Professione... giocattolo: differenze tra le versioni
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François Perrin è un giornalista da lungo tempo disoccupato che trova lavoro presso il quotidiano parigino ''France Hebdo'', diretto dal multimiliardario Pierre Rambal-Cochet, fondatore e presidente del gruppo industriale che porta il suo nome. Ha così modo di assistere al trattamento disumano a cui sono sottoposti gli impiegati, spesso anche licenziati senza valido motivo.
Un giorno si reca
Benché a disagio, Perrin, temendo di ritrovarsi nuovamente disoccupato, si consegna al giovane acquirente, venendo spedito in una cassa all'[[Hôtel particulier]] dei Rambal-Cochet. All'inizio il giornalista viene umiliato in tutti i modi dal bambino, costretto a soddisfare tutti i suoi capricci, salendo anche su un cavallino-giocattolo vestito da cowboy. Gradualmente, però, François e Éric (trascurato completamente dal padre) si affezionano l'uno all'altro.
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Perrin propone allora al suo amichetto un nuovo gioco: pubblicare un giornale intitolato ''Le Jouet'' (''Il giocattolo''), in cui si rivelino tutti i soprusi dei Rambal-Cochet. Éric stesso gli fornisce l'idea per il primo numero, portandolo presso una casa da cui il padre aveva cacciato con la forza i proprietari in cambio di un ingente somma, per dimostrare al figlio che con il denaro tutto poteva essere comprato. Pierre offre a François una promozione, per fargli sospendere immediatamente ''Le Jouet'', ma Perrin e il bambino danno alle stampe un secondo numero, che presenta il reportage "6000 stipendiati, 6000 giocattoli", dove si denunciano i licenziamenti arbitrari e le umiliazioni dei dipendenti.
François viene allontanato ma, quando Pierre sta per partire in aereo per [[Cannes]] con Éric, questi scappa
==Remake==
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