valori massimi assoluti di portata del Po sono stati raggiunti durante gli eventi alluvionali del 1951 e del 2000 con picchi di oltre 13
La prima alluvione causata dal Po di cui si ha notizia certa risale al 204 a.C. secondo quanto riportato da [[Tito Livio]]. Da allora sono noti 138 eventi (una media di circa una piena straordinaria ogni sedici anni)<ref>[http://www.piardi.org/luoghi/viadana_inondaz.htm http://www.piardi.org; LE INONDAZIONI DEL PO (o ERIDANO), dalla notte dei tempi]</ref>. Tra le più importanti si ricordano:
* 589 - [[
* 1152 - [[
* 1330 -
* 1705 -
* 1839 -
[[File:Po a San Benedetto (Mantova) 1.jpg|Il Po ingrossato a [[San Benedetto Po]] (Mantova), maggio 2009
Nel XX secolo le piene più importanti furono:
* Maggio e giugno 1917 -
* [[Alluvione del Polesine del novembre 1951|Novembre 1951]] -
* [[Alluvione del Tanaro del 1994|Novembre 1994]] - Forti e continue piogge interessano i tributari piemontesi e lombardi. Rotte e conseguenti alluvioni si ebbero a valle della confluenza dell'[[Orco (torrente)|Orco]] e della [[Dora Baltea]], colpendo in particolare: [[Chivasso]], [[Trino]], [[Crescentino]], [[Morano sul Po]] e, più a valle, a [[Brescello|Ghiarole]]. Settanta furono le vittime. A Pontelagoscuro la portata massima fu di 8
* Ottobre 2000 -
== Siccità ==
La portata media storica del Po per il mese di giugno è di 1
== Fauna ==
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* [[Silurus glanis]] - Siluro
Il 23 agosto
Nell'agosto del
=== Impatti ecologici ===
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{{vedi anche|Ponti sul Po}}
Una ricerca del [[Politecnico di Torino]] ha stabilito che nel
<gallery>
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{{vedi anche|Autorità di bacino distrettuale del fiume Po}}
[[File:Zendrini, Bernardino - Alcune considerazioni sopra la scienza delle acque correnti, e sopra la storia naturale del Pò, 1717 - BEIC 2045782.tiff|thumb|verticale|Opera di [[Bernardino Zendrini]] sulle controversie fra città per il Po, 1717]]
Fino alla riforma attuata nel
In seguito alla riforma del 2002, correlata al decentramento di funzioni dallo Stato alle regioni, l'intero Bacino del Po è stato affidato
L'attività di pianificazione del bacino è curata dall'[[Autorità di bacino distrettuale del fiume Po]] (AdBPo), organismo misto Stato-Regioni. L'AIPO attua la pianificazione redatta dall'AdBPo mediante attività di programmazione degli interventi e gestione dei corsi d'acqua, oltre al "servizio di piena", mediante
=== Aree naturali protette ===
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